Morata out per Verona-Milan: perché Camarda può essere la scelta giusta di Fonseca

Intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia, Fonseca ha annunciato il problema che terrà fuori Morata in quel di Verona: al suo posto sono grandi le chance di un impiego proprio di Camarda, come sottolineato dall'allenatore portoghese.

"Morata ha la tonsillite, può giocare Camarda. Lui e Abraham insieme? Ci ho pensato, ma vedendo la situazione di Alvaro non possiamo iniziare con due attaccanti".

Qualora dovesse spuntarla sul 'rivale' Abraham (Fonseca ha ammesso che giocherà soltanto uno dei due dal primo minuto) per Camarda si tratterebbe della seconda titolarità dopo quella fatta registrare nel pirotecnico 3-3 di Cagliari lo scorso 9 novembre.

In quella circostanza il 16enne attaccante rimase in campo per 66 minuti, prima di lasciare il posto proprio ad Abraham che impiegò pochissimo tempo per siglare il momentaneo 2-3 rossonero: una prova comunque sufficiente per il ragazzo milanese che, al di là del goal mancante, non aveva affatto sfigurato tra le maglie della retroguardia sarda, offrendo un valido appoggio offensivo ai compagni.

Anche se può suonare strano, il contributo maggiore Camarda lo ha offerto in veste di subentrato nei pochi minuti avuti a disposizione per incidere: basti pensare al successo sul Club Bruges in Champions, in cui la gioia per la prima rete in rossonero venne interrotta soltanto dal VAR e dalla segnalazione di una posizione di fuorigioco.

Contro la Stella Rossa, nell'ultimo impegno europeo, si è rivelato determinante ai fini della vittoria finale: suo il colpo di testa deviato dal portiere avversario contro la traversa, prima che Abraham firmasse il definitivo 2-1 con un tap-in ravvicinato.

L'ingresso dalla panchina di Camarda, insomma, ha smosso le acque in positivo per il Milan: dove, ora, si attendono risposte importanti anche in un contesto diverso che può essere quello di una titolarità.

Al netto di un discorso puramente tecnico, la scelta di Camarda può rappresentare anche una sorta di 'ponte' tra la società e i tifosi, il cui rapporto si è inevitabilmente incrinato alla luce delle contestazioni andate in scena nei giorni scorsi.

Squadra e dirigenza fischiate anche in occasione della serata di gala per i 125 anni del club, all'indomani del deludente 0-0 di campionato: uno dei pochi a essere osannati dai presenti è stato proprio Camarda, che si è lasciato andare a un gesto di ringraziamento.

Non è un caso che, in Camarda, la tifoseria veda il volto fresco e spensierato di un ragazzo protagonista di un sogno a occhi aperti in pieno svolgimento: una componente 'fantastica' che troppo spesso è mancata all'interno di un gruppo travolto dalle critiche del proprio popolo e degli addetti ai lavori.