Juventus, è il giorno delle controanalisi di Pogba: cosa può succedere

Tracce di metaboliti del testosterone di origine non endogena. Ecco la sostanza riscontrata a Pogba in occasione del controllo antidoping avvenuto dopo l'esordio in campionato della Vecchia Signora: gara in cui l'ex Man Utd è rimasto in panchina per tutto il match.

Questo il comunicato ufficiale diramato dal club l'11 settembre: "Juventus Football Club comunica che in data odierna il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, il provvedimento di sospensione cautelare a seguito dell’esito avverso alle analisi effettuate in data 20 agosto 2023. La Società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali".

Se pure dal campione B dovessero emergere tracce dopanti scatterebbe ufficialmente la positività. Ergo, la palla passerebbe al fronte giudiziario sportivo. L'eventuale pena prevista? In caso di assunzione involontaria fino un massimo di due anni, un massimo di quattro nel caso dovesse essere accertata l'intenzionalità.

Dopo il caso di "non negatività", Pogba si è trincerato dietro un rigorosissimo silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale sull'argomento, nessun pensiero dedicato postato sui social. In parole povere, purissima attesa. Una strategia comprensibile e condivisibile, in attesa dei passi successivi.

Nel corso dell'intervista rilasciata a Repubblica, il Football Director Cristiano Giuntoli ha affrontato anche l'argomento Pogba: "Aspettiamo le controanalisi e decideremo il da farsi insieme al suo management. Irritazione? Penso solo a quanto ci manca in campo. Non ci piangiamo addosso e guardiamo avanti". D'altra parte, una volta chiarita la vicenda, alla Continassa dovranno decidere se intervenire o meno nella finestra di riparazione.