Il PSG, appena incoronato campione d'Europa, è già al centro di una questione strategica importante: il futuro del proprio portiere, Gianluigi Donnarumma. A un anno dalla scadenza del contratto, le trattative per il rinnovo si scontrano con le nuove condizioni salariali del club, che per il momento la controparte ha rifiutato.
Questa situazione di stallo ha portato la dirigenza parigina ad attivare un'alternativa: il crescente interesse per Lucas Chevalier del Lille. Il trasferimento di quest'ultimo nella capitale sarebbe ormai quasi concluso. Una prospettiva che divide gli osservatori e anche i tifosi. Per alcuni, separarsi da un portiere decisivo è un rischio; per altri, è un'evoluzione logica e necessaria.
Il dibattito non verte sul valore intrinseco di Donnarumma, il cui ruolo nel trionfo parigino è indiscutibile. La questione è più profonda. Il potenziale ingaggio di Chevalier non è solo un piano B in caso di mancato rinnovo, ma anche l'affermazione di una nuova filosofia a Parigi. Una decisione che privilegia l'adeguatezza tattica e la disciplina finanziaria rispetto allo status, la cui logica viene analizzata di seguito.



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