Getty ImagesPagellone Champions - La peggior Juve di Motta, l'occasione sciupata da Arnautovic, i cambi di Fonseca, il goal irreale di Haaland
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GettyL'occasione sprecata da Arnautovic: voto 4
Sessantuno minuti di nulla, il peso dell'errore dal dischetto che avrebbe potuto far sballare i calcoli di classifica in ottica qualificazione diretta: Marko Arnautovic ha gettato alle ortiche l'occasione concessagli da Inzaghi a Berna, in una serata che avrebbe dovuto certificare la bontà delle seconde linee nerazzurre e che ha invece aperto sinistri interrogativi sulla reale affidabilità delle alternative ai titolarissimi. Il segnale mandato dall'austriaco, rimasto in naftalina dopo la rete alla Stella Rossa d'inizio ottobre, non è di certo rassicurante per Inzaghi, che ha dovuto chiamare agli straordinari Lautaro e Thuram per sfangarla contro lo Young Boys.
GettyLa peggior Juve di Motta: voto 4,5
Non bisogna farsi ingannare dal risultato finale, maturato soltanto in pieno recupero: se non fosse stato per un Perin versione Buffon saremmo qui a commentare una sconfitta dai contorni ben più pesanti e allarmanti. Il rigore parato a Millot è solo l'apice di una prestazione eccellente del portiere bianconero, che ha tenuto da solo in piedi la peggiore Juventus di questi primi mesi targati Motta.
A parlare sono i dati: 24 tiri totali dei tedeschi e un risultato che leggendo gli expected goals (0.5 per la Juve, 2.75 per lo Stoccarda secondo i dati Enetpulse) sembra stare decisamente stretto ai ragazzi di Hoeness.
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Getty ImagesI cambi di Fonseca: voto 7
Senza entrare nel dettaglio della gestione di Rafa Leao, che meriterebbe un focus a parte, è giusto evidenziare come la chiave che ha permesso al Milan di superare il Club Brugge e rimettersi in corsa in Champions League sia stata la lettura dei cambi di Paulo Fonseca. Non tanto per la casualità che ha portato Okafor a servire l'assist a Reijnders pochi secondi dopo aver occupato le zolle calcate fino a quel momento da un Leao comunque apparso pungolato dall'esclusione contro l'Udinese, ma piuttosto per l'intuizione di spostare Pulisic sotto punta al posto di un Loftus-Cheek che sembra un pesce fuor d'acqua negli schemi del tecnico portoghese.
Getty ImagesLa gestione delle punte di Italiano: voto 5
La domanda è la stessa di Liverpool: perchè Dallinga e non Castro? Lo zero alla casella goal fatti da parte del Bologna in questa Champions League è eloquente e il messaggio che arriva dal Villa Park è che Italiano non può permettersi di fare turnover in Europa, soprattutto per quanto riguarda il centravanti. Dallinga continua ad essere un oggetto misterioso e sembra aver ancora bisogno di tempo per integrarsi nella realtà rossoblù: giusto piuttosto dare fiducia e continuità a Santiago Castro, la cui crescita passa anche da importanti esami europei.
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Getty Il goal senza senso di Haaland: voto 10
Un goal zlatanesco, una giocata ai confini della realtà: anche rivedendo il replay in loop è impossibile trovare un senso alla follia acrobatica di Erling Haaland.
Uno scorpione che ha ricordato per certi versi il tacco volante contro il Dortmund di un paio d'anni fa, sfidando le leggi della fisica con un movimento da kung-fu.
Una prodezza che rischia di rendere fin troppo scontato il prossimo premio Puskas...
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