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ll modello Ajax non funziona più: squadra in crisi, club spaccato, tifosi in rivolta

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Qualcosa si è rotto ad Amsterdam. L'Ajax non è più quell'isola felice e lussuosa di qualche anno fa, quando il club olandese era tornato prepotentemente alla ribalta in Europa, oltre a inanellare tre campionati vinti in Eredivisie.

L'inizio della stagione 2023/24 è stato, senza troppi giri di parole, terribile: i lancieri sono terzultimi, con un distacco già incolmabile rispetto a PSV, Twente, AZ Alkmaar e Feyenoord.

Proprio queste ultime tre, rivali per eccellenza dell'Ajax, hanno passeggiato nelle ultime settimane sugli uomini in biancorosso, aprendo l'emorragia di una crisi che coinvolge tutti i livelli del club: dall'aspetto tecnico a quello gestionale, passando per i recenti problemi con la tifoseria.

  • Ajax Feyenoord 0-4Getty Images

    L'AJAX A PICCO IN EREDIVISIE

    Nelle sei giornate di campionato disputate, l'Ajax ha ottenuto solo cinque punti, con tre ko e una sola vittoria contro l'Heracles ad agosto.

    Un ruolino di marcia ben lontano dal blasone dei biancorossi, soprattutto se si pensa alle ultime tre sconfitte.Bergwijn e compagni sono capitolati contro Twente, AZ e soprattutto Feyenoord.

    Proprio il collasso nel Klassiker è stato il punto più basso della storia recente dell'Ajax: 0-3 dopo mezz'ora, tifosi furibondi e match sospeso per lancio di fumogeni. Un disastro senza precedenti, culminato con una ripresa a porte chiuse, conclusa sullo 0-4.

    Oggi la formazione di Maurice Steijn sarebbe costretta a disputare i playout di Eredivisie.

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  • AjaxGetty Images

    SENZA CHAMPIONS DOPO 14 ANNI

    In realtà il declino era già iniziato l'anno scorso. Con proporzioni ovviamente minori, già nel 2022/23 l'Ajax ha faticato, non risultando mai davvero all'altezza delle stagioni passate.

    La sconfitta nel match decisivo contro il Feyenoord del 19 marzo 2023 ha segnato l'abdicazione ufficiale dei lancieri, che hanno lasciato il posto sul trono proprio ai rivali di Rotterdam.

    Ma a pesare, per l'Ajax, è stato il terzo posto finale in Eredivisie, che ha tenuto i biancorossi fuori dalla Champions League per la prima volta dopo 14 anni di presenza costante.

    Un imbuto dal quale il club di Amsterdam non si è riuscito a tirar fuori in estate e, anzi, in cui si sta sprofondando sempre di più.

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  • Lorenzo Lucca Ajax 2022 2023Getty Images

    MANCA IL RICAMBIO GENERAZIONALE

    Ma cosa sta succedendo al club più blasonato d'Olanda? L'Ajax non partiva così male in campionato dal 1965, quando con Rinus Michels come allenatore, la retrocessione a fine anno si evitò solo all'ultima giornata.

    L'idea condivisa è di una crisi generale.

    Prima di tutto manca il ricambio tecnico adeguato: Onana, De Ligt, Van de Beek, Tadic e tutti gli altri protagonisti del magnifico Ajax di Ten Hag, semifinalista di Champions nel 2019, non sono stati rimpiazzati adeguatamente.

    Il club ha provato a scommettere su alcuni giovani, sia olandesi che non: uno su tutti è stato Lorenzo Lucca, fra gli esempi a noi più vicini. Sedotto e abbandonato dopo un anno, nonostante l'iniziale hype olandese.

    Esperimenti, però, manchevoli di quella reale razionalità che aveva riportato l'Ajax a essere una delle mine vaganti più temute d'Europa, figlia di una generazione d'oro ormai andata.

    Mancano, però, oltre ai talenti in campo, anche linee guida chiave: a livello societario quanto tecnico.

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  • Maurice Steijn Getty Images

    I PROBLEMI IN SOCIETÀ

    E dire che, in realtà, i soldi non mancherebbero all'Ajax. In estate sono andati via Kudus, Álvarez e Timber: 120 milioni di euro di incassi, a coprire l'assenza degli introiti da Champions League.

    Ma quello che non funziona più, forse, è il modello, lo scouting, la crescita dei talenti a cui tanto teneva Johan Cruijff. Tanto per dire: anche lo Jong Ajax, squadra B dei lancieri, è penultima in seconda divisione.

    Il lavoro estivo di Sven Mislintat, nominato ad aprile Direttore Sportivo, e il rafforzamento della figura di Kelvin de Lang, capo degli osservatori, non hanno prodotto quello che il Presidente Ernst Boekhorst si aspettava.

    Più in generale, infatti, l'Ajax ha nominato tutto il proprio board a settembre, cercando di rinnovare ciò che era evidente si stesse disperdendo e sostituendo coloro che si erano dimessi a maggio. L'intento era di dare ordine e compattezza ai vertici del club.

    Missione sgretolatasi di fronte ai primi insuccessi: Mislintat è stato esonerato dopo il tracollo con il Feyenoord e probabilmente non solo per lo 0-4 incassato.

    In Olanda si è molto discusso del comportamento del DS relativamente altrasferimento diBorna Sosadallo Stoccarda (ex club di Mislintat) alla squadra di Amsterdam.

    Il club ha smentito, i dubbi restano: la certezza, unica e amara, è il quadro gestionale e sportivo drammatico per l'Ajax.

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  • AjaxGetty Images

    AMBIENTE ELETTRICO

    L'ambiente è in rivolta. Già, come detto, contro il Feyenoord la tifoseria dei lancieri aveva dato il peggio di sè, costringendo all'interruzione della partita con atti violenti e assolutamente da censurare.

    La tensione, da allora, non ha fatto che aumentare, in una parabola che viaggia in direzione opposta ma strettamente linkato a dei risultati sportivi che si snodano sempre più verso il basso.

    I tifosi chiedono anche l'esonero di Stejin, in totale ed evidente confusione, ma l'impressione è che, senza vittorie, la rabbia possa ulteriormente deflagrare.

    Il Mondo Ajax ha bisogno di una svolta, dalla società al rendimento sportivo, prima che sia drammaticamente troppo tardi.

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