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Tammy Abraham Roma 2023-24Getty

Perché il Milan vuole Abraham? Le caratteristiche tecniche, il fattore Chelsea e non solo

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E’ reduce dall’annata più complicata della sua carriera, quella che gli è servita soprattutto per mettersi alle spalle il brutto infortunio (rottura del legamento crociato anteriore) patito nel giugno del 2023, ma la cosa non sta impedendo a Tammy Abraham di guadagnarsi un posto tra i grandi protagonisti di questa sessione di calciomercato.

L’attaccante della Roma infatti, nel corso delle ultime settimane è stato accostato a diversi club e tutti di rango. Ultimo in ordine di tempo il Milan, che avrebbe individuato proprio nell’inglese l’elemento perfetto per andare a completare un reparto che presto potrebbe essere rinforzato con un altro profilo di altissimo livello: Alvaro Morata.

Ma perché i dirigenti meneghini hanno messo nel loro mirino proprio Abraham?

  • Tammy Abraham Roma 2023-24Getty

    CONOSCE GIA’ IL CALCIO ITALIANO

    Storicamente i giocatori inglesi hanno spesso impiegato diverso tempo ad adattarsi al calcio italiano, ma Abraham il suo periodo di ‘tirocinio’ l’ha finito già da tempo.

    Non solo infatti conosce la Serie A dall’estate del 2021, da quando cioè la Roma lo prelevò dal Chelsea per 40 milioni di euro, ma ha già abbondantemente dimostrato di poter fare cose egregie nel nostro campionato.

    A differenza di molti suoi colleghi connazionali non ha patito il passaggio da un calcio più veloce come quello inglese ad uno più tattico come quello nostrano, e la cosa è dimostrata dal fatto che la sua prima stagione in giallorosso è sin qui stata probabilmente la migliore della sua carriera: 27 goal segnati, dei quali 17 in 37 partite di campionato.

    Nell’annata successiva Abraham non è riuscito a ripetere certi numeri, tuttavia ha ovviamente arricchito ulteriormente la sua conoscenza del calcio italiano.

    Il Milan dunque, in caso di un eventuale buon esito della trattativa con la Roma, si garantirebbe un giocatore che non avrebbe bisogno di un periodo di adattamento e che anzi sarebbe già più che pronto a dare il suo contributo.

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  • UN PROFILO DIVERSO

    Secondo quanto emerso negli ultimi giorni, l’eventuale arrivo di Alvaro Morata in rossonero, non chiuderebbe le porte ad un altro attaccante.

    Il prezzo del cartellino della punta spagnola è fissato dalla clausola rescissoria inserita nel contratto che lo lega all’Atletico Madrid, ovvero 13 milioni di euro, e questo vuol dire che nonostante la caratura del giocatore si tratterebbe di un'operazione ‘low cost’.

    Resterebbero dunque i margini per arrivare ad un altro attaccante e Tammy Abraham rappresenterebbe molto più di una semplice alternativa.

    Se infatti Morata è bravissimo al lavorare nello stretto e a gestire palla con le spalle alla porta aprendo spazi anche per esterni e centrocampisti, l’attaccante inglese interpreta il ruolo in modo diverso.

    E’ più portato ad attaccare la profondità e a dettare il passaggio per le imbucate in area avversaria. Questo vuol dire che a Fonseca verrebbe garantita la possibilità di contare su attaccanti diversi tra loro (che potenzialmente possono anche giocare insieme) da scegliere in base alle esigenze imposte dalla partita e dall’avversario.

    Lo stesso discorso vale ovviamente anche per Luka Jovic che rappresenterebbe un terzo profilo diverso di centravanti.

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  • Tomori MilanGetty Images

    GLI EX CHELSEA

    Tomori, Pulisic, Loftus-Cheek e Giroud: i giocatori con un passato nel Chelsea negli ultimi anni al Milan hanno trovato una sorta di habitat naturale.

    Tra chi è esploso e chi si è rilanciato, hanno tutti fatto la fortuna del club rossonero nel corso della gestione Pioli.

    Abraham dunque a Milano ritroverebbe ex compagni di squadra che conosce molto bene e che certamente gli darebbero una grossa mano nell’inserirsi in uno spogliatoio per lui tutto nuovo.

    Tra l’altro l’attaccante e Fikayo Tomori, che sono cresciuti insieme proprio al Chelsea, nel corso degli ultimi anni non hanno mai nascosto di essere legati da una profonda amicizia.

    "Abbiamo iniziato a giocare nel Chelsea che avevamo 7 anni - ha raccontato Tomori - e siamo arrivati in prima squadra. Quando cresci vuoi arrivare proprio lì, ma non sai se accadrà mai. Mi ricordo quando ho segnato il mio primo goal e Tammy ha segnato una tripletta: è stato il giorno più bello della nostra vita".

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  • IL FEELING CON PULISIC

    Per caratteristiche tecniche, Abraham andrebbe ad incastonarsi alla perfezione in un reparto offensivo che prevederebbe a suo supporto Rafael Leao, Loftus-Cheek e Pulisic.

    Proprio Abraham, quando militava ancora nel Chelsea, svelò di trovarsi particolarmente bene proprio con Pulisic in campo.

    I due avevano sviluppato un grande feeling che li portava a dare il meglio quando venivano schierati insieme.

    “Pulisic è uno di quei giocatori con il quale è bello condividere il campo. In allenamento abbiamo lavorato molto sui rispettivi movimenti. Sappiamo sempre dove si trova l’uno e dove si trova l’altro, anche in area, e a quel punto si tratta solo di passarci la palla”.

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