L’Inter si prepara per il big match col Napoli, Inzaghi: “Non è detto che Thuram parta dall’inizio”

“Si incontrano le prime due in classifica, bisogna fare i complimenti sia all’Inter che chiaramente al Napoli per il percorso fanno fin qui. Sarà una partita molto importante, ma non decisiva perché mancano dodici partite e 36 punti alla fine. Conosciamo l’importanza della gara, ci vorrà un’ottima Inter contro un avversario di assoluto valore”.

“Chiaramente è una partita che può spostare tantissimo. Bisognerà uscirne nel migliore dei modi, sappiamo quale è stato il nostro percorso e sappiamo che negli scontri diretti non stiamo facendo come negli anni passati. E’ un dato di fatto e noi dovremo essere perfetti, cosa che sin qui non siamo stati”.

“I ragazzi hanno lavorato bene per quello che abbiamo potuto fare, visto che martedì abbiamo speso energie in Coppa Italia. In questi due giorni abbiamo cercato di fare bene e di lavorare su ciò che c’è da migliorare e sapendo che contro la Juve abbiamo fatto un buon match ma non è bastato. Dobbiamo fare ancora meglio”.

“Abbiamo quattro indisponibili: Sommer, Carlos Augusto, Darmian e Zalewski. Il problema è che di questi tre sono giocatori dello stesso ruolo e quindi potrebbe esserci anche un cambio di sistema. Lo abbiamo già fatto in corsa contro la Lazio, ma vedremo. Thuram ieri e oggi ha fatto un buon lavoro ed ha dato rassicurazioni, ma domani vedremo se partirà dall’inizio o meno. Oggi l’ho provato tra i titolari, ma non è detto che lo sarà anche domani”.

“Noi siamo tra le poche squadre ancora in corsa in Europa e su tre obiettivi, sono orgogliosa di un gruppo che vuole sempre arrivare in fondo. Sappiamo che le partite, gli spostamenti e i rientri di notte richiedono energie. Noi dobbiamo provare a ragionare partita per partita e la più vicina è quella col Napoli. Poi andremo a Rotterdam, poi avremo il Monza, ancora il Feyenoord e l’Atalanta. L’unica cosa che mi preoccupa è avere tutti gli indisponibili nella stessa zona di campo e quindi dovremo adattarci, ma già lo abbiamo fatto. Quello più avanti è Carlos Augusto che dopo quattordici giorni ha ancora la gamba gonfia”.

“Quando c’è di mezzo l’Inter si dice sempre qualche parola in più. Io mi sono arrabbiato e mi sono sentito di difendere la squadra e la società. Non mi piaceva cosa veniva detto, l’ultima cosa è stata quella su Lautaro: noi lavoriamo insieme da quattro anni e non gli ho mai sentito dire una parolaccia. Può capitare a tutti, compreso all’allenatore, ma da lui non ne ho mai sentita una. Andiamo avanti, è concentrato ed ha lavorato bene anche se ascolta tutto”.

“Noi abbiamo degli obiettivi e già a luglio ho detto che avremmo voluto giocare quante più partite possibili. Cerchiamo di ragionare gara dopo gara e lo facciamo sempre con grandissima ambizione. Vogliamo aggiungere altri trofei e fare il massimo sapendo che il nostro è un cammino che parte da lontano”.

“Molto attivo a bordo campo? Lo sono stato per 440 partite, solo che ultimamente mi puntano la telecamera contro per 94’. I ragazzi sanno che io ci tengo molto e loro stanno cercando di dare tutto e con me c’è un grande staff”.

“A fine gennaio avevo detto che la classifica era corta e che con un paio di vittorie Juve e Lazio sarebbero potute rientrare. Adesso si è accorciata ancora di più”.

“Per noi è un dato di fatto che tutti gli scontri diretti sono arrivati dopo la Champions League. Pensavamo che questa settimana potesse essere pulita, ma non è stato così. Proveremo a fare la partita nel migliore dei modi, oggi come quinti ho provato Correa e Frattesi. Come detto possiamo metterci anche Pavard o Bisseck, ma anche cambiare sistema. Non mi è mai capitato di avere infortuni tutti nello stesso ruolo”.