Quando nel marzo del 2023 l’allora commissario tecnico della Nazionale italiana Roberto Mancini lo ha convocato per le partite di qualificazione a Euro 2024 contro Inghilterra e Malta, di Mateo Retegui si sapeva relativamente poco.
Giocava in Argentina con il Tigre, trovava il goal con buona costanza e soprattutto poteva contare sul quel passaporto che gli ha consentito di entrare, a ventitré anni, a far parte dei giro della rappresentativa Azzurra.
Da allora molte cose sono cambiate e Retegui, che qualche mese più tardi sarebbe approdato al Genoa per vivere la sua prima avventura in Italia, oggi è considerato uno degli attaccanti più forti in assoluto della Serie A.
Nell’agosto del 2024 si è trasferito all’Atalanta ed è stato proprio a Bergamo che è esploso definitivamente ad altissimi livelli.
In nerazzurro ha iniziato a segnare con una frequenza incredibile, tanto da issarsi in vetta alla classifica dei marcatori del campionato.
Come spesso accade in Argentina, anche a Retegui fin da giovanissimo è stato affibbiato un soprannome: El Chapita.
Ma perché il bomber dell’Atalanta è stato soprannominato proprio così?
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