Un successo per provare a dimenticare la disfatta di Napoli. Ecco, alla Juventus serviva proprio questo. I bianconeri superano il Monza e accedono ai quarti di Coppa Italia. Decisive le reti di Kean e Chiesa. Con quest’ultimo che torna ad assaporare la gioia personale 378 giorni dopo.
Allegri – squalificato e quindi con il vice Landucci al suo posto – opta per un turnover ragionato all’insegna della linea verde. Si rivede tra i titolari Paredes, in avanti Soulé a supporto di Kean. Palladino, estimatore della difesa a tre, questa volta opta per il 4-2-3-1 offrendo una chance a diverse “seconde” linee. Spazio, tra gli altri, all’ex Ranocchia. Mentre in attacco riflettori puntati su Gytkjaer, già giustiziere della Signora nella storica prima vittoria dei brianzoli nella massima serie.
Fagioli, in avvio, da buona posizione spreca malamente senza trovare lo specchio della porta. Nello specifico, grande falcata di Iling Junior. Dopodiché, ecco il vantaggio di Madama con una bell’azione ottimizzata sapientemente da Kean. Il match sale di giri e, dagli sviluppi di un corner, il Monza la riacciuffa con una zuccata chirurgica di Valoti dagli sviluppi di un corner.
Nella ripresa il marchio pesante, quello del passaggio del turno, lo mette Chiesa: che da subentrato s’inventa una prodezza delle sue che sottolinea, non che ce ne fosse bisogno, quanto sia determinante per Madama e la Nazionale.




