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Adrien Rabiot critica aspramente i giovani che si trasferiscono in Arabia Saudita: "Per me è inconcepibile"

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L'estate 2025 conferma la potenza finanziaria della Saudi Pro League. I club arabi continuano ad attirare nomi noti, ma anche profili più giovani che non hanno ancora sfondato in Europa. 

João Félix, 25 anni, è approdato all'Al-Nassr per 50 milioni di euro; così come Mateo Retegui, 26 anni, che ha salutato l'Atalanta e la Serie A ed è passato all'Al-Qadsiah per quasi 70 milioni. 

Queste transazioni illustrano un mercato in cui il denaro ha un peso determinante nelle scelte di carriera, a volte a scapito dei grandi campionati europei.

  • FC Barcelona v AS Monaco - Trofeu Joan GamperGetty Images Sport

    LA DELUSIONE DI RABIOT

    In un'intervista concessa a La Provence, Adrien Rabiot non ha nascosto la sua incomprensione di fronte a questo fenomeno, in particolare quando riguarda giocatori all'inizio della carriera. Ad esempio il giovane Saïmon Bouabré (19 anni), che ha lasciato il Monaco per unirsi al NEOM SC in Arabia Saudita, o Enzo Millot, molto vicino a seguirlo.

    "È ovvio. Quando vedo giocatori di 19 anni firmare lì, per me è inconcepibile. Non è qualcosa che avrei fatto a quell'età, ma ognuno ha il proprio percorso. Non voglio giudicare nessuno, forse non siamo motivati dalle stesse cose", ha assicurato.

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  • MOTIVAZIONI DIVERSE

    Il centrocampista dell'Olympique Marsiglia spiega che la sua motivazione è altrove: "Io voglio giocare nelle più belle competizioni europee, emozionarmi giocando in stadi come il Vélodrome o in quelli in cui potremo giocare questa stagione in Champions League".

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    IL PROGETTO OM E L'ORGOGLIO DI RABIOT

    Adrien Rabiot è tornato sui motivi che lo hanno convinto a firmare con l'OM e sui progressi compiuti dal suo arrivo.

    "Quando sono arrivato all'OM era una sfida molto bella, c'era molto da ricostruire. Non era scontato qualificarsi in Champions League. Quando vediamo cosa siamo riusciti a fare e cosa è stato migliorato nel club, non possiamo che provare rispetto. È facile costruire con budget milionari, ma non è il caso del Marsiglia, dove le persone lavorano molto bene con i mezzi a disposizione. Fare qualcosa di grande con i mezzi del club e poter competere con avversari che hanno un budget due o tre volte superiore al nostro è una sfida che mi piace", ha aggiunto.

    Tra convinzioni personali e rispetto per il suo club, Rabiot assume la sua visione: secondo lui, il calcio di alto livello si vive sui campi più impegnativi d'Europa.