Pubblicità
Pubblicità
Friburgo gfxGOAL

Tutto sul Friburgo, avversaria della Juventus in Europa League

Pubblicità

Un avversario apparentemente morbido, ma terribilmente insidioso: ecco cos'è il Friburgo, avversario della Juventus negli ottavi di finale di Europa League. Una squadra che non ha il nome e il blasone di altre in lizza - Arsenal in primis - ma che, come ricordato a 'Sky Sport' da Gianluca Pessotto dopo il sorteggio, "è una squadra che sta facendo bene in campionato e arriva da imbattuta in Europa League".

Ecco dunque tutto quello che c'è da sapere sul Friburgo, la squadra che proverà il colpaccio contro la Juventus.

  • SQUADRA

    Nel novembre del 2021, all'inizio della scorsa stagione, il piccolo Friburgo era sulla bocca degli appassionati di mezza Europa. La squadra tedesca, allenata da Christian Streich, era ancora imbattuta in Bundesliga dopo 10 giornate. Poi il viaggio all'Allianz Arena di Monaco, il 2-1 del Bayern, la fine (parziale) del sogno. Che però in realtà è continuato. E, anzi, sembra non finire mai.

    Oggi il Friburgo è quarto in Bundesliga dietro alle tre battistrada, ovvero la corazzata Bayern, l'antagonista Borussia Dortmund e la sorpresa - parziale pure qui - Union Berlino, altra formazione che disputerà gli ottavi di finale di Europa League. Ha vinto 12 volte in 21 giornate e sogna addirittura un posto in Champions League: sarebbe la prima, storica volta. Nello scorso campionato ha chiuso in sesta posizione, una sorta di miracolo sportivo: il miglior piazzamento di sempre è il terzo posto del 1994/95. Altri tempi.

    In Europa League il Friburgo ha chiuso il proprio girone al primo posto, e da imbattuta, davanti a Nantes, Qarabag e Olympiacos. Dunque, antenne drittissime.

  • Pubblicità
  • Ritsu Doan Freiburg 01282023(C)Getty Images

    STELLE

    Il volto più noto, almeno al pubblico italiano, è quel Vincenzo Grifo che ha il cuore per metà tedesco e per l'altra metà tricolore. Anzi, meglio cambiare le proporzioni e fare un quarto e tre quarti, se è vero che il quasi trentenne fantasista di Pforzheim la maglia dell'Italia l'ha indossata più e più volte. E anzi, è ancora nel giro della rosa di Roberto Mancini. Il rimpianto è quello di non essere stato scelto per far parte della trionfale spedizione europea; la soddisfazione, quella di aver portato il proprio nome e cognome fuori dai confini tedeschi, nella patria dei genitori e degli antenati. Contro la Juve sarà una piccola carrambata.

    Ha piedi buonissimi anche Ritsu Doan, giapponese platinato reduce dall'avventura ai Mondiali. La storia era più o meno sempre la stessa: Doan partiva dalla panchina, entrava nel secondo tempo e la musica cambiava. È accaduto sia contro la Germania che contro la Spagna, ha cui ha rifilato un goal a testa, consentendo agli asiatici di portarsi a casa una memorabile doppia vittoria in rimonta.

    In difesa c'è Matthias Ginter, l'ex Borussia Mönchengladbach che alla corte dell'Inter ha preferito tornare a Friburgo, la città dov'è nato. Meno ricordabile è invece Roland Sallai, ungherese, 25 anni. Non è un titolare, ma con grinta e corsa sa come rendersi utile. E qualche guizzo decisivo, specialmente in passato, non è mancato. Lui non ha origini italiane, ma per l'Italia è passato durante il corso della propria carriera: ve lo ricordate nell'ultimo, multietnico Palermo in Serie A (2016/17)? Esperienza dimenticabile: 21 spezzoni di partite e un goal. Ma con l'Ungheria ha giocato gli Europei e recentemente ha pure sfidato l'Italia in Nations League.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • FORMAZIONE TIPO

    FRIBURGO (4-2-3-1): Flekken; Kübler, Ginter, Lienhart, Günter; Eggestein, Höfler; Doan, Höler, Grifo; Gregoritsch. All. Streich

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • ALLENATORE

    Una cosa sola: ecco cosa sono Christian Streich e il Friburgo. Un rapporto che dura ormai da 12 anni, dal 2011, e che già aveva visto Streich ricoprire il ruolo di allenatore delle giovanili e di assistente tecnico. Con tanto di permanenza anche nell'unica annata recente in Zweite Bundesliga, il 2015/16. "Un insegnante e un filantropo - lo ha definito nel 2022 Fritz Keller, il presidente del Friburgo, in un'intervista a GOAL - Una persona che non pensa a se stesso, ma sempre al club e ai singoli giocatori. Per noi è l'uomo perfetto".

    Personaggio particolare, Streich. Uno che arriva agli allenamenti in bicicletta "perché vivo a 300 metri dal campo", ma che ai propri giocatori pretende il massimo in ogni singolo minuto di ogni singola partita. Negli ultimi anni ha portato il Friburgo in una dimensione di solidità, mantenendolo nella massima serie e conquistando la qualificazione all'Europa League. E ora vuole continuare a stupire.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0