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Raspadori ItaliaGetty Images

Qualità, duttilità e goal al servizio dell’Italia: Raspadori l’uomo in più di Gattuso

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Il tempo dei calcoli è finito, anzi, a dire il vero per l’Italia non è forse mai iniziato.

La sconfitta subita contro la Norvegia nella prima partita del cammino di qualificazione ai Mondiali del 2026 ha fin da subito imposto agli Azzurri la necessità di lanciarsi all’inseguimento.

Un compito che, paradossalmente, nonostante le ultime tre vittorie consecutive, si è fatto sempre più complicato. Questo perché Haaland e compagni non solo non hanno subito battute d’arresto, ma hanno travolto tutti gli avversari che hanno trovato sulla loro strada, tranne uno: proprio quell’Estonia che l’Italia si appresta ad affrontare.

A Tallinn è servita una rete del solito fuoriclasse del Manchester City ai norvegesi per archiviare la pratica e continuare il loro percorso a punteggio pieno, cosa che spiega come per gli Azzurri sia assolutamente vietato sottovalutare l’impegno.

L’Italia è chiamata necessariamente a vincere, ma anche a segnare tanti goal, visto che, in caso di un eventuale arrivo a pari punti in classifica con altre squadre, il primo criterio del quale tenere conto sarebbe la differenza reti.

Servirà dunque lo stesso atteggiamento visto all’andata, quando l’ostacolo Estonia fu superato con un autorevole 5-0, ma anche una grande prova degli uomini d’attacco.

Da questo punto di vista, un ruolo importante potrebbe giocarlo Giacomo Raspadori: un jolly fondamentale per Gattuso e per la Nazionale Azzurra.

  • Raspadori Italia Estonia 5 settembre 2025Getty Images

    L’UOMO IN PIÙ

    Raspadori, con ogni probabilità, scenderà in campo dal 1’ a Tallinn contro l’Estonia.

    Gattuso infatti potrebbe proporre una formazione a trazione anteriore nella quale l’ex Napoli non verrebbe schierato da prima o da seconda punta, bensì da esterno sinistro.

    È stato lo stesso commissario tecnico Azzurro, nel presentare la sfida, ad aprire a un’ipotesi di questo tipo:

    “Può partire largo e agire anche da trequartista se occupiamo le posizioni in modo giusto e ruotiamo bene. Ci può stare, non è impossibile, dipende sempre da come vogliamo coprire gli spazi, e quella è una zona di campo che lui può coprire.”

    Un esterno sinistro atipico, dunque, non la classica ala che arriva sul fondo per crossare, ma un elemento con ampia facoltà di accentrarsi per dare un supporto alle due punte, ovvero Retegui e Kean, da trequartista.

    Un vero e proprio uomo in più per l’attacco, che però sarà chiamato a un doppio compito: dovrà infatti anche garantire il giusto equilibrio nella sua porzione di campo.

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  • COME ALL’ATLETICO MADRID

    Da quando, la scorsa estate, è approdato all’Atletico Madrid, Raspadori non ha avuto moltissimo tempo a disposizione per mettersi in mostra.

    Di fatto, sin qui in Liga ha totalizzato solo 125’ di gioco in cinque presenze, una sola delle quali da titolare, ma quando ha giocato non ha deluso le aspettative.

    Diego Pablo Simeone ha immaginato per lui un nuovo ruolo che gli consentisse di sfruttare al meglio quella che è la sua grande bravura negli inserimenti: quello di ala sinistra. Ed è proprio in questa veste che Raspadori ha sin qui sfoderato la sua miglior prestazione da quando veste la maglia dei Colchoneros.

    È accaduto nell’ultima partita di Champions League contro l’Eintracht Francoforte, quando ha tra l’altro segnato il suo primo, e sin qui unico, goal con l’Atletico.

    Una posizione dunque non inedita per un giocatore che ha sempre fatto della duttilità uno dei suoi punti di forza e che, come spiegato da Gattuso, ha tutto ciò che serve per fare la differenza anche partendo più largo e qualche metro più indietro rispetto agli attaccanti.

    “Raspadori è più attaccante rispetto ad altri, ma può fare entrambe le fasi. È mentalità e gambe come due tronchi”.

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  • Giacomo Raspadori Gennaro Gattusogetty

    IN AZZURRO SI ESALTA

    Non va inoltre dimenticato lo straordinario feeling che Raspadori ha con l’Azzurro.

    Quando ha vestito la maglia della Nazionale, raramente ha deluso le aspettative e, anzi, i suoi numeri sono di quelli importanti.

    In 42 presenze dal 2021 ad oggi ha trovato la via della rete in ben undici occasioni, e gli ultimi quattro goal sono arrivati nelle ultime cinque partite giocate.

    Una striscia iniziata a marzo in Nations League contro la Germania, recentemente allungata contro Moldavia, Estonia e Israele, e interrotta solo a Oslo, quando l’Italia è stata travolta per 3-0 dalla Norvegia nella sfida che di fatto ha segnato la fine del percorso in Azzurro di Luciano Spalletti.

    Duttilità e qualità al servizio della squadra, dunque, ma anche tanta sostanza in zona goal.

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  • TRE RETI COME KEAN

    Raspadori è sempre sceso in campo nel corso di queste qualificazioni, ma due volte solo da titolare.

    È accaduto nelle prime due sfide contro Norvegia e Moldavia, mentre nelle ultime uscite contro Estonia e Israele è partito dalla panchina.

    Poco meno di 200’ di gioco, ma scanditi da ben tre reti, accompagnate dai due assist confezionati (per Retegui e Bastoni) nel 5-0 dello scorso 5 settembre a Bergamo, proprio contro l’Estonia.

    Raspadori è il miglior marcatore Azzurro di queste qualificazioni al pari di Moise Kean (che di minuti ne ha giocati 163 da attaccante puro) ed è secondo per numero di passaggi vincenti — al pari di Frattesi e Cambiaso — alle spalle del solo Retegui, che si è spinto fino a quota quattro.

    Il suo apporto è stato sin qui fondamentale, sia dal 1’ che da subentrante. Ora deve continuare sulla strada tracciata, in modo da aiutare l’Italia a tenere vive le speranze di una qualificazione — possibilmente diretta — ai prossimi Mondiali.

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