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Aleksandar CeferinGetty

Squadre russe escluse dall'UEFA e israeliane no, Ceferin esce allo scoperto: "Domanda legittima"

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Lo striscione ("basta uccidere civili e bambini") sul prato del Friuli prima della partita tra PSG e Tottenham, che ha visto i francesi vincere la Supercoppa Europea ai rigori, sembrava poter rappresentare un primo passo verso l'esclusione delle squadre israeliane dalle competizioni UEFA. In virtù del genocidio in atto a Gaza da quasi due anni, infatti, la federazione palestinese e migliaia di tifosi in tutto il mondo hanno chiesto alla federazione di Ceferin di escludere i team provenienti da Gerusalemme, Tel Aviv, Beer Sheva. La UEFA, però, non ne ha nessuna intenzione. 

Aleksander Čeferin, presidente dell'UEFA più volte sotto attacco negli ultimi due anni per il mancato pronunciamento su quanto sta succedendo a Gaza, ha infatti annunciato chiaramente che allo stato attuale delle cose l'esclusione delle squadre israeliane non è in programma. Significa che il Maccabi Tel Aviv, unico club rimasto in Europa dopo le eliminazioni di Hapoel Beer Sheva, Beitar Gerusalemme e Maccabi Haifa, potrà giocare il girone di Conference o di Europa League (a seconda di come andrà il playoff contro la Dinamo Kiev), mentre la Nazionale potrà tranquillamente sfidare l'Italia in quel di Udine il prossimo ottobre. 

Nonostante la presenza dei bambini palestinesi sul palco dopo la Supercoppa Europea e il già citato striscione sul terreno di gioco, Israele per ora continuerà ad avere le proprie rappresentanti nel calcio europeo. Ceferin ha parlato della questione, delle polemiche anti-UEFA e dei diversi provvedimenti contro il calcio russo e quello israeliano.

  • OBEID E IL POST DI SALAH

    La UEFA è stata pesanemente criticata qualche giorno fa per il tweet in cui annunciava la morte di Suleiman Obeid, leggenda del calcio palestine ucciso dall'esercito israeliano mentre era alla ricerca di cibo per la sua famiglia.

    La mancata precisazione delle circostanze della morte di Obeid hanno portato migliaia di tifosi a protestare sui social, con Momo Salah del Liverpool in prima fila nel chiedere alla UEFA perchè, dove e come fosse morto l'ex collega:

    "Tweet di Salah influente? Non merita alcun commento" ha detto Ceferin alla televisione slovena Odmevi "Io stesso ho inviato una lettera personale alla famiglia e alla federazione calcistica. Nel tweet che pubblica, probabilmente non scrive mezza pagina sulle circostanze dell'accaduto. Ma sa, se non si fa nulla, nessuno viene criticato. Se fa qualcosa, almeno una delle due parti è insoddisfatta. Abbiamo deciso che faremo sempre ciò che riteniamo giusto".

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  • RUSSIA SÌ, ISRAELE NO

    Sono ormai tre anni che lo sport russo è stato cancellato dai tornei internazionali in seguito all'invasione dell'Ucraina. Il mondo si chiede però perché gli stessi provvedimenti, ovvero l'esclusione dei team israeliani, non venga adottato dall'UEFA e dalla FIFA.

    "È una domanda legittima" afferma Ceferin. "In linea di principio, non sono un sostenitore del divieto di partecipazione degli atleti alle competizioni. Nel caso della Russia, vediamo che gli atleti non gareggiano da tre anni e mezzo, con la guerra ora persino peggiore di prima".

    "So che molti sono oppositori del regime, ma non possono ancora giocare. Sono contrario al divieto di partecipazione degli atleti alle competizioni. Ma qui lo sport è strettamente intrecciato con la politica, e la politica è molto coinvolta".

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  • ISRAELE ANCORA IN CAMPO

    Secondo Ceferin, dunque, la Russia è ancora esclusa perché lo sport locale è intrecciato fortemente con la politica. Eppure le squadre israeliane continueranno a giocare, a differerenza di quelle provenienti da Mosca.

    A precisa domanda "La UEFA non intende cambiare la sua posizione su Israele?", Ceferin ha subito risposto "Quale posizione su Israele?", con nuovo quesito dell'intervistatore "Che possano giocare, che i loro club e le loro nazionali possano partecipare alle competizioni". A quel punto Ceferin ha annunciato che ora come ora non è previsto nessun cambiamento immediato:

    "Per ora questa è la nostra decisione. È molto difficile per me commentare cosa potrebbe accadere. Ma in linea di principio, penso che tutti gli atleti dovrebbero avere l'opportunità di competere e che altre questioni dovrebbero essere gestite in modo diverso".

    Una frase che sembrerebbe in realtà riavvicinare gli atleti russi, mentre quelli israreliani continueranno a scendere in campo nei tornei UEFA.

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  • MACCABI TEL AVIV IN ITALIA?

    Non solo Italia-Israele a Udine, partita di ritorno delle qualificazioni ai Mondiali 2026 prevista il prossimo ottobre. Oltre alla Nazionale, infatti, potrebbe sbarcare anche il Maccabi Tel Aviv, come detto l'unica squadra di club rimasta nelle competizioni UEFA dopo le eliminazioni delle colleghe nei preliminari di Champions, Europa League e Conference.

    Il Maccabi è certa di giocare in un girone europeo (Europa Leage se supererà la Dinamo Kiev, Conference in caso di sconfitta) e nel sorteggio previsto a fine agosto potrebbe essere accoppiata anche con una o più italiane.

    Qualora finisca in Europa League, il Maccabi Tel Aviv potrebbe giocare contro la Roma all'Olimpico o contro il Bologna al Dall'Ara (ma anche contro entrambe), mentre in caso di passaggio in Conference il suo cammino potrebbe incrociare quello della Fiorentina, quest'ultima comunque ancora non certa di giocare il girone del torneo continentale.

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