E tanti saluti al 2022. Per la Juventus, nel migliore dei modi, con il sesto successo consecutivo – senza subire reti – in campionato. Per la Lazio, con una sconfitta, ma che non scalfisce un percorso degno di nota contrassegnato da importanti potenzialità. Ma per Sarri, senza diversi uomini chiave, emergono i limiti strutturali di una squadra chiamata a rinforzarsi in maniera mirata nelle rotazioni.
Nel primo tempo, sicuramente, non è lo spettacolo a regnare sovrano. Tutt’altro. Ritmi bassi e, soprattutto, poche occasioni. Padroni di casa ben posizionati, ospiti anche. Dunque? Quasi nulla da dichiarare. Se non il guizzo di Kean, in un ottimo momento, bravo a trafiggere Provedel nella classica terra di nessuno. Biancocelesti, dal canto loro, mai concretamente pericolosi.
Nella ripresa, essenzialmente, la Juve va di gestione con annessa rete che chiude la partita a tripla mandata. Ci pensa nuovamente Kean, visibilmente ispirato, che al momento dell’uscita si becca gli applausi dello Stadium. Stesso copione riservato a Milinkovic Savic che, stando a radiomercato, in estate potrebbe diventare un obiettivo sensibili per gli uomini della Continassa. Poco prima del novantesimo, infine, c’è gioia personale anche per Milik.




