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Malaga Champions LeagueGetty

Il Malaga è in picchiata: dalla semifinale di Champions sfiorata alla Serie C

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Il goal di Felipe Santana (una storia dentro la storia) ha messo fine a una favola, quella del Malaga, che in poco tempo si è trasformata in incubo. Un punto di rottura, una delusione talmente grande da aprire una voragine nella quale il Malaga è caduto senza più riuscire a risalire.

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    ARRIVA LO SCEICCO

    Nell'estate del 2010, lo sceicco Al-Thani decide che in Andalusia è il momento di far risplendere un altro club oltre al Siviglia. La scelta ricade proprio sul Malaga, reduce da una salvezza risicata in Liga nella stagione precedente.

    Al-Thani fa sul serio, ingaggia Jesualdo Ferreira in panchina (salvo poi sostituirlo con Manuel Pellegrini) e investe con decisione sul mercato portando a Malaga giocatori del calibro di Julio Baptista, Van Nistelrooy, Joaquin, Enzo Maresca, Santi Cazorla, Saviola, Santa Cruz e Isco.

    Investimenti che permettono al club di alzare l'asticella e conquistare un super 4° posto nella Liga nel 2012, con conseguente qualificazione in Champions League.

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  • Malaga Champions LeagueGetty

    SOGNO CHAMPIONS

    Nonostante lo sceicco Al-Thani, dopo appena due anni, sembra essersi già stufato del 'giocattolino' per alcuni frizioni con le istituzioni politiche spagnole riguardo la costruzione di un nuovo stadio e di un hotel di lusso, il cammino del Malaga in Champions è impressionante.

    Gli andalusi partono dai playoff, eliminando il Panathinaikos, poi vincono il girone con 12 punti davanti al Milan e rimontano il Porto negli ottavi, raggiungendo così i quarti di finale per la prima volta nella loro storia. L'avversario è il Borussia Dortmund di Robert Lewandowski.

    All'andata finisce 0-0, ma il ritorno ci regala uno degli spettacoli più incredibili nella storia della competizione. Fino al minuto 91, infatti, il Malaga vince 2-1 ed è qualificato. Basta anche il pareggio, in virtù dell'ormai defunta regola dei goal in trasferta, ma nei minuti di recupero il Borussia ribalta clamorosamente tutto segnando il goal vittoria e qualificazione al 93' con il già citato Felipe Santana. E' la fine di un sogno. E' probabilmente la fine di tutto per il Malaga.

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  • Isco Real MadridGetty

    SMANTELLAMENTO

    Il Malaga chiude la stagione al 6° posto nella Liga, ma non viene ammesso all'Europa League per non aver rispettato le regole sul Fair Play Finanziario. Da lì in poi è una gita tutta in salita.

    Inizia lo smantellamento che porta alle cessioni di Isco, Cazorla, Toulalan, Caballero e del giovane talento venezuelano Rondon. In pratica la colonna vertebrale della squadra. Al-Thani nel frattempo chiude i rubinetti, lasciando il club in una crisi societaria che lo porta a vivacchiare di rendita nella Liga fino all'inevitabile retrocessione nel 2018.

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  • MalagaGetty

    CRISI SENZA FINE

    La stagione successiva il Malaga dà un ultimo colpo di coda, tentando l'immediata risalita. Ma il progetto svanisce ai playoff contro un'altra (e ancor più grande) decaduta del calcio spagnolo: il Deportivo La Coruna.

    Il Malaga inizia così a sprofondare nell'anonimato. Di tanto in tanto, fuori dai confini spagnoli, qualcuno si chiede che fine abbia fatto. E la risposta è che è clamorosamente retrocesso in terza serie spagnola dopo 25 anni con due giornate d'anticipo.

    Lo scorso anno si è salvato per miracolo, ma i miracoli di solito accadono solo una volta. Il Malaga che nel 2013 ha fatto sognare l'Europa intera rischia di sprofondare seriamente negli inferi della Serie C spagnola. Lo farebbe proprio a dieci anni di distanza da quella notte, quando Felipe Santana ha girato la ruota dal lato sbagliato.

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