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Antonio Conte NapoliGetty

Tra infortuni e mercato: perché il Napoli sta rallentando in vetta alla classifica

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Un altro pareggio, il terzo consecutivo, che potrebbe costare il primato in classifica: l'Inter ha la grande occasione di balzare davanti al Napoli, fermato dalla Lazio all'Olimpico grazie alla rete di Dia per il definitivo 2-2.

Altro goal subìto nel finale dagli uomini di Conte, alle prese col momento più complicato della stagione dopo il pessimo avvio con tanto di disfatta a Verona: uno scenario figlio di diversi fattori che, intersecandosi, hanno fatto sì che l'Inter tornasse a strettissimo contatto con la possibilità di sorpasso in caso di successo sulla Juventus.


Sul banco degli imputati troviamo gli infortuni che hanno accorciato ulteriormente una rosa già ridotta, le scelte operate sul mercato e non solo: un mix esplosivo che il Napoli dovrà cercare di gestire con fiducia e tranquillità.

  • GLI INFORTUNI

    Non è un periodo semplice sotto questo aspetto per Conte: l'ultimo in ordine di tempo a fermarsi è stato Mazzocchi, costretto a lasciare il terreno di gioco dell'Olimpico in un finale vissuto in completa difesa del vantaggio. È recente anche lo stop di Neres, la cui assenza potrebbe riguardare anche l'attesissimo scontro diretto con l'Inter in programma a inizio marzo.

    Ai box troviamo pure Olivera e Spinazzola, ovvero le prime due opzioni per quanto concerne la fascia sinistra; entrambi dovrebbero rivedersi alla fine del mese, in tempo per risultare a disposizione per la sfida del 'Maradona' contro i rivali nerazzurri.

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  • ROSA CORTISSIMA

    Proprio il cambio obbligato di Mazzocchi ha messo in enorme difficoltà Conte che, giratosi verso i propri collaboratori, si è posto una domanda all'apparenza banale ma in realtà eloquente.

    "E mo chi metto?".

    Non a caso le sostituzioni sono state soltanto due: oltre all'ingresso di Rafa Marin al posto dell'ex Salernitana, Conte ha inserito Politano all'ora di gioco per uno sfinito Buongiorno, al rientro dopo due mesi di assenza.

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  • DIFFICOLTÀ COL NUOVO MODULO

    Le tante assenze hanno costretto Conte a tornare alla sua amata difesa a tre, a quel 3-5-2 che tante soddisfazioni gli aveva regalato nel corso del biennio all'Inter.

    Una scelta pressoché obbligata, non ancora assimilata al meglio dai giocatori che hanno reso alla grande col 4-3-3, sistema che si era fatto strada all'interno delle gerarchie tattiche contiane.

    Fare di necessità virtù è però l'unica strada da seguire in questa fase così delicata e densa di ostacoli, che il Napoli dovrà essere bravo ad aggirare per non incappare in una vera e propria crisi.

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  • LE SCELTE SUL MERCATO

    La nota più dolente riguarda forse il calciomercato invernale e il mancato arrivo di un vero e proprio sostituto di Kvaratskhelia: dal Milan è stato definito in prestito con diritto di riscatto l'acquisto di Okafor, non ancora pronto per sostenere il ritmo richiesto da Conte in allenamento e in partita.

    Le difficoltà incontrate per Garnacho e Adeyemi prima e Saint-Maximin poi hanno finito col ridimensionare i desiderata azzurri, oltre che per creare un impiccio niente male e alimentato dalle assenze che stanno mettendo a dura prova una rosa bisognosa di nuova linfa per uscire dall'impasse.

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