Nell’agosto del 2009 l’Arsenal ha lanciato un programma definito ‘Arsenalisation’. Lo scopo era quello di trasformare il nuovissimo Emirates Stadium in un impianto che raccontasse tutto della storia del leggendario club dei Gunners.
E’ così che vengono istallati i sedili bianchi che vanno a disegnare il logo del ‘Cannone’ proprio di fronte al tunnel d’ingresso in campo, che si realizza ’The Spirit of Highbury’, ovvero un ‘santuario’ raffigurante tutti i giocatori che hanno vestito la maglia del club nel corso dei novantatré anni vissuti in quella che, fino al 2006, era stata la ‘casa’ della compagine londinese e, tra le altre iniziative, vengono istallati otto enormi pannelli sui quali vengono raffigurate le trentadue più grandi leggende del club unite in un lungo abbraccio che circonda lo stadio e soprattutto i suoi tifosi: gli ‘Emirates Stadium 32 Greats’.
Tra essi spiccano alcuni fuoriclasse che hanno contribuito a scrivere pagine importantissime della storia recente dei Gunners e dei quali si sa tutto, gente come Wright, Henry, Viera, Bergkamp e Pires, ma anche campioni magari meno noti a livello internazionale, che hanno comunque compiuto imprese memorabili.
In quest’ultimo gruppo rientra anche David Rocastle, un ‘eroe sfortunato’, una vera e propria icona, nonché uno dei giocatori più amati in assoluto dai tifosi dell’Arsenal.







