In chiusura l’operazione che porterà Osimhen al Galatasaray a titolo definitivo: spunta la clausola anti-Italia

Come è noto, nel contratto che lega Osimhen al Napoli, è inserita una clausola rescissoria da 75 milioni di euro valida solo per l’estero.

Dopo una lunga trattativa, quella che sembrava essere una situazione in fase di stallo, si è sbloccata quando il Galatasaray ha accettato le ultime condizioni imposte dal club partenopeo.

Si attende dunque ora solo la definitiva fumata bianca che si tradurrà poi negli annunci ufficiali di rito.

Secondo quanto emerso negli ultimi giorni, il Galatasaray verserà nelle casse del Napoli tutti i 75 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria inserita nel suo contratto, ma lo farà in due fasi.

Il club turco infatti, garantirà un pagamento immediato di 40 milioni di euro, mentre i restati 35 verranno saldati entro la fine del 2026.

L’accordo tra Napoli e Galatasaray prevede anche una clausola particolare.

Come svelato infatti da ‘La Gazzetta dello Sport’, il club turco non potrà rivendere Osimhen a società italiane per i prossimi due anni.

Nel caso in cui lo facesse, incorrerebbe in una pesantissima penale che farebbe di fatto raddoppiare la spesa per l’acquisto del cartellino.

Una vera e propria clausola anti-Italia, con la quale il Napoli si è messo al riparo dalla possibilità di vedere per i prossimi due anni il bomber nigeriano con la maglia di una diretta concorrente in Serie A.

Quella del ritorno dal Galatasaray è stata un’opzione fortemente voluta da Osimhen che, recentemente, ha rifiutato la ricchissima offerta dell’Al Hilal che prevedeva un ingaggio da 30 milioni di euro netti a stagione.

Il bomber nigeriano, che ha preferito restare in Europa, ad Istanbul dovrebbe andare a sottoscrivere un contratto di tre anni (con opzione per un ulteriore anno), da 16 milioni di euro a stagione.