Le date della nuova competizione vengono fissate fra il 2 aprile e il 16 luglio 1922, giorno della finalissima. Il regolamento dispone l'iscrizione gratuita per tutti i club che ne fanno richiesta purché siano in possesso del terreno di gioco recintato. Le gare verranno sorteggiate e se le società sono d’accordo possono invertire il campo.
Inoltre, e questa è la regola che fa storcere il naso a molti club, la Società che gioca sul proprio campo deve garantire cento Lire alla Figc, inoltre consegnare alla formazione avversaria il rimborso del viaggio in treno in terza classe e lire trenta cadauna per le dodici persone che compongono la squadra (gli undici giocatori più un dirigente).
Quanto disposto se lascia perplesse diverse società, stimola le capacità imprenditoriali dei dirigenti del Vado Ligure, che riusciranno a disputare ben 5 partite su 6 fra le mura amiche, al 'Campo di Leo'.
Il primo turno è in programma il 2 aprile 1922. I pronostici dei giornali, fra i quali spicca quello de 'La Stampa' di Torino, escludono che a trionfare, nonostante le consistenti defezioni, possa essere una squadra minore. Questo perché le squadre partecipanti, a differenza ad esempio dell'FA Cup inglese, non possono schierare giocatori di altri club ma solo i propri. Il pronostico sarà tuttavia clamorosamente smentito.
In tutto si giocano 15 partite: Audace Livorno e Casalecchio danno forfait per i costi, facendo avanzare automaticamente Molassana e Carpi, la stessa cosa accade per sorteggio a Pro Livorno, Treviso e Libertas Firenze.
Fra le partite più combattute c'è la sfida fra Vado Ligure e Florente. I padroni di casa faticano ad avere la meglio e si impongono soltanto 4-3 ai tempi supplementari. A mettersi in mostra fin da subito è il temibile attaccante Virgilio Felice Levratto, che possiede un sinistro al fulmicotone, autore della doppietta decisa che consente ai suoi di avanzare dopo i goal di Marchese e Babboni II.
Non mancano i casi particolari: il risultato del Derby giuliano Edera Trieste-Triestina, in origine terminato 4-2, è mutato successivamente in un 2-0 a tavolino dalla Figc, la quale accoglie un ricorso dell'Edera assegnandole la vittoria d'ufficio perché la Triestina ha schierato in campo un calciatore, lo spalatino Antonio Blasevich, in posizione di tesseramento irregolare.
Il 2° Turno si gioca il 9 aprile 1922. Libertas Firenze e Pro Livorno passano anche stavolta senza giocare, mentre il Treviso cade a sorpresa per 4-1 contro la Forti e Liberi Forlì. E il Vado? La squadra ligure travolge 5-1 in casa la Molassana. Segnano Marchese, il solito Levratto (seconda doppietta), Negro e Roletti. L'Udinese, invece, travolge nel reucpero la ripescata Edera Trieste.
Al 3° Turno, in programma il 23 aprile 1922, le squadre in corsa si sono già ridotte a 11.Libertas Firenze, Novese, Pro Livorno, Speranza e Udinese ottengono l'accesso ai quarti di finale senza scendere in campo. Le prime 4 per impegni di campionato, i friulani perché nella stessa data hanno disputato il recupero con l'Edera Trieste.
Si gioca così solo in tre campi: si qualificano Lucchese, Valenzana e Vado Ligure. Quest'ultimo si impone 2-0 in casa sui milanesi della Juventus Italia, stavolta è decisiva una doppietta di Romano.
Ai quarti di finale arrivano ulteriori colpi di scena. Il 30 aprile 1922 il Vado espugna 0-1 il campo dell'ostico Pro Livorno con rete di Marchese, nell'ultima gara ufficiale della storia del club toscano, altrettanto fa la Lucchese il 18 giugno sul terreno dello Speranza Savana.
Le altre due semifinaliste sono invece decise a tavolino: la Novese rinuncia a giocare la gara con l'Udinese per contemporaneità con il campionato, la Valenzana dà forfait dopo che la Federazione decide di far ripetere contro la Libertas Firenze.
Il quadro delle semifinali è così presto composto: la favorita è proprio la Libertas Firenze, prossima a diventare Fiorentina, lanciatissima verso il trofeo senza mai aver giocato una partita. Il 25 giugno 1922 si giocano Vado Ligure-Libertas Firenze e Udinese-Lucchese.
La prima partita, terminata 0-0 dopo i tempi regolamentari, è decisa ai supplementari da una rete di Roletti, che qualifica i liguri a sorpresa alla finalissima, mentre nella seconda accade di tutto. L'Udinese si impone alla fine 4-3 ai supplementari, tuttavia un errore tecnico nel collocamento del dischetto del rigore determina la ripetizione del match. Nel replay del 9 luglio ai friulani basta una rete di Moretti per qualificarsi: la finale sarà Vado Ligure-Udinese.