
Redazione Goal
Sparite dal calcio: le squadre che oggi non esistono più
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ANZHI
Quella dell'Anzhi è sicuramente una delle storie più note, visto che nel 2011 il magnate russo Kerimov ha deciso di rubare la scena ai club di Mosca e allo Zenit portando nel Daghestan in un colpo solo Roberto Carlos, Eto'o, Zhirkov e negli anni successivi anche Willian, Lassana Diarra e Guus Hiddink in panchina.
Nonostante i numerosi investimenti, i risultati sul campo non sono stati quelli che ci si poteva aspettare. L'Anzhi è riuscito al massimo ad arrivate terzo in campionato e agli ottavi di Europa League. Nel giro di un paio di anni il giocattolo si è rotto, anche a causa di una situazione economica sempre più disastrosa, che ha portato l'Anzhi prima alla retrocessione e poi allo scioglimento nel 2022, dopo che il club, ormai scivolato in terza serie, non aveva potuto acquistare calciatori per via dei numerosi debiti accumulati.

ASTRA GIURGIU
Campione di Romania nel 2017, capace di sorprendere in Europa League eliminando Lione e West Ham, l'Astra Giurgiu è sprofondata in una crisi rapida e senza fine. E pensare che nel 2021 era persino riuscita ad arrivare sino alla finale di Coppa di Romania, perdendo contro l'Universitatea Craiova.
Dopo di che, negli anni successivi, è iniziata la discesa negli inferi. Scivolata in terza serie, l'Astra Giurgiu si è ritrovata senza giocatori da schierare a causa dei gravissimi problemi finanziari che affliggevano il club. Le multiple umiliazioni subite in campo (tra cui un 13-0 e un 19-0) hanno infine portato al società a chiedere e ottenere il ritiro del campionato, cessando così l'attività sportiva.
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B 1903
Fino a quando è rimasto in vita, il B 1903 è stato una delle migliori squadre del nord Europa, capace di portare a casa sette titoli nazionali danesi e due coppe. Tante le partecipazioni alla Coppa dei Campioni, spesso mettendo in difficoltà club decisamente più blasonati.
Il canto del cigno in Europa è stato il raggiungimento dei quarti di finale nella Coppa UEFA 1991-92, dopo aver eliminato persino il Bayern. Nello stesso anno è arrivato poi lo scioglimento e la successiva fusione con il KB per dar vita alla squadra più importante del paese: l'FC Copenaghen.

CHIVAS USA
Una vita breve ma intensa. Il Chivas USA, nato dallo stesso proprietario del Chivas militante nel campionato messicano, ha deciso di creare una nuova franchigia a Los Angeles con lo slogan Adiós soccer. ¡El fútbol está aquí!".
I risultati sono stati subito buoni, con la vittoria della Western Conference nel 2007, ma poi sono iniziati a sorgere i problemi ed è il club è finito praticamente in amministrazione controllata prima di sparire definitivamente dalla scena nel 2014.
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CORK CELITC
Alla fine degli anni settanta, gli ultimi della sua breve vita, il Cork Celtic è diventato famoso per aver portato in squadra George Best, Geoff Hurst e Uwe Seller, tutti grandi campioni dell'epoca ormai sul viale del tramonto.
Il club irlandese ha vinto un solo titolo nella sua storia prima di sparire nel 1979 dopo aver concluso il campionato nazionale all'ultimo posto in classifica.

DNIPRO
Quella del Dnipro è una storia che vi abbiamo raccontato nel dettaglio e che ci rattrista sempre un po'. Soprattutto per quella straordinaria cavalcata che nel 2015 ha portato il club ucraino a giocarsi la finale di Europa League poi persa contro il Siviglia.
Sembrava l'inizio di un ciclo, invece è stato l'inizio di un incubo. Il Dnipro da lì a poco è stato squalificato per 3 anni da tutte le competizioni europee per violazione del fair play finanziario e successivamente retrocesso d'ufficio. L'allora presidente Kolomoyskyi ha deciso allora di mollare tutto e creare una nuova società, il Dnipro-1, togliendo al 'vero' Dnipro praticamente tutto: giocatori, stadio e settore giovanile. Nel 2018-19 è arrivato poi l'annuncio che nessuno avrebbe mai voluto leggere: "Il club cessa le proprie attività".
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EXTREMADURA
Non ha mai fatto la storia del calcio spagnolo, eppure negli anni '90 ha avuto il merito di lanciare nella Liga un giovane Rafa Benitez, lui sì capace di fare la storia, nonostante non sia riuscito ad evitare la retrocessione il club dell'omonima comunità autonoma dell'Estremadura.
Nel 2010 è arrivato poi lo scioglimento per problemi economici e anche le successive prove di rifondazione (come l'UD Extremadura) non sono andate a buon fine.

FK MOSCA
C'è stato un periodo nel quale Mosca ha avuto un'altra squadra di calcio tra le tante: l'FC Mosca, capace di rimanere per 9 anni di fila nel massimo campionato russo, senza mai venire retrocessa. In quegli anni ha giocato pure la Coppa UEFA, vantando in rosa giocatori di livello come Pablo Barrientos, Maxi Moralez, Semak e Maxi Lopez.
Nel 2010, improvvisamente, è finito tutto: la società, nonostante sia reduce da un 6° posto in campionato, non ha trovato uno sponsor per la nuova stagione e ha deciso di chiudere battenti
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GRAZER AK
Campione d'Austria nel 2004, rivale cittadino dello Sturm Graz, è sparito definitivamente dal calcio nel 2012, nell'anno del suo 110° anniversario, dopo una serie di penalizzazioni e fallimenti.
La particolarità che rende unico il Grazer AK è quella di essere stata l'unica squadra di club ad essere eliminata dal 'silver goal'. Ve lo ricordate? Il regolamento prevedeva che in caso di parità ai tempi regolamentari, la squadra che avrebbe concluso in vantaggio il primo tempo supplementare si sarebbe qualificata senza bisogno di giocare il secondo. Il silver goal che ha condannato il Grazer AK è stato segnato da Galasek al minuto 103 di un preliminare di Europa League giocato contro l'Ajax. Oggi di fatto esistono due squadre che si etichettano come successori del Grazer AK, ma una vera rifondazione del club di fatto non c'è mai stata.

JAGUARES
15 anni esatti di storia, durante i quali il club messicano ha raggiunto persino i quarti di finale di Copa Libertadores nel 2011. Conosciuti come Jaguares de Chiapas, hanno sempre giocato nella massima divisione messicana prima di venire estromessi nel 2017 per gravi problemi finanziari.
E' stato il club che ha consacrato Jackson Martinez, ceduto poi al Porto per 8 milioni.
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KOSICE
La prima squadra slovacca a qualificarsi ai gironi di Champions League, nel 1997-98, affrontando Manchester United e Juventus. Il Kosice ha poi affrontato un'altra italiana, la Roma, nella Coppa UEFA 2008-09, rendendosi protagonista di un clamoroso 3-3 in Slovacchia e di un altrettanto clamoroso 7-1 subito nella gara di ritorno all'Olimpico, con tripletta di Totti.
Problemi economici irreversibile hanno poi portato il club al fallimento nel 2017. Oggi esiste l'FC Kosice, ma si tratta di un'altra società.

LOS ANGELES AZTECS
Nati come contrapposizione ai New York Cosmos (che però esistono ancora), i Los Angeles Aztecs hanno dato via a un progetto molto ambizioso negli anni '70, portando a LA campioni del calibro di Goerge Best e Johan Cruyff, grazie anche al sostegno economico di Elton John.
Nonostante questo, gli Aztecs non sono mai riusciti ad arrivare oltre le semifinali di Conference e a causa della mancanza di fondi (oltre che di spettatori allo stadio) il club ha deciso di sciogliersi nel 1985. Successivamente a Los Angeles sono state create due nuove franchigie, ma gli Aztecs non sono stati più rifondati.
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SKONTO RIGA
Nessuna squadra ha vinto più volte il campionato lettone dello Skonto Riga. Nonostante questo, però, il club della capitale oggi non esiste più.
Lo Skonto ha partecipato alle competizioni europee per 16 stagioni di fila, arrivando persino a giocarsi la qualificazione alla fase a gironi di Champions col Chelsea nel 2009. E' stata anche l'unica squadra lettone a partecipare ad ogni singola edizione del campionato nazionale, fin dalla sua fondazione. Ma nel 2016, improvvisamente, tutto è diventato buio: lo Skonto non ha ottenuto la licenza per iscriversi e nel giro di due stagioni è arrivato lo scioglimento, senza una successiva rifondazione.

TIROL INNSBRUCK
A Innsbruck la situazione calcista è stata sempre piuttosto intricata tra fallimenti e passaggi di licenza tra un club e l'altro. Il Tirol Innsbruck, al pari dello Swarowski Tirol (capace di arrivare alla semifinali di Coppa UEFA nel 1987) ha dominato la scena in Austria per diversi anni prima di sparire.
Tre titoli consecutivi conquistati tra il 1999 e il 2002, oltre a una semifinale di Coppa Intertoto. L'allenatore dell'ultimo titolo conquistato prima del fallimento è stato un certo Joachim Low.
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UNIREA URZICENI
Il 'Chelsea rumeno', così veniva chiamata l'Unirea Urziceni, che sotto la guida dell'ex 'blues' Dan Petrescu si è preso il titolo nazionale nel 2009 e ha giocato la fase a gironi di Champions nella stagione successiva, sfiorando anche una clamorosa qualificazione agli ottavi battendo Siviglia e i Rangers ad Ibrox per 4-1.
L'addio di Dan Petrescu è coinciso però con l'inizio della fine. Dopo un'ultima buona stagione, con il secondo posto e l'eliminazione ai preliminari di Champions, la società non è riuscita a racimolare i fondi necessari per l'iscrizione e l'Unirea è stata quindi esclusa da tutti i campionati.

VARESE
Una storia gloriosa, quella del Varese, fatta di fallimenti, rifondazioni e un ultimo amaro capitolo di un libro che ci si aspettava continuasse. Sette partecipazioni alla Serie A e un settimo posto come miglior risultato, 21 partecipazioni in Serie B e il ritorno sfiorato in massima serie nel 2010 con la finale playoff persa contro la Sampdoria dopo il secondo posto in campionato.
Un campione d'Europa, Pietro Anastasi, lanciato nel calcio che conta. Tante soddisfazioni ma anche tante, tantissime delusioni. l'ultima nel 2020, quando dopo l'ennesimo fallimento non è subentrato nessuno a proseguire la storia del club. Il Città di Varese, fondato successivamente, è infatti da considerarsi totalmente un'altra società.
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VERACRUZ
Per anni è stata una della squadre simbolo del campionato messicano, vincendo anche due titoli, ma nel 2019 la situazione è precipitata dopo una serie infinita di 41 partite senza vittorie.
E' diventata celebre la protesta dei giocatori che, in occasione di una partita contro il Tigres, sono rimasti fermi in campo lasciando segnare gli avversari. Questo perché la società non pagava ormai da tempo gli stipendi, portando quindi la federazione messicana ad escluderla da tutte le competizioni.

WIMBLEDON
"La gente odiava giocare con noi e chi poteva biasimarli? Questa non era solo una squadra di calcio, era un attacco ai sensi. Era la Crazy Gang".
Vinnie Jones ha definito così il Wimbledon, soprattutto quel Wimbledon, capace di terrorizzare l'Inghilterra sul finire degli anni '80, vincendo anche una FA Cup contro il Liverpool nel 1988. Il club ha militato in Premier League dal 1986 al 2000, ma la storia è cambiata quando la società ha deciso di lasciare Londra per spostarsi a Milton Keynes. La scelta è stata accolta malamente dagli storici tifosi del Wimbledon, tanto che il club ha voluto tagliare definitivamente i legami col passato cambiando la denominazione in Milton Keynes Dons e restituendo persino i trofei.
Il vero Wimbledon, di fatto, oggi non esiste più. I tifosi hanno poi creato una nuova squadra, chiamandola AFC Wimbledon. Nulla a che fare, però, con la 'Crazy Gang'.
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