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Thuram Lautaro MartinezGetty Images

Thuram e la super coppia con Lautaro Martinez: “Non so se con un altro avrei fatto così bene”

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Approdato all’Inter nell’estate del 2023, Marcus Thuram ha impiegato pochissimo tempo ad imporsi come uno degli attaccanti più forti della Serie A.

Giocatore estremamente completo e già ritenuto tra i migliori del panorama calcistico europeo, in nerazzurro non solo ha vinto uno Scudetto (quello storico della ‘doppia stella’) al primo tentativo, ma ha anche trovato un partner d’attacco con il quale forma una coppia estremamente prolifica e straordinariamente assortita: Lautaro Martinez.

Marcus Thuram, in un’intervista rilasciata a ‘Cronache di Spogliatoio’ ha parlato del suo feeling con il bomber argentino e della sua avventura all’Inter.

  • “NON SO SE CON UN ALTRO AVREI FATTO ALTRETTANTO BENE”

    “Se gioco meglio con due punte? Sì, per me è più facile, soprattutto se è Lautaro, non so con un altro attaccante se avrei fatto bene così. Lauti ama fare cose che io non faccio e viceversa. Con la Francia ho fatto un po’ più fatica perché è un modo diverso di giocare. A inizio stagione ero più in area, giocavo più da 9. Ora mi sono un po’ riequilibrato con Lauti”.

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  • “MESSI MI HA DATO LE SUE SCARPE”

    “Quando sei bambino e tuo padre gioca a calcio, entri negli spogliatoio e vedi Ronaldinho, Henry, ma tu sei bambino, per te sono amici di tuo padre, non sono giocatori super famosi perché li vedi tutti i giorni. Anche mio padre, non lo vedo come Lilian Thuram, è mio padre. Se Messi mi dà le scarpe è un amico di mio padre che mi ha dato le scarpe. Gioco e dopo lui mi dice: ‘Tienile per la prossima volta’. Quando sono andato a Parigi, sono andato in allenamento, ho messo le scarpe e un mio amico è impazzito: ‘Hai le scarpe di Messi’. Allora gli ho detto ‘Tienile se le vuoi’ e gliele ho date. Qualche anno dopo gli ho spiegato la storia e me le ha rimandate. Dopo certo, giocare a calcio tennis con Ronaldinho pensandoci è incredibile, ma quando ero piccolo lo facevo senza capire quello che succedeva”.

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  • “VOLEVO ESSERE PORTIERE”

    “Quando era al Parma con mio padre volevo essere portiere e fingevo di essere Gigi Buffon. Poi quando lui era al PSG e io ero al Guingamp, ho giocato contro di lui”.

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  • “IL TERZO ANNO DA PUNTA”

    “Benzema è ancora uno dei miei calciatori preferiti. Quando sono entrato in nazionale non c’era ancora, poi è tornato per gli europei 2021 durante il Covid ed ero sempre con lui. Prima io giocavo da esterno e questo è il terzo anno che faccio da punta: lui mi ha aiutato tantissimo, mi ha anche fatto capire che non devo cambiare il giocatore che sono perché occupo un altro ruolo. Quindi di continuare a scendere e svariare da destra a sinistra. Però farlo è più semplice avendo Lautaro perché so che lui sarà sempre in area. Se gioco da solo e scendo a prendere la palla andando sulla fascia, poi per chi crosso? Io voglio giocare come lui nel ruolo di numero 9. Weah invece forse l’ho incontrato da piccolo ma non ho un legame diretto con lui. Fortissimo. So che Khephren gioca con suo figlio”.

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  • “FACILE INTEGRARSI NELL’INTER”

    “Io non penso sia difficile integrarsi in una squadra che ha appena fatto una finale di Champions League. Io prima di arrivare in Italia avevo visto che non avevano vinto il campionato, ma quando vedi la rosa dell’Inter e il gioco che fa, puoi dire da fuori che sia la miglior squadra italiana. Arrivando in una squadra così… penso che si debba essere stupidi, più che intelligenti, per riuscire a giocare con loro. Entrare nel gruppo sì, ma io sono uno semplice: arrivo, rido e voglio solo giocare a calcio, non chiedo tante cose. Ma giocare con questi calciatori, se capisci un minimo di calcio non è difficile”.

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