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Ritmo e gestione: come il PSG e Luis Enrique stanno preparando la finale contro l'Inter

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Alla grande finale che vedrà il PSG sfidare l'Inter nella finale di Champions League il prossimo 31 maggio mancano ancora un paio di settimane. Ma in casa parigina nulla è lasciato al caso.

Una strategia meticolosa ideata da Luis Enrique: ecco cosa si nasconde dietro all'avvicinamento alla grande notte di Monaco di Baviera, che vedrà il PSG andare a caccia della prima Champions League della propria storia.

A svelarla è stato lo stesso allenatore spagnolo, che nel corso di una conferenza stampa tenuta due giorni dopo la vittoria contro l'Arsenal ha tracciato le linee guida di un piano ben preciso.

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    UN PIANO DETTAGLIATO

    Luis Enrique ha confermato che è stato messo a punto un programma specifico per ottimizzare lo stato di forma della propria squadra, in modo che i giocatori arrivino nelle condizioni migliori alla finale di fine maggio.

    "Abbiamo un piano prestabilito - ha detto venerdì, alla vigilia della trasferta di Montpellier per la 33ª giornata di Ligue 1 - che dipende dal tempo di gioco e dai viaggi che i giocatori fanno durante la stagione. Bisogna trovare un equilibrio con il tempo di gioco necessario per arrivare nelle migliori condizioni alle due finali che ci restano da giocare".

    È in questa logica che sette titolari abituali sono stati lasciati a riposo dopo la qualificazione contro l'Arsenal. Per Luis Enrique, l'obiettivo è anche mentale:

    "Ogni giocatore ha bisogno di un piano personalizzato", ha sottolineato, aggiungendo che "il riposo è molto importante affinché i giocatori arrivino freschi, soprattutto mentalmente".

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    APPROFITTARE DEL CALENDARIO

    Dopo quella contro il Montpellier, il PSG giocherà altre due partite prima di sfidare l'Inter all'Allianz Arena: la gara in casa contro l'Auxerre del 17 maggio, che chiuderà la Ligue 1, e soprattutto la finale di Coppa di Francia contro il Reims del 24 maggio. Il tecnico non vede alcun ostacolo in questo calendario fitto di impegni: anzi.

    "Non contano solo i giorni di riposo, ma anche quelli di allenamento e queste due partite", ha precisato, sottolineando la necessità di "gestire i tempi di gioco" e "dare spazio ad altri giocatori".

    Soddisfatto di disputare un'altra finale prima di quella di Monaco, Luis Enrique ha ammesso senza riserve la propria soddisfazione nel giocarsi anche la Coppa di Francia:

    "Non c'è modo migliore per preparare la seconda finale che con una prima finale. Per cui il calendario mi sembra perfetto".

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    LA GESTIONE DEI GIOCATORI

    L'approccio personalizzato sostenuto da Luis Enrique riflette la sua volontà di adattare una strategia a ogni singolo profilo della rosa. Che si tratti di giocatori di punta in fase di recupero o di giovani da rilanciare, l'allenatore spagnolo intende sfruttare al massimo ogni minuto rimanente.

    La sfida in questo senso è duplice: mantenere alto il ritmo agonistico, evitando però che subentri un sovraccarico fisico in vista dell'appuntamento decisivo contro l'Inter.

    Integrando con precisione allenamenti, tempo di gioco e recupero, Luis Enrique ha tracciato una linea chiara: portare il PSG al vertice senza compromettere l'equilibrio dello spogliatoio. Il piano è già in atto e il tecnico catalano sa che ogni dettaglio sarà importante per arrivare al meglio al 31 maggio.