La Juventus torna al successo. E questa, visto il periodo, è indubbiamente una notizia. Performance brillante quella proposta dai bianconeri che, con un netto 3-0, archiviano agevolmente la pratica felsinea. Insomma, un’ottima prova per iniziare a uscire dalla crisi.
Allegri punta sul 4-4-2 con Milik - al rientro dopo la squalifica - al fianco di Vlahovic. A centrocampo si rivedono Locatelli e Rabiot in mediana, mentre sulle fasce a McKennie e Kostic. In difesa Danilo, Bonucci, Bremer e Alex Sandro a protezione del rientrante Szczesny.
Thiago Motta, invece, si affida ad Arnautovic, sostenuto da Orsolini e Sansone. In mediana grande lavoro per il trio Dominguez-Schouten-Soriano, mentre in difesa la coppia centrale è composta dal debuttante Sosa e Bonifazi davanti a Skorupski tra i pali. De Silvestri e Lykogiannis terzini.
Nel primo tempo i padroni di casa propongono una pressione interessante: baricentro alto, voglia di fare la partita, scambi di livello. Non tante occasioni create, ma pragmatismo al potere. Allora ci pensa la coppia serba: Vlahovic crea, Kostic non sbaglia. Rossoblù in grande difficoltà tattica, Vecchia Signora con il piede premuto sull’acceleratore. Da posizione più che favorevole, per uno come lui, Milik non trova il giusto impatto. Mentre il Bologna si fa vedere dalle parti di Szczesny unicamente con una punizione ben calciata da Lykogiannis.
Nella ripresa la Juve convince, eccome. Danilo sfiora il 2-0. Ed è il preludio alla valanga bianconera che si abbatte sull’incolpevole Skorupski. McKennie s’inventa un cross al bacio che, di testa, Vlahovic non può mai sbagliare nella vita. E poi, a completare l’opera, il goal dei goal: missile terra-aria sganciato da Milik. In definitiva, una bella Juve.




