Niente punteggio tennistico, questa volta. Dopo il 6-1 in Coppa Italia, la Juventus si impone in campionato nuovamente contro la Salernitana – ma all’Arechi – con una gara pratica e redditizia per chiudere nel migliore dei modi il girone d’andata a quota 46 punti. La decide allo scadere Vlahovic.
I granata recuperano Fazio e Candreva, affidandosi là davanti al duo Simy-Tchaouna. I bianconeri – tra gli altri – devono fare a meno di Cambiaso e Chiesa: tra i più pimpanti della sfida di giovedì sera. L’ex Nicolussi Caviglia in cabina di regia a centrocampo a sostituire lo squalificato Locatelli, chance dall’inizio per Yildiz.
Il primo tempo non propone un grande spettacolo. Affatto. Supremazia territoriale dei bianconeri, ma che non porta a nulla, se non alle ammonizioni di Gyomber e Maggiore: entrambe portate a casa dal solito Yildiz. Nessuna azione degna di nota per Madama, se non i tentativi – dagli sviluppi da fermo – di Danilo e Bremer. Morale della favola? Buco sull’out mancino zebrato, ottimizzato dal mancino soave di Maggiore.
Nella ripresa Allegri ritocca tutta la catena di sinistra: fuori Kostic, dentro Iling; out Gatti, spazio a Rugani. McKennie, di testa, sfora il palo lontano. La Salernitana resta in inferiorità numerica per il doppio giallo rimediato da Maggiore: croce e delizia del match.
Pressione totale della Juve, che sfocia nel pareggio di Iling. Ma la Salernitana, pur in evidente difficoltà, non resta a guardare e prova a riportarsi avanti con una conclusione dalla distanza ben gestita dal portiere polacco. Mentre è Simy, di poco, a non impattare sapientemente un’ottima palla di Candreva.
Allora, come a Frosinone, è Vlahovic a deciderla. Altro giro, altra zuccata. Gatti e McKennie, diffidati, salteranno la sfida con il Sassuolo.




