Milik e Weah decisivi dalla panchina: mosse azzeccate per Allegri

Stagione tutt'altro che esaltante per Milik, tornato a splendere nel momento dell'estremo bisogno dopo l'infortunio agli adduttori che lo ha tenuto ai box tra marzo e aprile, rendendolo indisponibile per cinque appuntamenti tra campionato e Coppa Italia.

La risposta migliore per mettersi alle spalle tutta la negatività germogliata nelle settimane precedenti, con l'espulsione diretta ricevuta all'Allianz Stadium contro l'Empoli a precludergli la presenza nel Derby d'Italia contro l'Inter del 4 febbraio.

Milik si conferma letale in Coppa Italia, dove occupa il primo posto nella classifica dei marcatori con quattro goal all'attivo.

Tre di questi erano arrivati nel 4-0 rifilato al Frosinone in occasione dei quarti di finale: da allora, oltre al sigillo di stasera, una sola gioia personale (il momentaneo 2-1 all'Atalanta in campionato).

Il tocco sottomisura di Milik è stato propiziato dal tiro-cross di un altro subentrato, ovvero Weah, rimasto per larghi tratti un 'oggetto misterioso' più che una solida certezza.

Tante panchine iniziali per lo statunitense, arrivato tra mille aspettative dal Lille la scorsa estate: attese non ancora ripagate, anche se il contratto valido fino al 2028 potrà essere un ottimo alleato.

Così come per Milik, anche nel caso di Weah la Coppa Italia si sta rivelando una vetrina felice e ricca di soddisfazioni personali: proprio in questa competizione è arrivato il primo (e finora unico) goal con la maglia della 'Vecchia Signora', un missile terra-aria di rara bellezza recapitato alla Salernitana nel 6-1 andato in scena agli ottavi di finale.