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Dekker SpakenburgGetty/GOAL

I dilettanti dello Spakenburg in semifinale di Coppa d'Olanda: il simbolo è Dekker, ex stellina divenuto magazziniere

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Dream Team, film francese del 2012, è una delle pellicole calcistiche probabilmente meno note al grande pubblico. Di certo una delle più divertenti. Racconta la storia dell'Île-Molène, piccola squadra dilettantistica della Bretagna francese, capace di avanzare in Coppa di Francia e affrontare, senza fare spoiler, una big assoluta. Puntando sui locali, pescatori, ma anche su vecchie stelle cadute in disgrazia. Dalla finzione alla realtà, considerando come in Francia, Inghilterra e Germania, spesso club pollicino riescono nell'impresa di avanzare fino alle ultime fasi del torneo. Nel 2022/2023 uno dei massimi esempi è quello dell'SV Spakenburg.

Squadra olandese militante in terza serie, che in patria rappresenta una divisione amatoriale e non professionistica, lo Spakenburg affronta in semifinale di Coppa d'Olanda il PSV, una delle potenze assolute. L'unica 'intrusa', considerando dall'altra parte il big match tra Ajax e Feyenoord che vale la finalissima.

Nonostante si parli di una serie amatoriale, la Tweede divisie in cui milita l'SV Spakenburg prevede comunque che alcuni giocatori abbiano un regolare contratto. In passato, tra gli anni '50 e '70 in particolare, era il livello più basso della piramide professionistica olandese, almeno prima della rivoluzione del sistema.

  • IL CAMMINO IN COPPA

    Spakenburg, che dista una ventina di km da Utrecht, ben più nota, festeggia l'arrivo in semifinale da club dilettantistico come in passato fecero l'Ijsselmeervogels nel 1975 e il VVSB nel 2016. Nel primo caso il piccolo club venne eliminato dal Twente, vincitore per 6-0 e poi a sua volta battuto in finale, mentre nel secondo fu proprio l'Utrecht, vicino dello Spakenburg, ad eliminare la squadra sorpresa, per poi cadere contro il Feyenoord.

    A proposito di Utrecht, club maggiormente tifato nella zona, è stato proprio l'ultimo team a cadere sotto i colpi dello Spakenburg: un roboante 4-1 a cui ancora oggi gli abitanti della provincia cercano di dare un senso. Non è stata l'unica squadra professionistica eliminata, considerando il 3-2 al Groningen nei sedicesimi. Agli ottavi, invece, a finire k.o è stato il Katwijk.

    Lo Spakenburg ha iniziato il proprio cammino trionfante nel secondo turno preliminare, superando il DOVO, dunque ha avuto la meglio sul TEC. Tutto abbastanza nella norma, almeno fino a quando l'Olanda non ha cominciato ad interessarsi della storia, dopo l'eliminazione del Groningen, 17esima in Eredivisie, nota per essere l'ex squadra di Arjen Robben.

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  • L'EX STELLINA DEKKER

    A proposito del 'giocatore di cristallo', ritiratosi nel 2021 dopo essere tornato in biancoverde, nello Spakenburg milita un giocatore molto simile, il classe 1997 Vince Gino Dekker. Cresciuto nelle giovanili dell'Ajax, insieme a nomi del calcio mondiale come Donny Van de Beek e Justin Kluivert. Il problema, come tanti prodigi, è stato un infortunio che lo ha tenuto fermo per un anno e mezzo: carriera da prodigio spezzata e niente sogni di gloria.

    Al ritorno in campo è chiuso, decidendo di giocare per i Go Ahead Eagles. Peccato che causa dissidi con l'allenatore, rimanga ai margini della squadra:

    "Il problema è che continuavo a considerarmi un Frenkie de Jong o un Matthijs de Ligt, anche se loro giocavano in Champions e io nemmeno in Eredivisie" ha dichiarato Dekker a riguardo ad ESPN.

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  • DekkerGetty

    LIVORNO E MAGAZZINIERE: DEKKER SIMBOLO DELLO SPAKENBURG

    Dopo pochi mesi nel corso del 2019 lascia così i Go, da svincolato. Si guarda intorno, sostenendo provini. Tra questi anche quello con il Livorno:

    "Rimasi a Livorno cinque settimane. Nessuno parlava inglese, non era come all'Ajax dove, quando arrivava un nuovo giocatore straniero, veniva portato fuori a cena da qualche compagno, invitato a casa loro, insomma, ci si frequentava anche fuori dal campo. A Livorno no, ognuno stava per i fatti suoi. Mi chiesi cosa ci facessi lì e decisi di andarmene".

    Guida verso casa. Torna in Olanda dai genitori:

    "Erano sbalorditi. Ero pieno di tristezza, vergogna, senso di colpa. Ero completamente incasinato. Fallito. In tutto."

    Quattro anni fa dunque, Dekker torna a casa per lavorare come magazziniere per l'azienda d'abbigliamento della famiglia, creata dal padre - anch'esso ex giocatore - dopo un infortunio.

    Per il giocatore olandese è il momento di appendere gli scarpini al chiodo e abbandonare la vita d'atleta, fino a quando dopo pochi mesi un amico gli organizza un provino con lo Spakenburg, a sua insaputa.

    Approda così allo Sportpark De Westmaat, stadio dello Spakenburg, in mezzo a tanti altri giocatori che hanno sognato il professionismo ma che devono fare i conti con lo status di amatoriale, nonostante qualche eccezione o un passato nelle prime due serie.

    Dopo aver perso peso ed essere mostrato nuovamente le sue abilità tecniche, nonostante un costante astio contro gli allenamenti, Dekkers si guadagna il pane nel club in cui milita ormai da un quadriennio. Consapevole che le grandi opportunità - tra cui l'Inter, che rifiutò per rimanere all'Ajax - siano ormai prettamente al passato. Non del tutto, vista la semifinale di Coppa d'Olanda e la possibilità di essere notato, nuovamente, da club totalmente professionistici.

    Eric Meijers, tex tecnico dello Spakenburg, sentito da Voetbal International, chiede che gli venga data una chance:

    "Non è pazzesco che un ragazzo del genere giochi nel terzo livello dell'Olanda? Lui stesso dice di avere il terzo miglior cross in patria dopo Tadic e Berghuis, è ancora uno dei migliori. Un tempo era appena diventato padre ed era in sovrappeso di dieci chili. Era più un peso che un piacere. Sentivamo che danneggiava la collettività e quindi bisognava prendere delle decisioni. Ma ora è qualche anno più avanti, c'è più equilibrio nella sua vita".

  • IL FUTURO DELLO SPAKENBURG E DI DEKKER

    Lo Spakenburg milita a metà della terza serie, senza avere la possibilità di lottare per la promozione: in Olanda, infatti, nessuna prima squadra di questa categoria può essere promossa in seconda serie, fino al 2022/2023.

    Viene promossa invece in seconda serie la miglior squadra tra quelle di riserva/giovanili (lo Jong Sparta attualmente, squadra di riserva dello Sparta Rotterdam).

    Per Dekker, invece, molto dipenderà da come i club di prima e seconda serie olandese decideranno di muoversi davanti alle sue prestazioni contro il PSV. Di certo non approderà ai rivali del Ijsselmeervogels: in passato sembrava pronto ad approdare in tale squadra, ma dopo le minacce e il sollevamento popolare per tale trasferimento fu tutto annullato.

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