Pubblicità
Pubblicità
Gleison Bremer Daniele Rugani Juventus Cagliari 11112023Getty Images

La Juventus si aggrappa alla difesa: Bremer e Rugani in prima linea

Pubblicità

La Juventus vince contro il Cagliari, grazie a una ripresa diligente, nel segno del pacchetto arretrato: decisivi Gleison Bremer e Daniele Rugani. Entrambi sempre più in crescita esponenziale. Unica macchia? Il goal di Dossena, ovvero il classico concorso di colpe da analizzare e (ri)analizzare.

Dopo un’annata tra alti e bassi, dunque, l’ex calciatore del Torino ha imparato a conoscere concretamente usi e costumi bianconeri. Diventando, così, a tutti gli effetti una certezza.

La sensazione, tuttavia, è che gli ampi margini di miglioramento non manchino. In quanto a 26 anni, nel pieno della maturità professionale, si può fare ancora meglio. Anzi, Bremer deve fare meglio.

E cosa dire di DR? Sempre più leader, a lungo sponsorizzato – pure nei momenti più complicati – da Max Allegri. Ecco la massima maturità professionale, che può fare la differenza per consolidare la carriera.

  • INCORNATA VINCENTE

    Cross di Kostic, guizzo aereo produttivo del centrale brasiliano. Uno stacco notevole, impossibile da neutralizzare per l’incolpevole Scuffet.

    D’altra parte, storia alla mano, Bremer spesso e volentieri – anche nel suo trascorso granata – si è reso protagonista di lampi aerei chirurgici. Insomma, un fattore. Che, nella distribuzione delle marcature, può fare decisamente la differenza. Primo centro nella Serie A corrente.

  • Pubblicità
  • SI PUÒ SEMPRE CRESCERE

    Qual è la morale dietro l’evoluzione roboante di Rugani? Che ci si può sempre perfezionare, sempre. Il 24 bianconero, ormai, non fa più notizia. In quanto, piazzato in qualità di braccetto mancino, appare decisamente a suo agio. Al di là della rete, fondamentale nello sviluppo del piano gara, l’ex Empoli ha fornito un’altra prova interessante. Giuste letture, personalità al potere, tutto ciò che serve per non uscire più dall’assetto titolare. Perché, in vista dei rientri di Alex Sandro e Danilo, solamente immaginare di togliere questa pedina rappresenta un esercizio ardito.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • QUADRA TROVATA

    Nell'inzuccata di Dossena, in termini di copertura della zona, è evidente come la Vecchia Signora abbia proposto un cortocircuito non da lei; considerando come – prima dell’impegno con il Cagliari, la Juve fosse riuscita a mantenere la porta inviolata per ben sei turni consecutivi. In definitiva, bisogna essere dannatamente chirurgici.

    Detto ciò, Gatti-Bremer-Rugani – in piena emergenza – è un trio che ha superato abbondantemente il test di maturità. Mettendo sul piatto, così, una lettura collettiva destinata a tornare dannatamente utile nel prosieguo del campionato.

  • SEGNALI INCORAGGIANTI

    In termini individuali e collettivi, la Juve sta crescendo. Chiaro, in chiave produzione offensiva occorre fare decisamente meglio e il primo a saperlo è proprio Allegri, ma i dati (Opta) non mentono.

    Madama ha vinto cinque gare di fila, e non accadeva dallo scorso gennaio, ovvero quando arrivò alla striscia di otto. E, a testimonianza di quanto sia granitico il pacchetto arretrato, la Juve ha mandato a segno cinque difensori diversi in questa edizione della Serie A.

    Morale della favola? Nessuna squadra nei big 5 campionati europei in corso ha fornito così tanti marcatori coinvolti in questo reparto.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • AL TOP IN EUROPA

    Tra i cinque top campionati d'Europa, la Juventus è l'unica squadra ad aver mandato in goal ben cinque difensori differenti: Bremer, Danilo, Gatti, Rugani e Cambiaso, infatti, sono già andati a segno in campionato.

0