Da Sassuolo a Sassuolo. Dall’unica sconfitta maturata fin qui in stagione a un successo netto (3-0) e mai in discussione. È l’evoluzione della Juventus, che resta altissima quota, matura come ai tempi d’oro e – a tratti – bella e spumeggiante. Crederci, pensare in grande, ma mantenendo i piedi ben piantati per terra. Insomma, il manifesto allegriano. Nel segno di Vlahovic, che nelle ultime 5 gare ha proposto 4 reti e 1 assist. Ritrovato.
Primo tempo marchiato DV9. Il bomber bianconero, infatti, regala due perle. La prima trovando un Consigli non perfetto, la seconda dipingendo una punizione di rara bellezza. Sassuolo poco presente – eufemismo – dalle zone di Szczesny. Qualche trama estemporanea qua e là, troppo poco per impensierire la granitica retroguardia zebrata.
In avvio di ripresa, per gli ospiti, è Berardi a farsi vedere con una conclusione non sufficientemente precisa. Mentre è Szczesny, con un intervento super sempre sul 10 neroverde, a salire in cattedra.
Dopodiché, sostituzioni al potere, nient’altro da dichiarare. La chiude Chiesa. Con i padroni di casa di pura gestione e sempre più consapevoli dei propri mezzi.




