Il primo match ball. L'Italia sfida Israele a Udine con una missione ben chiara in testa: approdare per la terza volta consecutiva ai playoff Mondiali, ora che il primo posto nel girone I è diventato quasi impossibile da raggiungere.
Sabato ha segnato la svolta: prima la Norvegia ha superato per 5-0 gli israeliani, diventando praticamente irraggiungibile, e poi l'Italia ha fatto il suo in Estonia, piazzandosi al secondo posto in solitaria e prendendo finalmente il proprio destino tra le mani.
Cosa serve ora? Battere Israele darebbe la matematica certezza degli spareggi. Con un pari basterebbe invece un altro pareggio nella partita successiva, contro la Moldova. Vincere stasera lascerebbe aperto pure uno spiraglio per il primato finale, ma come detto servirebbe un miracolo per chiudere in vetta: nello specifico, un passo falso dei norvegesi - che oggi giocano in amichevole contro la Nuova Zelanda - contro i moldavi e un successo azzurro nello scontro diretto di San Siro.
Insomma, mirino puntato sui playoff. Contro un avversario che già all'andata ha dimostrato di saperci fare eccome, nonostante sia ora reduce dallo 0-5 rimediato da Haaland e compagni. Quali sono le chiavi per superare l'ostacolo? A cosa deve puntare la Nazionale di Rino Gattuso per blindare il secondo posto ed evitare qualsiasi tipo di sorpresa?
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