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Bonny Inter Roma Serie AGetty Images

Rosa profonda, attacco finalmente completo e il lavoro di Chivu: l’Inter può essere la favorita per lo Scudetto

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Quando lo scorso 13 settembre l’Inter è stata sconfitta dalla Juventus in quello che è stato un incredibile Derby d’Italia, in molti hanno iniziato a sollevare dubbi sul nuovo progetto nerazzurro.

I meneghini erano stati superati in pieno recupero, dopo aver incassato quattro reti, e avevano già collezionato la seconda battuta d’arresto in un campionato giunto solo alla terza giornata.

A far addensare le prime nubi era stata la sorprendente caduta interna contro l’Udinese di un paio di settimane prima, ma quello che sembrava un temporale ha presto lasciato spazio a un sole che oggi pare poter spaccare le pietre.

Sì, perché l’Inter ha spazzato via i fantasmi di una mini-crisi con prestazioni convincenti e risultati pesanti: sei vittorie consecutive, che le hanno consentito di ripartire forte anche in Champions League e di recuperare terreno sulle dirette rivali nella corsa Scudetto.

  • SUPERATO L’ESAME ROMA

    Se il primo scontro diretto, quello di metà settembre contro la Juventus, era stato perso al termine di 90’ al cardiopalmo (4-3 per i bianconeri il risultato finale), quello con la Roma ha visto i nerazzurri uscire vincitori.

    Un’altra trasferta delicata, ma stavolta superata a pieni voti, pur con qualche momento di sofferenza. L’Inter, dopo un ottimo primo tempo segnato dal goal in apertura di Bonny, nella ripresa ha dovuto contenere il tentativo di rimonta giallorosso, affidandosi alle parate di un ritrovato Sommer e alla solidità del gruppo.

    Una vittoria di forza, maturata grazie alla profondità di una rosa che offre a Chivu diverse soluzioni. Proprio questo, alla lunga, potrebbe rivelarsi il vero valore aggiunto nella corsa al titolo.

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  • IL DIFETTO DELLO SCORSO ANNO È SPARITO

    L’Inter dell’ultima stagione del ciclo Simone Inzaghi aveva un limite evidente: le alternative in attacco.

    Senza Lautaro Martinez e Thuram, le possibilità di segnare crollavano. I numeri parlano chiaro: nella Serie A 2023-2024, Taremi si è fermato a un goal in 26 presenze, Arnautovic a quattro in 18, Correa a due in 19.

    Tre attaccanti tutti non più giovanissimi e dalle polveri bagnate, ma che al di là delle reti, non sono riusciti a fornire prestazioni all’altezza delle aspettative.

    In questa stagione la musica è cambiata grazie a Bonny ed Esposito, due giovanissimi talenti che stanno dimostrando di avere tutto ciò che serve per sostituire e far rifiatare Lautaro e Thuram. I due, seppur in modo diverso, sono risultati decisivi anche contro la Roma.

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  • FBL-ITA-SERIE A-ROMA-INTERAFP

    BONNY SI STA RIVELANDO UN VERO E PROPRIO COLPO

    Quando lo scorso luglio l’Inter ha versato nelle casse del Parma qualcosa come 23 milioni di euro più bonus pur di arricciarsi il cartellino di Bonny, sono stati in molti a chiedersi della bontà dell’operazione.

    Il club nerazzurro si era infatti assicurato un giocatore che nelle precedenti quattro stagioni a Parma aveva dimostrato di avere un buon potenziale, ma che non si era mai spinto oltre le sei reti in campionato (quelle segnate proprio nella scorsa stagione alla sua prima annata in Serie A).

    Un attaccante insomma da coltivare, ma quello che in molti non hanno tenuto presente è che Cristian Chivu, nel corso della sua esperienza parmense, ha avuto modo di osservare da vicino il francese.

    Ne ha conosciuto le caratteristiche, ha capito cosa era lecito attendersi e quali erano i margini di miglioramento e, ad oggi, si può dire che quello che ha portato Bonny in nerazzurro è stato uno dei colpi meglio riusciti della sessione estiva di calciomercato.

    L’ex Parma ha saputo attendere la sua occasione e, quando l’ha avuta, l’ha sempre sfruttata al meglio. I suoi numeri in campionato parlano di ben tre goal e tre assist in appena 200’ di gioco, ovvero di un impatto decisivo.

    Oggi l’Inter può contare su un vero vice-Thuram e contro la Roma Pio Esposito ha dimostrato di poter sostituire tranquillamente a partita in corso un Lautaro sfiancato dalle fatiche con la sua Argentina, senza far sentire troppo la sua assenza.

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  • Chivu Roma Inter 2025 26Getty Images

    CHIVU STA CONQUISTANDO TUTTI

    Ovviamente, quando sono sorti i primi dubbi di stagione sulla nuova Inter, a finire per primo nel mirino è stato Cristian Chivu.

    Il tecnico romeno è stato chiamato a raccogliere un’eredita pesante, ovvero quella di Simone Inzaghi, e il tutto con un’esperienza da allenatore ad alti livelli non certamente elevata.

    Oggi la sensazione è quella che non solo si stiano iniziando a vedere i frutti del suo lavoro, ma che abbia soprattutto convinto il suo gruppo.

    Lo ha fatto evidentemente con i suoi metodi, ma anche con quella leadership che spinse Koeman, quando aveva appena 21 anni, ad affidargli la fascia di capitano di una squadra dalla storia straordinaria come l’Ajax.

    Chivu, anche nei momenti di iniziale difficoltà, è sempre parso tranquillo e sicuro dei suoi messi e proprio questa sicurezza, unita alla profondità della rosa e al coraggio di puntare anche sui giovani, potrebbe rivelarsi decisiva nei prossimi mesi. 

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