Juan Cuadrado vuole conquistare così l'Inter

Sì, proprio così, è stato il 47enne tecnico piacentino a spingere affinché Cuadrado potesse approdare all'ombra del Duomo. Un'idea, quindi, spalleggiata da Beppe Marotta e Piero Ausilio. Con l'ad che, dal canto suo, aveva precedentemente avuto modo di apprezzare la professionalità del jolly sudamericano ai tempi della Juve. E, stando ai ben informati, la profonda conoscenza della materia avrebbe portato il globo Viale della Liberazione ad affondare il colpo.

Dopo un avvio un po' pepato, ecco la serenità. A Cuadrado sono bastate poche fiammate delle sue per iniziare a conquistare il mondo interista che, dal canto suo, ha compreso di avere tra le mani un giocatore di livello assoluto. Morale della favola? Inizia a esserci sintonia tra le parti. Insomma, il modo migliore per consolidare un matrimonio - impensabile fino a qualche mese fa - destinato a fornire grosse soddisfazioni.

Cuadrado in bianconero s'è tolto la soddisfazione di vincere ben 11 trofei in otto stagioni. Base del discorso: 314 presenze condite da 26 reti e 54 assist. Numeri imponenti che certificano le qualità di un professionista serio. Tuttavia, si sa, nulla è per sempre. Ecco perché, pensando specalmente alle mosse del domani, alla Continassa hanno optato per i saluti in concomitanza con la scadenza naturale del contratto. Certo, da quelle parti difficilmente avrebbero potuto immaginare di ritrovarsi "Panita" a infiammare ulteriormente il derby d'Italia. Ma le vie del mercato sono (davvero) infinite.

In occasione del 4-0 rifilato alla Fiorentina, non è passato inosservato il modus operandi di Lautaro Martinez. L'argentino, scovato con il contagiri proprio da Juan, ha trafitto inesorabilmente (per la seconda volta) l'incolpevole Christensen. Un passaggio, quello decisivo di Cuadrado, elogiato dal capitano nerazzurro con tanto di indicazione. Un celebrazione atta a elogiare sia l'assist sia il professionista. Senza pensare al passato, ma guardando esclusivamente al presente.

Approdato alla Pinetina in qualità di vice Denzel Dumfries, Cuadrado ha fin qui maturato 62' in 3 gare. La tecnica non si discute, l'incisività nemmeno, ragion per cui tutti gli indizi portano a pensare che l'Inter abbia messo a segno un colpo ragionato. Chiamato a fare la differenza quando inizierà la Champions League, con le rotazioni al potere. Il colombiano, dal canto suo, ha scelto di rimettersi in gioco optando per una scelta impopolare, okay, ma che al tempo stesso potrebbe sensibilmente allungargli la carriera.