Pubblicità
Pubblicità
FBL-WC-2026-EUR-QUALIFIERS-FRA-AZEAFP

Rabiot al top anche con la Francia: gioca bene, segna e trasforma i fischi in applausi

Pubblicità

Che fosse in un ottimo momento di forma lo si era capito già in campionato con il Milan, ma Adrien Rabiot ha voluto confermarlo anche con la maglia della Francia.

Sceso in campo dal 1’ nella sfida con l’Azerbaigian, valida per le qualificazioni ai prossimi Campionati del Mondo, ha sfornato un’altra prestazione di assoluto livello e non solo è riuscito ad apporre il suo nome sul tabellino dei marcatori, ma ha anche messo a tacere coloro che, prima del calcio d’inizio e durante la partita, lo avevano fischiato.

Sì, perché come era già accaduto a settembre in occasione della gara interna contro l’Islanda, anche venerdì sera il Parco dei Principi ha riservato al centrocampista del Milan un’accoglienza non propriamente amichevole.

  • I FISCHI AL PARCO DEI PRINCIPI

    Al momento dell’annuncio delle formazioni, quello di Adrien Rabiot è stato l’unico nome sonoramente fischiato da buona parte degli spettatori presenti sugli spalti del Parco dei Principi di Parigi.

    Un rapporto, quello tra il centrocampista del Milan e i tifosi — soprattutto quelli del PSG — che si è deteriorato nel 2019, quando si trasferì alla Juventus a parametro zero, e che è ulteriormente peggiorato nel corso degli anni.

    A Rabiot, infatti, non è mai stato perdonato l’approdo al Marsiglia nel 2024: tra l’OM e il PSG esiste una fortissima rivalità, e il centrocampista continua a pagarne le conseguenze, nonostante abbia recentemente lasciato il Velodrome (peraltro in modo piuttosto traumatico) per far ritorno in Italia, restando comunque un elemento imprescindibile per la Francia di Deschamps.

  • Pubblicità
  • FBL-WC-2026-EUR-QUALIFIERS-FRA-AZEAFP

    UNO DEI CARDINI DEL CENTROCAMPO

    Quello tra Adrien Rabiot e Didier Deschamps non è sempre stato un rapporto idilliaco, ma il commissario tecnico dei Bleus non rinuncia mai al centrocampista.

    Contro l’Azerbaigian è tornato a schierarlo dal 1’, segno che conta molto su di lui e che lo considera uno dei cardini del suo centrocampo anche in ottica Mondiali 2026. Rabiot, dal canto suo, è ormai tornato al massimo della forma grazie al lavoro svolto con il Milan e ha ripagato la fiducia con una prestazione di spessore, giocando in una mediana a due al fianco di Thuram e impreziosendo la serata con la rete del momentaneo 2-0 (la Francia si è poi imposta per 3-0).

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • FBL-WC-2026-EUR-QUALIFIERS-FRA-AZEAFP

    IL GOAL DI RABIOT

    Rabiot ha trovato il suo settimo goal in 56 presenze con la maglia della Francia al 69’.

    Sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, il pallone è arrivato a Mbappé, che lo ha rimesso verso l’area piccola con un morbido cross di destro: Rabiot, ottimamente appostato, ha svettato su tutti e, con un preciso colpo di testa, non ha lasciato scampo a Mahammadaliyev.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • DAI FISCHI AGLI APPLAUSI

    Come detto, Rabiot è riuscito nell’impresa di cambiare completamente il clima che lo circondava.

    Non solo, infatti, al momento del goal è stato applaudito da tutto il Parco dei Principi, ma la scena si è ripetuta anche pochi istanti dopo, quando è stato sostituito per far posto a Camavinga.

    Una situazione completamente ribaltata nel giro di 70 minuti e, chissà, forse un primo passo verso la riconciliazione con il pubblico parigino.

    La Francia tornerà a giocare al Parco dei Principi il prossimo 13 novembre, in occasione di un’altra gara di qualificazione ai Mondiali contro l’Ucraina, e magari, in quell’occasione, ad attendere Rabiot potrebbe esserci un’accoglienza completamente diversa.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0