Sei giornate si sono giocate dall'inizio della nuova stagione di Ligue 1. Se c'è qualcuno tra gli appassionati di questo campionato che era in vacanza e non si è informato sui risultati registrati dal mese di agosto, allora dovrà stropicciarsi gli occhi vedendo la classifica.
In testa c'è lo Stade Brestois, con 13 punti ottenuti in 6 partite, e il suo inseguitore è l'OGC Nice, con un punto in meno ma ancora imbattuto. Lens e Lione, d'altra parte, sono in zona retrocessione. Insomma, il mondo è capovolto.
Il Nizza sta smentendo le previsioni all'inizio di questa stagione. Bisogna tornare indietro di 21 anni per assistere a uno scenario simile. Guidati da Everson, Diawara e Abardonado, i Nizzardi erano rimasti in cima alla classifica fino alla 8ª giornata.
"Mi fa venire in mente i bei tempi", ci ha confidato Gernot Rohr, l'allenatore della squadra in quel momento. Non è certo che l'attuale Nizza riesca a resistere così a lungo, ma non è neanche vietato crederci, soprattutto perché ci sono molte ragioni per farlo.
Sotto la guida di Francesco Farioli, i Nizzardi sono stati impressionanti dall'inizio del campionato. Non si sono limitati a ottenere buoni risultati, ma si sono anche permessi il lusso di dominare due delle squadre più forti di questo campionato in casa, ovvero il Paris Saint-Germain (3-2) e il Monaco (1-0).
Questo non è certo frutto del caso. Il merito va sia ai giocatori, irriconoscibili rispetto a quanto proposto nella stagione precedente, che al loro giovane allenatore (34 anni).
Appena arrivato e senza aver mai allenato in una grande lega, l'allenatore italiano è riuscito a far brillare questa squadra come nessuno dei suoi cinque predecessori ha saputo fare. Ma qual è la sua ricetta?


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