Sirene saudite per Allegri? Non è nel mirino dell'Al-Ittihad per il dopo-Gallardo

L’Al-Ittihad si era presentato ai blocchi di partenza della stagione 2023-2024 con grandi ambizioni, ma le cose non sono andate come in molti si sarebbero aspettati.

Dopo aver vinto la precedente edizione del campionato saudita, la compagine di Gedda è incappata in un’annata estremamente deludente, nonostante i tanti investimenti fatti in sede di mercato.

La classifica della Saudi Pro League dice che non solo l’Al-Ittihad chiuderà il torneo a distanza siderale dall’Al-Hilal, ovvero la squadra che ha dominato il campionato, ma che non ci sono nemmeno più le condizioni per qualificarsi alla prossima Champions League.

L’obiettivo per la prossima stagione sarà dunque quello di rilanciarsi in grande stile, per tornare a recitare un ruolo da straordinario protagonista.

L’Al-Ittihad, lo scorso novembre, ha deciso di affidare la panchina a Marcelo Gallardo, ma l’intuizione non si è rivelata giusta.

Il tecnico argentino, che era stato scelto per sostituire Nuno Espirito Santo, ha fatto parlare di sé più per il suo rapporto tutt’altro che idilliaco con Karim Benzema, piuttosto che per il suo lavoro sul campo ed i risultati ottenuti.

Il suo bilancio attualmente parla di 14 vittorie, 4 pareggi e ben 13 sconfitte e nessuno ha dubbi sul fatto che la sua breve esperienza saudita sia già giunta al capolinea.

Secondo diverse voci, a raccogliere l’eredità di Gallardo potrebbe essere proprio Massimiliano Allegri: al momento, però, stando a quanto riportato da Fabrizio Romano il suo nome non rientra tra i candidati.