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San MarinoGetty/GOAL

San Marino ha mai vinto una partita? Sì: la leggendaria sfida contro il Liechtenstein

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Ci sono tanti modi per cui una squadra diventa oggetto di culto e non solo di tifo. La base è quella ovvia: nascere in una determinata città, lega i più giovani a quello che possono sentire giorno dopo giorno. Al principale team a pochi passi da dove si cresce.

Tifare la squadra della propria città, emozionarsi per lei ed arrabbiarsi per dimostrare quanto ci si tiene, è la forma di tifo più diffusa. Una base da cui spesso ci si sposta: colori, trofei, suggerimenti di cugini, fratelli più grandi. Ci si innamora di una squadra grazie ad un viaggio, ad una storia particolare.

I fans del St. Pauli, club antifascista, schierato contro razzismo, omofobia e ogni discriminazione, sono sparpagliati in giro per il mondo. Un amore da ogni angolo del pianeta.

L'esempio del St. Pauli è probabilmente il più indicativo, relativamente ad una squadra che senza grossi trofei riesce ad entrare nel cuore di milioni di persone. Non è però l'unico, sopratutto in altri ambiti.

Per un motivo ben diverso, anche la Nazionale di San Marino accumula proseliti anno dopo anno. Non per una particolare iniziativa, nè tantomeno per il nome più lungo della propria società, ma per essere una delle squadre simpatia più apprezzate. Capace di vincere una sola volta nel corso della storia.

  • NASCITA DI SAN MARINO

    La Serenissima, la Repubblica di San Marino, è uno dei pochi stati al mondo all'interno di un altro: condivide questa particolarità con Città del Vaticano (all'interno dell'Italia e di Roma) e il Lesotho (l'unico che di base non è un microstato, all'interno del Sudafrica).

    San Marino ha appena 33.000 abitanti. Solamente il Vaticano ha meno abitanti in Europa. Se quest'ultimo non ha una propria rappresentativa calcistica (nonostante venga giocata la Clericus Cup), San Marino ha ottenuto l'affiliazione UEFA e FIFA a fine anni '80, iniziando la propria era calcistica nel 1990.

    L'intera popolazione di San Marino equivale a quella di un quartiere di una città di media grandezza italiana. Ovvio dunque che le possibilità sono alquanto limitate, ma ciò nonostante la Nazionale ha partecipato a tutte le qualificazioni a Europei e Mondiali da allora, nonchè alla nuova Nations League.

    La prima storica gara è quella contro la Svizzera nel 1990, quando San Marino perse a Serravalle per 4-0. Teatro fu lo Stadio Olimpico, inaugurato vent'anni prima.

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  • CT PER 15 ANNI

    Nel 1988 San Marino ottiene l'affiliazione e comincia il proprio cammino verso il 1990 e il mondo del calcio europeo ed internazionale. A guidare la Nazionale viene scelto Paolo Mazza. Un contratto di tre anni? Quattro? Sei. Nel 1990 viene scelto Giorgio Leoni, che guiderà la rappresentativa fino al 1996. Un numero che impallidisce rispetto a quello di Giampaolo Mazza.

    Nato a Genova, gioca per la Nazionale di San Marino a metà anni '80, prima che la sua rappresentativa divenga ufficialmente riconosciuta dagli organismi internazionali.

    Mazza viene scelto per la Nazionale di San Marino nel 1998 e per i successivi 15 anni: solamente nel 2013 cambierà squadra. Non prima, però, di aver fatto la storia.

    Nel 2001 ottiene un pareggio contro la Lettonia per 1-1, ma non solo: ci sarà lui in panchina per il leggendario successo del 2004.

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  • FANALINO DI CODA

    San Marino è stata spesso, se non quasi sempre, la Nazionale con il ranking più basso al mondo. In alcune occasioni è riuscita ad ottenere qualche posizione in più, ma la sfilza di sconfitte consecutive l'ha relegata in fondo alla classifica.

    Bisogna del resto fare i conti con delle Nazionali europee di alto livello, mentre colleghe provenienti da Centro-Americ, Asia e Oceania come Anguilla, Isole Vergini Britanniche e Sri Lanka possono sfidare rappresentative dello stesso livello o di poco superiore.

    San Marino è riuscita a balzare persino al 118esimo posto del ranking UEFA nel corso degli anni '90, ma la lista delle rappresentative era minore rispetto ad ora. Attualmente la selezione occupa l'ultimo posto, il 211.

    Nel 2014, a seguito di un pareggio contro l'Estonia per 0-0 ha guadagnato 28 posizioni, prima di crollare nuovamente a inizio 2015.

  • LA LEGGENDARIA VITTORIA

    Quando sei una Nazionale che può contare su una popolazione di 33.000 abitanti e passi da una sconfitta ad una sconfitta, anche un pareggio è festeggiato. Ovviamente. Figuarsi una vittoria, che per San Marino, dal 1990 ad oggi, è arrivata in una sola occasione.

    Siamo a Serravalle, il 18 aprile 2004. Allo Stadio Olimpico si gioca l'amichevole contro il Liechtenstein, l'altra rappresentativa europea con un ranking europeo negativo da fondo della classifica mondiale. Chi vince prende tutto.

    Il commissario tecnico Mazza schiera Gasperoni F., Bacciocchi, Della Valle, Valentini, Albani, Gasperoni A., Domeniconi, Muccioli, capitan Andy Selva, Marani e Ciacci.

    Sugli spalti ci sono circa 200 persone: solo loro potranno dire di aver visto San Marino vincere una partita sì amichevole, ma comunque ufficiale.

    "Ci fa molto piacere questa vittoria, i ragazzi sono stati encomiabili" dirà ct Mazza. "Il giusto premio dopo tanti anni di sacrificio".

    A segnare la rete che vale la storia non poteva che essere Andy Selva, massimo marcatore nella storia della Nazionale con 8 goal, riuscito a giocare anche a buoni livelli in Italia: punizione al sesto minuto, Jehle superato e 1-0. Quello che resisterà fino alla fine. E ancora oggi, come unico successo di una Nazionale simpatia. Oltre il Titano.

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