La Lazio su Greenwood, Lotito allo scoperto: “Offerti 25 milioni più bonus, sembra che tutti stiano gufando”

La Lazio non ha messo sul tavolo una cifra considerevole, ma è pronta a garantire anche bonus importanti. C’è da capire se tutto questo basterà, visto che la concorrenza è nutrita.

“Ho offerto 25 milioni più il 50% della rivendita, più bonus e commissioni. Eppure si sono infilate diverse società per fare un’azione di disturbo. La Juventus, il Napoli, sembra che tutti stiano gufando e siano terrorizzati dal fatto che possiamo prenderlo. Per questo vogliono far saltare tutto. Ho detto che ho già pronto un sostituto 10 volte più forte; ma sapete anche che a volte io gioco. Comunque ho un altro nome di un giovane che tengo nascosto".

La Lazio, nel corso di questa sessione di calciomercato, ha salutato due colonne come Immobile e Luis Alberto. Lotito ha spiegato come sono nate queste cessioni.

“Immobile ha chiesto di essere ceduto, come Milinkovic e Luis Alberto. Hanno capito che era finito il loro ciclo e bisogna accettarlo. Anche la società, nonostante l’affetto più volte dimostrato, ha compreso che fosse arrivato il momento di ricominciare con un nuovo progetto giovane e di più ampio respiro. Ma, ribadisco, non si tratta di un ridimensionamento. Io non caccio nessuno. Pedro ha ancora un anno di contratto e non ha fatto un passo indietro. Abbiamo tanti leader dentro lo spogliatoio, avete sentito Gila come ha parlato da uomo maturo. Serve pazienza, ovviamente tempo, ma mi piacerebbe sentire più fiducia in quello che stiamo ricostruendo. Almeno aspettare, prima di trarre un giudizio definitivo. Le critiche preventive non mi piacciono”.

Lotito ha confermato di non avere alcuna intenzione di cedere la Lazio ed ha spiegato perché la società non è affatto in ritardo in sede di calciomercato.

“Ci sono voci e pressioni in giro perché vogliono costringermi a vendere la società; ma io non ci penso proprio, non mollo. Io con la Lazio ci ho sempre messo la faccia. Se stavolta non dovessi farcela a raggiungere il ritiro, sarebbe solo per i miei impegni serrati, non certo per i fischi e gli insulti. Sto lavorando giorno e notte, per le aziende, il governo e per la Lazio. Non è vero affatto che ci sia disinteresse da parte mia verso le sorti del club. I fatti dicono il contrario: a metà luglio siamo la società più avanti sul mercato. Ho già speso quasi 50 milioni per quattro giocatori, perché è arrivato anche Tavares".