
Scudetto Juventus, il Pagellone: Ronaldo e Chiellini su tutti, Kean la sorpresa
Getty ImagesSZCZESNY 8
Al primo anno da titolare in bianconero, supera il test con caparbietà. Interventi decisivi e, soprattutto, continuità di rendimento. Insomma, Buffon è uno splendido ricordo e ciò sottolinea come il polacco sia stato bravo a centrare la missione. Super nel match d'andata con il Napoli su Callejon, determinante nel rigore parato a Higuain contro il Milan.
Getty ImagesPERIN 7
Approdato in estate sotto la Mole, copre adeguatamente le spalle di “Tek”. Qualche problema fisico qua e là, e qualche errore tecnico evitabile. Tuttavia il portiere azzurro vive un processo di crescita che, comunque, difficilmente lo porterà a scalare le gerarchie.
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Getty ImagesDE SCIGLIO 7
Un'alternativa, e forse qualcosina in più, di assoluto livello. Macina chilometri con profitto su entrambe le fasce, ripagando a suon di prestazioni la fiducia datagli dal suo allenatore. Resta da perfezionare la condizione atletica che, alle volte, appare ancora approssimativa.
Getty ImagesBONUCCI 7,5
Rientrato clamorosamente nel capoluogo piemontese ad agosto, ci mette un po' a ingranare. Leggerino nelle marcature, ma questo non è mai stato il pezzo forte della casa. Dalla sua, però, ci sono classe e goal.
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CHIELLINI 9
Eredita i gradi di capitano, e lo fa maestosamente. Stagione strepitosa, culminata nel picco massimo d'esperienza. Gestisce senza problemi tutti i pericoli nostrani, eccellendo per concentrazione e forza fisica. Dalle sua parti non si passa mai: sia con le buone sia con le cattive.
Getty ImagesRUGANI 7
La società crede fermamente nelle sue potenzialità, tanto da avergli rinnovato il contratto fino al 2023 portando l'ingaggio a 3 milioni netti a stagione. Lui, dal canto suo, difetta ancora in termini di personalità. Detto questo, può crescere ulteriormente.
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Getty ImagesBARZAGLI 9
L'avventura con la Juventus, e forse con il calcio giocato, è giunta agli sgoccioli. Resterà nella storia del club bianconero, che per otto anni e mezzo ha potuto godersi le gesta di un vero e proprio campione d'eleganza.
GettyCACERES 6
Per la terza volta a disposizione della Signora, fa il suo. Il tempismo resta quello dei tempi migliori, così come lo status atletico ballerino. Chissà che, in virtù di un legame ormai storico, alla Continassa non decidano di andare avanti con il jolly uruguaiano.
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Getty ImagesCANCELO 7,5
Studia per diventare il miglior laterale destro al mondo e, forse, già lo è. Fino all'operazione al menisco ara tutto e tutti, dopodiché scende di tono. Ciononostante, la sostanza non cambia: colpo extra lusso.
Getty ImagesALEX SANDRO 7
Dal brasiliano, in virtù di quanto proposto in passato, ci si aspetta sempre di più. Alti e bassi. Nota negativa: scomposto nelle marcature in area, che spesso e volentieri portano al rigore. Quando spinge, invece, sono dolori per gli avversari.
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Getty ImagesSPINAZZOLA 7
Al rientro da un grave infortunio, stupisce in lungo e in largo. Mette a dura prova le scelte di Allegri, ottenendo rapidamente la stima dell'ambiente. E, sostanzialmente, questo è solamente l'inizio.
Getty ImagesPJANIC 8
Con lui in campo è sempre tutt'altra musica. Il genio bosniaco fa girare l'intera truppa, forte di un ruolo – davanti alla difesa – sempre più nelle sue corde. In inverno vive un periodo d'appannamento, salvo riscattarsi decisamente nei mesi chiave. Pennellata d'autore al San Paolo.
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Getty ImagesKHEDIRA 6,5
Campionato assai sfortunato per il tedesco, condizionato da un problema al cuore. Non riesce a mettere due partite di fila. Ma, ovviamente, conta esclusivamente la salute. E vederlo in campo è la miglior notizia possibile.
GettyMATUIDI 8
Una sola parola: imprescindibile. Ha caratteristiche uniche e, proprio per questo motivo, gioca sempre e costantemente. Leader silenzioso dello spogliatoio, si sacrifica a pieni voti in funzione della coralità.
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MIGUEL MEDINAEMRE CAN 7,5
Un problema alla tiroide non ne favorisce l'esplosione, ma i mesi premiano categoricamente le scelte juventine. Da marzo in poi non esce più dal campo, ottenendo un'infinità di voti alti in pagella. Centrocampista con il vizio del goal.
GettyBENTANCUR 7,5
Dopo un'annata all'insegna dell'apprendistato, si ritrova a dover gestire un minutaggio evidentemente corposo. Non mancano le grandi partite, così come qualche battuta a vuoto. Ma il rendimento, globalmente, è dei più alti.
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GettyCUADRADO 6
Per il secondo anno di fila si concede all'infermeria. Il ginocchio non perdona e, giustappunto, è costretto a fermarsi. Arriveranno tempi migliori.
Getty ImagesBERNARDESCHI 7,5
Il carrarino, con estrema semplicità, si prende una maglia da titolare e non la molla in più. Da una partenza da urlo a una flessione, dal rilancio passando per ampi margini di miglioramento sullo sfondo. Mancino soffice, duttilità al potere.
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GettyDOUGLAS COSTA 5,5
Sarebbe dovuta diventare la stagione della definitiva consacrazione, ma la realtà propone ben altro copione. Dopo lo sputo rivolto a Di Francesco non ne azzecca più una, il tutto tormentato da numerosi guai fisici.

DYBALA 7
Con l'arrivo di CR7, cambia drasticamente modo di giocare, agendo principalmente tra le linee. Vorrebbe spaccare il mondo, ma il Re è un altro e quindi occorre assestarsi. Vive momenti complicati, sopperiti con l'intelligenza.
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Getty ImagesKEAN 8
Predestinato. Non ci sono altre parole per descrivere il talento piemontese. Allegri lo gestisce brillantemente, lui si fa trovare pronto palesando un feeling incredibile con il goal. Il futuro – rigorosamente a tinte bianconere – è suo: rinnovo in arrivo.
GettyMANDZUKIC 8
Punisce tutte le big, spesso con il pezzo forte della casa: terzo tempo e stacco imperioso. Nel nuovo anno, però, convive con un digiuno inusuale. Poche gioie personali, tanto lavoro sporco. E, contratto nuovo alla mano, può andare bene così.
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Marco BertorelloCRISTIANO RONALDO 9
Il colpo del secolo, e non potrebbe essere altrimenti, si prende la Juventus. Fuoriclasse, leader e trascinatore. Tre ingredienti che accompagnano quotidianamente le gesta dell'alieno portoghese che, anche in Italia, non ammette repliche: è il numero uno al mondo.

ALLEGRI 9
Giunto al quinto scudetto in bianconero, il tecnico livornese gestisce nel migliore dei modi la rosa. Le scelte giuste al momento giusto, senza mai perdere di vista l'obiettivo: vincere. Sublime nell'ascesa di Kean, ne viene a capo con un centrocampo in preda alle difficoltà.
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Getty ImagesBENATIA 5
Voto che non rispecchia il comportamento sul campo, sempre affabile e all'insegna della personalità, ma che fotografa invece l'atteggiamento extra campo. Lo sfogo post Cagliari, e la ferma volontà di lasciare la Signora nel bel mezzo della stagione, non hanno bisogno di ulteriori commenti.

