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Buongiorno Frattesi ItalyGetty

Italia dei debuttanti a Euro 2024: tanta inesperienza nella rosa di Spalletti

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Sono passati quasi tre anni dal trionfo di Wembley sull'Inghilterra, eppure l'Italia che si appresta a debuttare a Euro 2024 non gode dei favori dei pronostici per la vittoria finale in Germania.

Quell'11 luglio 2021 sembra lontano anni luce, tanto che in pochissimi credono a una nuova impresa della Nazionale stavolta guidata da Luciano Spalletti, campione in carica senza le giuste luci dei riflettori puntate addosso.

Un sentore generale figlio, forse, dell'inesperienza di una rosa che conta diversi debuttanti a una rassegna continentale: addirittura più della metà, anche se questo non deve essere per forza un difetto.

  • 15 DEBUTTANTI AGLI EUROPEI

    Tante nuove leve rispetto al passato, esponenti di un ricambio generazionale che, si spera, possa regalare i frutti sperati: come riportato da 'La Gazzetta dello Sport', sono ben quindici i giocatori mai impiegati finora in una fase finale degli Europei.

    Degli undici convocati in almeno un'edizione fanno parte anche El Shaarawy (8' a Euro 2016), Meret (mai in campo tre anni fa) e Raspadori, che Mancini fece subentrare nel quarto d'ora finale dell'inutile match col Galles: presenze del tutto simboliche insomma.

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  • IL CASO DI CALAFIORI

    Ci sono poi sei elementi che non hanno mai giocato un minuto in incontri ufficiali: tra questi troviamo Calafiori, le cui uniche due presenze in azzurro coincidono con lo spezzone finale contro la Turchia e i 90' nel successo sulla Bosnia.

    In tutto fanno 95', quanto è bastato a Spalletti per confermarlo nella lista dei convocati per la rassegna tedesca.

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  • AZZURRI A FARI SPENTI

    Inesperienza sì, ma fino a un certo punto: gente come Frattesi e Scamacca, reduce da una stagione al top con i rispettivi club, può comunque colmare il gap in termini di abitudine a certe partite grazie alla fiducia accumulata nei mesi scorsi.

    Non è poi detto che lo status di sfavoriti debba essere per forza un aspetto negativo: l'Italia ha spesso dimostrato di dare il meglio di sé in qualità di 'underdog', quando in pochissimi credevano a un exploit azzurro. Magari stavolta sarà più complicato delle altre, ma una cosa è certa: sottovalutare i campioni d'Europa in carica potrebbe rivelarsi un errore fatale.

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