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Bisseck Verona InterDAZN

Rocchi a 'Open VAR' sul giallo dato a Bisseck in Verona-Inter: "Giusta la decisione di Doveri, il rosso sarebbe stato da togliere"

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Anche questa settimana su 'DAZN' c'è spazio per Open VAR, format in cui il designatore Gianluca Rocchi analizza gli episodi arbitrali più rilevanti della giornata di campionato.

Stavolta il focus è sull'ammonizione comminata da Doveri a Bisseck in Verona-Inter, tra le proteste scaligere per una possibile espulsione non accordata dopo l'intervento in ritardo su Giovane che non è bastato per soddisfare i parametri della 'chiara occasione da rete'.

Rocchi ha anche commentato il contatto tra Comuzzo e Pio Esposito nel turno infrasettimanale: in questo caso ha bocciato l'arbitro Sozza e i varisti Ghersini e Chiffi per la mancata decisione di assegnare il calcio di rigore alla squadra di Chivu.

  • IL CONTATTO GIOVANE-BISSECK IN VERONA-INTER

    "In questo caso Doveri ha preso una decisione molto importante, ha scelto veramente bene. Probabilmente l'indecisione era per il fatto che gli arriva un messaggio 'da ultimo', perché qua è un'indicazione nel rapporto che aveva col suo assistente: alcuni arbitri chiedono la collaborazione agli assistenti per dire geograficamente se il fallo è da ultimo, ma ciò non significa che l'ultimo sia l'ultimo uomo. Ricordiamoci che non è quello il termine giusto ma 'chiara occasione da rete': qua non ci sono tutti i parametri per la chiara occasione da rete. Condivido pienamente ciò che dicono in sala VAR: la direzione del pallone, e a quel punto anche il recupero di un difensore, fanno sì che manchino almeno due parametri. La distanza sarebbe relativa: ad esempio, se il giocatore del Verona puntasse direttamente verso la porta sarebbe rosso. Decisione importante presa in campo: se avesse dato l'espulsione, questa sarebbe stata da togliere perché non ci sono tutti i parametri del DOGSO. Potremmo discutere sulla qualità del fallo perché è in effetti bello robusto, ma non ci sono i parametri per il grave fallo di gioco. Se dovessi avere un dubbio, lo avrei più quasi per il grave fallo che per il DOGSO".

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  • LA TRATTENUTA DI COMUZZO A ESPOSITO IN INTER-FIORENTINA

    "Questo era un calcio di rigore da assegnare in campo, innanzitutto, perché qui ci sono tutte le possibilità per poterlo fare. La cosa che mi sono raccomandato con loro sulle trattenute, andando step by step, è l'atteggiamento del difensore: in questo caso è esclusivamente di trattenere l'avversario e il pallone peraltro sta arrivando proprio lì, quindi non sta andando in un'altra direzione. La decisione è calcio di rigore da assegnare in campo e, qualora l'arbitro non riuscisse ad assegnarlo in campo, da on field review. La titubanza dovevano trasformarla in on field review: a loro ho sempre detto che se una cosa non convince al 100%, ricordiamoci che la decisione finale la prende l'arbitro, non il VAR, perché altrimenti sostituiamo il VAR all'arbitro e non va bene".

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