Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Calhanoglu ScudettoGOAL

La prima volta di Hakan: Çalhanoğlu ha dominato, Scudetto e rivincita per lui

Pubblicità

Maturità calcistica. È questa, forse, la parola chiave per fotografare uno dei protagonisti della seconda stella dell’Inter.

Stiamo, ovviamente, parlando di quell’

Hakan Çalhanoğlu che, mai come quest’anno, ha dominato. Lo ha fatto con il centrocampo dell’Inter e con l’intera Serie A. A 30 anni il turco ottiene finalmente la medaglia d’oro: in bacheca ci sono due Coppe Italia e tre Supercoppe con l’Inter, oltre a una promozione con il Karlsruher SC.

Ma di campionati di primo livello il classe 1994 non era mai riuscito a vincerne:

lo fa nel suo momento di carriera migliore, all’apice di un percorso che ha anche conosciuto immense amarezze, oggi finalmente ripagate.
  • Calhanoglu InterGetty Images

    L’IMPORTANZA DI ÇALHANOGLU

    Çalha è stato fondamentale, decisamente dominante. Lo si può notare in tanti modi. Si può prendere una partita a caso dell’Inter 2023/24, si possono prendere i numeri che ne fotografano un’ascesa vertiginosa palpabile. Partiamo dal primo, dal dato più clamoroso. Ha segnato 11 goal: non faceva così bene a livello realizzativo da ben dieci anni, dalla Bundesliga 2013/14 in cui ne fece altrettanti con la maglia dell’Amburgo. Prima doppia cifra in Italia, secondo miglior marcatore nerazzurro al pari con Thuram, alle spalle del solo Lautaro. Il tutto nella stagione in cui il raggio d’azione dell’ex Milan si è abbassato e non poco.

  • Pubblicità
  • Brozovic CalhanogluGetty

    TRASFORMAZIONE COMPLETA

    Già, perchè Çalhanoğlu quest’anno ha completato una trasformazione avviata l’anno scorso. Con Brozovic al passaggio d’addio, il turco si è reinventato play del centrocampo a cinque. L’anno scorso era una delle opzioni, soprattutto in caso di assenza del mediano oggi in Arabia; l’addio del croato ha reso Hakan il costruttore principale di Inzaghi, in Asllani prima riserva. I risultati sono stati ottimi: l’Inter ha avuto il secondo miglior dato della Serie A sulle palle perse (solo 2855), a testimonianza di quanta sapienza abbia avuto la mediana guidata dal 20. Per certi versi, Çalhanoğlu ha creato una versione nuova del centrocampista centrale di uno schieramento a cinque, molto più propositiva che conservativa, senza però sacrificare alcunché in quanto ad equilibrio tattico.

    E dire che, quando giocava sull’altra sponda dei Navigli, qualcuno ne aveva anche ipotizzato un arretramento (più da mezzala che da play), senza però risultati sufficienti. Corsi e ricorsi storici.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Calhanoglu Inter BarcelonaGetty Images

    GIOIA E RIVINCITA

    Oggi, invece, Çalhanoğlu completa un’opera che sa di rivincita a 360º. Vince lo Scudetto contro il Milan e sul Milan; quei colori che lasció tre anni fa, scatenando le ire rossonere, che non mancarono di sbeffeggiarlo per aver detto addio a Milanello per volgere il proprio futuro ad Appiano. Lo Scudetto milanista subito dopo colpì a fondo anche nell’umore di Hakan, mai comunque pentito della sua scelta. Il turco ha incassato e atteso, ha trasformato l’amarezza in fame e la fame è diventata lo Scudetto numero 20 dell’Inter. Una gioia che si snoda attraverso diversi punti, ma che ha il sapore di una comunque contenuta e mitigata rivalsa.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • Calhanoglu derby 2021 esultanzaGetty

    COMUNICAZIONE

    Çalhanoğlu, infatti, ha cambiato anche il modo di comunicare, sotto diversi punti di vista. Sembra lontanissimo, infatti, quel giocatore e quell’uomo che, al primo derby da avversario contro il Milan, segnava e si portava la mano all’orecchio. All’epoca le scintille che scaturirono furono logica conseguenza, con la già esacerbata tifoseria rossonera infuocata ancora di più. Da lì in poi Çalhanoğlu ha pensato più a parlare in campo che fuori, arrivando anche a stemperare in più occasioni i toni sul rapporto con il suo ex club. Un atteggiamento apprezzabile al netto della posizione di tifo, suggellato comunque dal trionfo di questa stagione. Senza più polemiche, ma solo con un rendimento calcistico di livello eccelso.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Calhanoglu Inter Training Session 2023 2024Getty Images

    DERBY PERSONALE

    Il derby personale, comunque, è vinto: sesto derby portato a casa, così come lo Scudetto numero venti per l’Inter, il primo della sua vita calcistica. Tutto ciò al culmine di una carriera che resta, comunque, ancora ricca di potenzialità ma che comunque ha visto il centrocampista turco portare a termine un enorme percorso di crescita, tecnico, tattica e umana. Sublimata nel traguardo più atteso, contro i rivali più sentiti, del proprio derby personale.


0