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Simone Muratore JuventusMuratore Instagram account

La nuova vita di Muratore: "Il tumore mi ha cambiato, la Juventus una seconda famiglia"

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Dal sogno all'incubo. La vita di Simone Muratore negli ultimi due anni è stata ricca di difficoltà, iniziate proprio quando sembrava pronto a spiccare il volo nel mondo nel mondo del calcio.

Dopo la trafila nel settore giovanile della Juventus, Maurizio Sarri sceglie di lanciarlo nel 2019: esordisce in Champions League contro il Bayer Leverkusen il 19 dicembre, poi debutta anche in Serie A nel finale di stagione contro il Lecce, chiudendo con quattro presenze complessive, di cui due da titolare.

L'anno dopo la società bianconera lo cede all'Atalanta che a sua volta lo manda in prestito alla Reggiana prima e al Tondela, in Portogallo, poi.

La sua carriera si complica durante l'esperienza coi lusitani, quando gli viene diagnosticato un tumore cerebrale benigno.

  • IL RACCONTO DI MURATORE

    In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, Muratore, rimasto svincolato, ha raccontato quanto gli è accaduto. "Sono stati da due anni difficili. Oggi la determinazione è tanta e quindi spero di tornare a breve a pieno regime".

    La parentesi da calciatore della Juventus si è chiusa, ma i bianconeri gli hanno comunque offerto il Centro Sportivo di Vinovo per allenarsi: "Per me la Juve è una seconda casa, una seconda famiglia. Mi hanno sempre fatto sentire importante, e anche nel mio brutto momento ho sentito la loro forte vicinanza".

    Sui problemi di salute "Pensavo che fosse uno stop temporaneo, ero abbastanza tranquillo. Poi l'operazione si è complicata: doveva durare 6-7 ore, siamo arrivati a 10-11. Quando mi sono svegliato dal coma pensavo di smettere col calcio, ma ora voglio tornare in campo: è una tappa che vedo vicina".
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