"Dai, fai entrare il ragazzino".
Cinque parole, dette quasi per scherzo. Senza la consapevolezza che quello che sarebbe accaduto da lì a pochi istanti avrebbe riscritto per sempre la storia della Roma e aggiunto pagine e pagine di gloria al grande libro del calcio italiano.
A rivolgersi così al proprio allenatore fu Sinisa Mihajlovic, che purtroppo non c'è più ma al quale va il merito di aver capito prima di molti altri che a neanche 17 anni Francesco Totti era già qualcosa di più di un classico giovane talento di belle speranze.
Un'amicizia, quella tra il futuro e imperituro capitano giallorosso e Sinisa, nata a Trigoria e proseguita anche quando i rispettivi percorsi hanno preso direzioni agli antipodi: uno per sempre alla Roma, l'altro alla Lazio prima e all'Inter poi.
Fu dunque grazie a Mihajlovic se Totti esordì nel mondo del calcio in un tardo pomeriggio del 28 marzo 1993. Esattamente trent'anni fa.



