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Il Lecce non è una favola ma un progetto

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In molti la chiamano favola. In realtà, però, le favole sono un po' più casuali, improvvise, per certi versi insperate.

No, quella del Lecce terzo in classifica dopo cinque giornate di Serie A preferiamo non chiamarla favola, perchè è logica conseguenza di un lavoro assiduo e quasi maniacale che la società salentina ha messo in atto già da diverso tempo.

E, sì, probabilmente la zona Champions League potrebbe non durare ancora a lungo, ma il modello giallorosso merita di essere studiato e celebrato, anche perché ha radici in un Meridione che da anni, Napoli a parte, fatica a trovare il suo posto fisso in Serie A.

E non è solo la prima squadra a far gonfiare d'orgoglio il petto dei tifosi salentini, ma un po' tutto l'apparato giallorosso, che l'anno scorso ha visto la Primavera salire sul tetto d'Italia e alzare al cielo lo Scudetto numero tre della propria storia.

  • Oudin LecceGetty Images

    AVVIO DA RECORD

    Undici punti nelle prime cinque partite in Serie A il Lecce non li aveva mai fatti. E se, sui social, qualcuno azzarda paragoni con il Leicester di Ranieri, complici delle buffe casualità numeriche, i giallorossi sanno di dover di rimanere con i piedi saldamente piantati al suolo.

    Certo, i numeri e il contesto sono esaltanti, con un D'Aversa che ha già eguagliato Baroni: le tre vittorie giunte fin qui sono arrivate tutte al Via del Mare e nella passata stagione erano state tre in tutto il campionato.

    Il terzo posto in solitaria è un sogno a occhi aperti, specie se si pensa che stasera la formazione giallorossa andrà a Torino per sfidare la Juventus, guardandola dall'alto al basso della graduatoria e con quell'irrazionale ma meraviglioso coraggio di chi, in fiducia, pensa di poter fare anche il colpaccio all'Allianz Stadium.

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  • Nikola KrstovićGetty Images

    LE PESCATE DI PANTALEO CORVINO

    In tutto questo, forse, il vero one-man-show non siede in campo e nemmeno in panchina. Sarà, come sempre, in tribuna e si chiama Pantaleo Corvino.

    Lecce è casa sua e il progetto che sta mettendo in piedi, forse, il capolavoro di una lunghissima carriera. Lui, originario di Vernole, costretto da giovane a fare del calcio un secondo lavoro per doveri familiari, ma senza mai perderlo di vista, convinto a ragione di quella che alla fine sarebbe stata la sua via maestra.

    Alla fine, però, il destino e la competenza lo hanno premiato e lui si sta regalando il sogno più luminoso della sua attività ultratrentennale.

    Anche quest'estate, insieme al fido Stefano Trinchera, ha pescato talenti di primo livello: da Pontus Almqvist ad Hamza Rafia, da Ylbera Nikola Krstović, già stelle e idoli dei tifosi giallorossi. E con un futuro da plusvalenze importanti per le casse giallorosse.

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  • Roberto D'AversaGetty Images

    LA RINASCITA DI ROBERTO D'AVERSA

    Fra coloro che sono sbarcati in Salento in estate c'è anche Roberto D'Aversa. Lui era un altro dei profili che aveva necessità di rilanciarsi, dopo la parentesi complicata con la Sampdoria.

    La risposta è stata il titolo di allenatore del mese di agosto, frutto del clamoroso avvio con il suo Lecce. Sta mettendo in campo una squadra che ha palesato sin da subito un'identità ben precisa, in cui tutti sanno quali siano i propri compiti.

    E se il tridente è il pezzo forte, con Krstović, Almqvist e Strefezza (o Banda) a cercarsi e trovarsi quasi a memoria, anche negli altri reparti D'Aversa è stato bravo a trovare subito armonia, scegliendosi i vari leader (Falcone, Baschirotto e Ramadani) e formando un'ossatura invidiabile in pochissimo tempo.

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  • UN SETTORE GIOVANILE LUMINOSO

    Ma se il Lecce vola in Serie A, alle spalle della Prima Squadra c'è un settore giovanile florido, sempre orchestrato da Pantaleo Corvino.

    L'anno scorso la Primavera ha vinto il terzo Scudetto della propria storia, a diciannove anni di distanza dall'ultima volta. Un trionfo che porterà i giovani giallorossi anche in Europa: la vittoria del campionato vale la qualificazione alla Youth League, con i salentini che giocheranno il turno eliminatorio contro l'Olympiacos: gara di andata il 4 ottobre in Grecia, ritorno al Via del Mare il 25 ottobre.

    I protagonisti in rampa di lancio sono Burnete a Corfitzen, pescati da Corvino in Romania e Danimarca, prossimi due gioielli pronti a decollare dal Via del Mare.

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  • Saverio Sticchi Damiani LecceGetty Images

    LA REGIA DI SAVERIO STICCHI DAMIANI

    E se i vari Corvino, Trinchera e D'Aversa costituiscono la triade decisionale a livello sportivo, ancor più su a mandare avanti il modello (vincente) del Lecce c'è il Presidente Saverio Sticchi Damiani.

    Il suo percorso in giallorosso è partito nel 2015, con l'ingresso in società da leader di una cordata di imprenditori salentini. La sua escalation interna ha seguito quella sportiva del Lecce, con le promozioni prima in Serie B e poi in Serie A a due anni dalla nomina a Presidente.

    Anche lui salentino doc, presidente appassionato di una società che si identifica al 100% col territorio, facendo del legame con Lecce città e provincia uno dei segreti del proprio successo.

    E, come detto, la sua gestione è un modello: negli anni, il calcio italiano ha perso molti club e piazze storiche, nella maggior parte dei casi del Sud. Fra le poche eccezioni ci sono proprio i giallorossi, sempre virtuosi, sempre protagonisti positivi, in campo e fuori.

  • tifosi LecceGetty Images

    UN SALENTO INNAMORATO

    La logica conseguenza del legame fra Lecce e il Lecce sono gli incredibili numeri del Via del Mare. Nelle prime tre giornate la media spettatori dei giallorossi è stata di 28.567 presenze.

    Gli abbonati di questa stagione sono un record: parliamo di 19.948 tessere staccate, primato assoluto nella storia dei salentini, per una città da poco meno di 95mila abitanti. È chiaro ed evidente come squadra e popolo siano in simbiosi, uniti da una progettualità che vede coinvolti tutti, nessuno escluso.

    L'amore è forte come non mai e, stasera a Torino, D'Aversa e i suoi ragazzi avranno una chance ulteriore di regalarsi l'ennesima notte da sogno. Ma non chiamatelo favola: il Lecce è un progetto.

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