L’Italia saluta la Nations League in semifinale. Già, gli azzurri contro la Spagna cadono nel finale, interrompendo così il proprio cammino. Non basta una bella reazione nel lato A del match, con la compagine iberica decisamente più tonica e propositiva nel secondo tempo. A Rotterdam, domenica, le Furie Rosse se la vedranno con la Croazia.
De La Fuente guida una formazione che varia facilmente 4-3-3 e 4-2-3-1, con Unai Simon tra i pali, protetto da Jesus Navas e Jordi Alba sulle fasce. Al centro insieme a Le Normand c'è Laporte. In mediana, Gavi, Rodri e Merino agiranno alle spalle del tridente composto da Rodrigo, Gavi e Yeremy Pino. Prima punta Morata.
Nell'Italia focus su Zaniolo dal primo minuto, con Roberto Mancini che completa l'attacco schierando Immobile- Insieme ad Acerbi gioca Toloi, vista l'indisponibilità di Bastoni. In mezzo al campo Barella, Jorginho e Fattesi: Retegui si accomoda in panchina, almeno per la parte iniziale della gara. Esterni di centrocampo saranno Di Lorenzo e Spinazzola, fuori Raspadori e Verratti.
Pronti via e l’Italia la combina grossa: palla da incubo servita da Donnarumma Bonucci che, dal canto suo, non ha la lucidità di gestirla oculatamente. Morale della favola? Musica per le orecchie di Yeremi Pino, con annesso vantaggio spagnolo. Un ceffone che, però, sveglia gli azzurri. Allora è bravo Zaniolo a procurarsi un penalty ben trasformato da Immobile. Jorginho inventa, Frattesi capitalizza. Ma dura poco la gioia per il mediano del Sassuolo. Questione di centimetri.
In avvio di ripresa Mancini inserisce subito Darmian e Dimarco per Bonucci e Spinazzola. Ma a catturare la scena è Donnarumma, super su Merino, graziato da Morata. Dopodiché sale al potere, strepitoso sulla conclusione ravvicinata di Frattesi. Nel finale, appena entrato, la decide Joselu bravo e fortunato a sfruttare una chance pressoché estemporanea.
