Arrivano i primi tre punti per l'Inter in Champions League. Tre punti molto importanti dopo il pareggio all'esordio con la Real Sociedad. In una serata maledetta per Lautaro la risolve Thuram, sempre più decisivo.
Inzaghi si affida ai suoi titolarissimi: Pavard vince l'unico reale ballottaggio con Darmian, davanti torna ovviamente 'poker-man' Lautaro al fianco di Thuram. Nel Benfica c'è Di Maria, accolto da numerosi fischi alla lettura delle formazioni, mentre l'ex Joao Mario e Artur Cabral partono dalla panchina.
Il Benfica lascia fare la partita all'Inter, compattandosi dietro e ripartendo quando ne ha l'occasione. Di occasioni, però, se ne vedono poche. Calhanoglu regala un cioccolatino a Dumfries, che però non lo scarta. Sommer disinnesca Aursnes, sfuggito alla difesa nerazzurra su rimessa laterale, mentre Trubin (che in estate, forse lo ricordate, doveva arrivare proprio all'Inter come secondo di Sommer) si oppone al tiro di Barella, di fatto l'unico nello specchio della porta dei nerazzurri nei primi 45 minuti.
Ma nel secondo tempo entra in campo tutta un'altra Inter. Lautaro prende prima una traversa e poi un palo, allora ci pensa Thuram, poco dopo l'ora di gioco, a stappare la partita su assist a rimorchio di Dumfries. Lautaro poi ci prova e ci riprova, ma non è la sua serata tra salvataggi sulla linea e miracoli di Trubin. E come se non bastasse, il Toro si prende pure una tacchettata in faccia da Neres, più o meno fortuita. Per lui è una serata maledetta, ma fortunatamente non lo è per l'Inter, che anche senza i goal del suo capitano porta a casa i primi fondamentali tre punti in Champions.




