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Juventus players Juventus Udinese Serie AGetty

La Juventus non riesce a ritrovarsi: il crollo è verticale, così la Champions è a rischio

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Tutto nel giro di due mesi: dal 27 gennaio in poi il mondo della Juventus si è letteralmente ribaltato.

Quel giorno, era un sabato, la compagine bianconera scendeva in campo con un obiettivo ambizioso: provare ad allungare su un’Inter che allora aveva una partita in meno.

La cosa era alla portata, visto che i bianconeri ospitavano nel loro Stadium l’Empoli penultima forza del campionato, ma quello che nessuno poteva immaginare è che proprio da quella partita in poi tutto sarebbe cambiato per Massimiliano Allegri e la sua squadra.

Sì perché nei successivi 63 giorni sarebbero arrivati una serie di risultati che, non sono avrebbero visto svanire la possibilità di puntare allo Scudetto, ma che avrebbero modificato anche le prospettive stesse di una squadra che, quanto meno, era praticamente certa di partecipare alla prossima Champions League.

Oggi quella certezza è incredibilmente venuta meno e della Juve ambiziosa e pronta a contendere il titolo punto su punto all’Inter, non c’è praticamente più nulla.

  • COL FRENO A MANO TIRATO

    A partire da quel weekend del 27-28 gennaio nel quale si sono disputate le gare valide per il 22° turno di Serie A, per la Juventus tutto si è fatto incredibilmente in salita.

    I bianconeri si erano presentati alla sfida con l’Empoli con ben 52 punti in classifica, un bottino da sogno frutto di tanta continuità, tante vittorie (in quel momento erano cinque quelle consecutive) ed una sola sconfitta patita a metà settembre contro il Sassuolo.

    Allora si parlava della Juve come dell’unica squadra capace di tenere il passo di una corazzata come l’Inter, ma l’1-1 interno che maturò contro l’Empoli, fu solo il primo di una lunga serie di risultati negativi.

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  • Milik Juventus EmpoliGetty Images

    SETTE PUNTI IN NOVE PARTITE

    Il pareggio contro l’Empoli provocò tanta delusione, ma non fece scattare alcun campanello d’allarme.

    Allora di parlò di un incidente di percorso figlio anche dell’espulsione rimediata da Milik dopo appena 15’ di gioco.

    In realtà da quel momento in poi, la Juve ha perso contro Inter (l’attesissimo scontro diretto di San Siro) e contro l’Udinese (in casa), ha pareggiato contro il Verona, vinto in pieno recupero contro il Frosinone, pareggiato contro Atalanta e Genoa e perso ancora contro la Lazio.

    Un ruolino di marcia tra i peggiori dell’intera Serie A. In questo arco di tempo infatti, la Juve ha messo in cascina appena sette punti, un bottino superiore solo a quelli di Salernitana (due punti con una gara in meno), Frosinone (tre punti) e Sassuolo (quattro punti con una gara in meno).

    La squadra di Allegri ha insomma fatto meglio solo delle ultime tre della classe.

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  • COME LA JUVE DI LIPPI

    Per una striscia di risultati così deludenti inanellati dalla Juventus in nove partite, bisogna tornare alla stagione 1998-1999.

    Allora in panchina c’era Marcello Lippi che, dopo la sconfitta incassata contro il Parma nella decima gara, decise di rassegnare le dimissioni.

    La Juventus tornerà subito in campo martedì per affrontare allo Stadium la Lazio (che sabato l’ha battuta in extremis in campionato) nella semifinale di andata di Coppa Italia, mentre in campionato ospiterà domenica prossima la Fiorentina per un match assolutamente da vincere.

  • Massimiliano AllegriGetty

    LA CHAMPIONS A RISCHIO?

    Fino a fine gennaio si parlava della Juventus come di una squadra praticamente certa della qualificazione al prossima Champions League.

    I bianconeri volavano in classifica, potevano contare su un vantaggio abissale sulla quinta, oltre che sulla possibilità di giocare una sola partita a settimana.

    Dopo Juventus-Empoli, le lunghezze di vantaggio su Atalanta e Bologna, allora appaiate al quinto posto, erano ben 17 e da quel momento in poi si è via via assottigliato.

    Il vantaggio sulla quinta si è progressivamente ridotto a +14, +11, +9, +11, +10, +10, +8 e il resto lo dirà quanto accadrà in Lecce-Roma.

    I capitolini infatti vincendo si porterebbero a -5 dalla Juve, il tutto mentre il Bologna (che ospiterà la Salernitana fanalino di coda) potrebbe spingersi fino a -2.

    Non va inoltre dimenticato che l’Atalanta è attualmente a -9 dalla Juve, ma con una partita da recuperare (in casa contro la Fiorentina).

    I risultati delle italiane ancora in corsa nelle competizioni europee diranno se il quinto posto varrà una qualificazione Champions, intanto però la Juve è ora costretta a guardarsi le spalle.

    Dopo la sconfitta contro la Lazio, Allegri si è detto sicuro della conquista del quarto posto, ma i bianconeri oggi stanno viaggiando a velocità ridotta rispetto alle rivali.

    Quello che è certo è che la Juventus non può permettersi il lusso di vivere un’altra stagione senza Champions. Ne risentirebbero un’altra annata calcistica e soprattuto i conti della società.

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