Il Bari intanto è retrocesso in Serie B, con Fascetti sostituito nelle ultime giornate dal nuovo allenatore Arcangelo Sciannimanico. Proprio quest'ultimo, sostenuto dal medico sociale De Nicola, decide di far tornare in Italia Chukwu, che intanto supera la visita di idoneità agonistica.
La società fa dunque retromarcia e capisce che, anche se (forse) sieropositivo, l'attaccante può giocare a calcio ad alti livelli.
"I motivi che, a suo tempo, avevano portato la società a richiedere la sospensione del tesseramento del calciatore devono ritenersi del tutto superati alla luce dell'esito positivo delle prescritte visite di idoneità alla pratica sportiva agonistica a cui il calciatore si è sottoposto", scrive in un comunicato il 10 luglio.
È il 2001, e i Galletti si apprestano ad affrontare un'incerta stagione nel campionato cadetto. "L'attaccante dal tiro che uccide" sbarca per la seconda volta nella penisola dopo che la squadra ha appena concluso la preparazione estiva. Sebbene la sua presunta sieropositività non sarai mai ufficialmente conclamata, sarà però ufficiosamente confermata dai comportamenti discreti intrapresi dalla società e da un'inchiesta del settimanale 'Panorama'.
La situazione è comunicata a compagni di squadra, dirigenti e massaggiatori, cui viene spiegato che l'unica via di trasmissione del virus dell'HIV sono i rapporti sessuali, e medici e massaggiatori in via precauzionale iniziano ad usare guanti in lattice con tutti i giocatori quando devono intervenire.
Chukwu debutta nel calcio italiano il 12 agosto 2001 nel pareggio per 0-0 in Coppa Italia contro il Treviso in trasferta, mentre per l'esordio in Serie B occorrerà attendere la sconfitta per 2-0 al Braglia con il Modena il 26 agosto. Il nigeriano gioca ma è triste, anche perché sente la lontananza della sua famiglia, che resta in Sudafrica.
Dopo l'avvicendamento in panchina fra Attilio Perotti e Sciannimanico, Il suo primo goal italiano, nonché l'unico in campionato, lo sigla con il nuovo tecnico al San Nicola il 9 dicembre 2001: va in goal recuperando palla in mezzo a due avversari e dribblando in velocità il portiere Storari. Il suo centro regala il successo per 2-1 ai Galletti.
Quello resterà però uno dei rari momenti felici di Chukwu in Puglia: dopo aver conquistato il posto da titolare, in Primavera, infatti, un infortunio muscolare alla coscia lo costringe a fermarsi per qualche mese. La squadra pugliese chiude il torneo di Serie B al 6° posto, mentre Chukwu colleziona 13 presenze e un goal in campionato e 3 apparizioni in Coppa Italia.
Il nigeriano è confermato anche per la stagione 2002/03 ma, anche stavolta, non riuscirà a sostenere la preparazione precampionato con i compagni. Questa volta si mette di mezzo un grave fatto di cronaca: Chukwu è coinvolto (fortunatamente senza conseguenze fisiche) in uno scontro a fuoco nei pressi di Johannesburg, in Sudafrica.
Il taxi su cui viaggiava verso l'aeroporto è stato bloccato da due malviventi e il tassista, per evitare la rapina, ha reagito ed è stato freddato a bruciapelo da un colpo di pistola. I due assassini, fuggiti con il taxi, sono stati poi arrestati. Ma l'attaccante, senza bagagli, documenti e passaporto riuscirà a raggiungere la squadra in Italia solo dopo alcuni mesi, perdendo anche questa volta tutta la preparazione estiva.
Torna in campo in Coppa Italia il 25 settembre 2002. Il Bari travolge 4-1 l'Udinese di Spalletti al San Nicola, e Chukwu, subentrato ad Anaclerio nel finale di partita, contribuisce alla goleada dei suoi sorprendendo Jankulowski e il portiere Renard con un'imperiosa incornata di testa.
In campionato vede il campo appena 3 volte, e il 19 dicembre 2002, contro il Vicenza, entrando nei minuti finali al posto di Innocenti, disputa la sua ultima gara italiana. Il 29 dicembre Perotti è sostituito in panchina da Marco Tardelli, e per Chukwu si chiudono di fatto le possibilità di scendere in campo. La sua seconda stagione in Puglia termina perciò in anticipo con 3 presenze in Serie B e 3 presenze e un goal in Coppa Italia.