The Guardian - Nottingham Forest nei guai: 4 punti di penalizzazione in Premier League

Il Nottingham Forest ha ammesso la violazione delle norme finanziarie e la sua difesa si è basata su circostanze attenuanti relative alla cessione di Brennan Johnson al Tottenham, avvenuta la scorsa estate.

Il club aveva ricevuto un'offerta da 30 milioni di sterline dal Brentford (opzione non gradita a Johnson) prima del 30 giugno, ovvero della scadenza dei termini del PSR (Profit and Sustainability Rules): proposta dunque rigettata al mittente.

La cessione di Johnson (per 47,5 milioni di sterline) si è verificata soltanto a settembre, nel rispetto del piano originario che ha effettivamente portato un maggiore introito rispetto a quanto sarebbe accaduto in caso di un trasferimento anticipato. Tesi difensiva che però non è stata accettata da una giuria indipendente.

I club militanti in Premier League possono perdere fino a un massimo di 105 milioni di sterline in tre anni: nel caso del Nottingham Forest, però, il deficit è limitato a un -61 milioni, in quanto quella in corso è la seconda stagione consecutiva tra le grandi dopo la promozione dalla Championship.

Il club, dal canto suo, sostiene che questi paletti siano un impedimento allo sviluppo tecnico della squadra, bisognosa di nuovi innesti (e di conseguenza di investimenti) per affrontare al meglio il salto nella massima divisione.

A partire dalla promozione in Premier, il Nottingham Forest ha ingaggiato qualcosa come 42 giocatori, per una spesa ammontante a circa 250 milioni di sterline.

Anche l'Everton è stato punito per la violazione delle regole finanziarie della Premier League: la penalizzazione di dieci punti è stata poi ridotta a sei in seguito al ricorso presentato dai 'Toffees'.

Il -4 in classifica mette il Nottingham Forest in una situazione parecchia delicata che avvicina un po' di più l'epilogo della retrocessione: ora sono 21 i punti in classifica, a -1 dal quartultimo posto del Luton che vorrebbe dire salvezza.