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Mondiale per Club gfxGOAL

Guida al Mondiale per Club: gruppi, squadre, giocatori, allenatori, calendario, date e formula

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32 squadre, un nuovo trofeo in palio: negli Stati Uniti va in scena la prima edizione allargata del Mondiale per Club organizzato dalla FIFA, mal digerito da diversi club partecipanti ma confermato per l'inizio dell'estate.

Juventus e Inter: sono queste le due rappresentanti per l'Italia al Mondiale. La motivazione è legata al punteggio ottenuto dalla formazione bianconera e da quella nerazzurra nel Ranking relativo alle ultime quattro edizioni della Champions League, superiore rispetto a quello di altre nostre rappresentanti come il Napoli e il Milan.

Dal Real Madrid al Bayern, passando per il PSG, l'Atletico Madrid, il Chelsea e tante altre europee, oltre a formazioni del Centro-Nord e Sudamerica, dell'Africa, dell'Asia, dell'Oceania: negli USA mezzo mondo si darà battaglia. Una sfida globale che promette di essere affascinante e spettacolare.

Ecco dunque tutto quel che c'è da sapere sul Mondiale per Club 2025: il calendario con date e orari italiani, la formula, ma soprattutto le stelle e le potenzialità delle 32 squadre partecipanti.

  • FORMULA

    Le 32 formazioni in lizza sono state suddivise in otto gironi da quattro squadre, all'interno dei quali ogni squadra sfiderà le altre in partite di sola andata: nella fase a gironi, in sostanza, la Juventus, l'Inter e tutte le altre partecipanti giocheranno tre partite a testa.

    Le prime due di ogni raggruppamento approderanno agli ottavi di finale della competizione, mentre le terze e le quarte verranno eliminate. In caso di arrivo a pari punti il criterio principale per formare una classifica avulsa sarà quello della differenza reti.

    Gli ottavi di finale verranno giocati in gara secca, così come i quarti, le due semifinali e la finale che assegnerà il trofeo. Non è prevista al contrario una finale per il terzo e quarto posto.

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  • CALENDARIO E DATE

    Il Mondiale per Club 2025 ha preso ufficialmente il via nella notte italiana tra sabato 14 e domenica 15 giugno: alle ore 2.00 è andata in scena la gara inaugurale della competizione, che ha visto sfidarsi gli egiziani dell'Al-Ahly e gli statunitensi dell'Inter Miami, squadra di Leo Messi e Luis Suarez.

    La fase a gironi terminerà nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno con l'ultima giornata del girone H (Al Hilal-Pachuca e Salisburgo Real Madrid). Gli ottavi di finale prenderanno il via sabato 28 giugno e si concluderanno nella notte tra l'1 e 2 luglio, i quarti di finale si giocheranno tra venerdì 4 e sabato 5 luglio, le semifinali sono in programma nelle serate di martedì 8 e mercoledì 9 luglio con calcio d'inizio alle 21 italiane.

    Sempre alle 21 italiane, ma di domenica 13 luglio, è infine in programma la finalissima che metterà in palio il primo Mondiale per Club della storia a 32 squadre.

    IL CALENDARIO COMPLETO DEL MONDIALE PER CLUB 2025

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  • GRUPPO A

    Il gruppo a è formato dai portoghesi del Porto, dai brasiliani del Palmeiras, dagli egiziani dell'Al-Ahly e dagli statunitensi dell'Inter Miami. Occhi posati principalmente sulla squadra di Leo Messi e del "gemello" Luis Suarez, che ha ottenuto il passo riservato a un club statunitense grazie alla vittoria nel 2024 della MLS Supporters' Shield, il trofeo riservato a chi ha collezionato più punti nella regular season della MLS.

    Sulla carta l'Inter Miami si giocherà il primato del girone con il Porto, a caccia di riscatto dopo una stagione molto complicata sia in patria che in Europa League, dov'è stato eliminato dalla Roma: i portoghesi si sono qualificati grazie al posizionamento nel Ranking UEFA. Partono in terza fila il Palmeiras, da anni una delle formazioni più forti del Sudamerica e campione della Libertadores nel 2021, e l'Al-Ahly, presente al Mondiale grazie ai trionfi nella Champions League africana del 2020/21, 2022/23 e 2023/24.

  • FC Porto v FC Midtjylland - UEFA Europa League 2024/25 League Phase MD6Getty Images Sport

    PORTO

    Una squadra alla ricerca di un'identità. La gestione Villas-Boas, fin qui, non ha prodotto risultati: il primo anno post Sergio Conceição ha portato unicamente una Supercoppa in bacheca, contentino minimo in una stagione che ha visto i Dragões terminare il campionato al terzo posto a -11 dallo Sporting campione. Non è andata molto meglio in Europa League: eliminazione già al playoff per mano della Roma. Nel mezzo anche un cambio d'allenatore, a testimoniare lo stato caotico in cui il club si è trovato negli ultimi mesi: via Vitor Bruno, l'ex vice di Conceição, che aveva preso il posto di quest'ultimo non senza polemiche, e dentro l'argentino Martin Anselmi, alla prima esperienza in Europa. Il Mondiale per Club, in cui il Porto spera almeno di far bella figura, può essere l'occasione per il riscatto.

    L'ALLENATORE - Martin Anselmi. 40 anni a breve (l'11 luglio), argentino, è nato a Rosario, patria di Lionel Messi ma anche del Loco Bielsa e del Tata Martino. Mai prima dei Dragões aveva allenato una squadra europea. Il suo capolavoro si chiama Independiente Del Valle, portato tra il 2022 e il 2023 a conquistare Copa Sudamericana e Recopa Sudamericana. Per averlo il Porto ha vinto una battaglia giudiziaria con i messicani del Cruz Azul, a cui lo ha strappato.

    LA STELLA - Samu Aghehowa. Samuel Omorodion Aghehowa: questo è il nome completo del ventunenne centravanti spagnolo, ma di origini nigeriane. La scorsa estate è stato accostato a mezza Europa, comprese l'Inter, la Roma, il Napoli e il Chelsea. Alla fine l'Atletico Madrid, che già lo aveva prestato all'Alaves, lo ha ceduto al Porto. Proprio lui è stato una delle note più positive della stagione: 25 i goal totali, 19 dei quali in campionato.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Rodrigo Mora. Classe 2007, è diventati maggiorenne all'inizio di maggio, ma nella scorsa stagione ha dimostrato ampiamente di poter diventare uno dei giovani più ambiti sul mercato, nonché un potenziale crack. Alla prima annata da pro ha segnato 10 reti in campionato. Si tratta di un trequartista o esterno offensivo rapido, alto poco meno di un metro e 70. Deciso negli spazi stretti e deciso nel dribbling, la personalità non gli manca.

    LA FORMAZIONE TIPO (3-4-2-1): Diogo Costa; Perez, Zé Pedro, Marcano; João Mario, Varela, Eustaquio, Francisco Moura; Rodrigo Mora, Pepê; Aghehowa. All. Anselmi

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  • PALMEIRAS

    Da anni è la squadra guida del calcio brasiliano. Dal 2020 a oggi ha conquistato per due volte la Copa Libertadores e in altrettante occasioni il campionato, nel 2024 ha chiuso al secondo posto il Brasileirão dietro al Botafogo campione e anche quest'anno è pienamente in corsa per tutti gli obiettivi disponibili. Dal suo vivaio nascono fiori immediatamente colti dalle grandi d'Europa: dopo Endrick, oggi al Real Madrid, il prossimo a compiere il grande salto sarà Estevão, che ha già firmato con il Chelsea. In rosa sono presenti anche due vecchie conoscenze della Serie A come Felipe Anderson e Gustavo Gomez, ex di Lazio e Milan.

    L'ALLENATORE - Abel Ferreira. Il tecnico più longevo del Brasile. Portoghese di 47 anni, dopo aver trascorso un'onesta carriera da calciatore interamente in patria e aver allenato la squadra B dello Sporting, il Braga e il PAOK, ha trovato la consacrazione in Brasile: tutti i trionfi recenti del Palmeiras sono arrivati con lui in plancia di comando. Tanto che la CBF lo ha preso in considerazione per la panchina della Seleção, prima di trovare l'accordo con Carlo Ancelotti.

    LA STELLA - Estevão. 18 anni compiuti ad aprile, è il nuovo crack del calcio brasiliano. Soprannominato Messinho, ed è un appellativo che non ha bisogno di troppe spiegazioni, con Messi condivide il piede preferito e lo stile di gioco: è un attaccante mancino che ama partire da destra per sprigionare il proprio talento lungo tutta la zona offensiva. Qualità enorme, guizzi da campione, dribbling difficilmente leggibili, dalla prossima stagione giocherà nel Chelsea.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Paulinho. Nonostante non si tratti di un centravanti puro, nel 2023 si è laureato capocannoniere del campionato brasiliano con la maglia dell'Atletico Mineiro. Quasi 25 anni, ex Bayer Leverkusen, negli scorsi mesi si è infortunato gravemente a un ginocchio ma il Palmeiras lo ha acquistato lo stesso. Attualmente è in fase di recupero e c'è curiosità per capire se riuscirà a tornare il giocatore decisivo visto nel Galo.

    LA FORMAZIONE TIPO (3-4-3): Weverton; Giay, Gomez, Bruno Fuchs; Allan, Rios, Moreno, Piquerez; Estevão, Lopez, Paulinho. All. Abel Ferreira

  • AL-AHLY

    La squadra più titolata d’Egitto e d’Africa, nonché una delle più titolate dell’intero pianeta, arriva negli Stati Uniti con la voglia di stupire e di sovvertire i pronostici, che la collocano in ultima fila nella griglia di partenza del gruppo A. In patria e nel continente il club del Cairo l’ha fatta da padrone anche negli ultimi anni, trionfando per tre volte di fila in campionato (l’ultima a fine maggio) e due nella Champions League africana. In generale sono 44 i titoli nazionali, un record assoluto per il calcio egiziano. Nella Coppa Intercontinentale di dicembre l’Al-Ahly si è fermato alla seconda partita contro il Pachuca.

    L’ALLENATORE - José Riveiro. Il Mondiale per Club rappresenterà il debutto di questo quarantanovenne spagnolo alla guida dell’Al-Ahly. Riveiro ha allenato soprattutto in Finlandia, ma è reduce da un’esperienza triennale con i sudafricani degli Orlando Pirates. Prende il posto di Marcel Koller, ex Basilea, esonerato dopo l’eliminazione dalla Champions League di fine aprile. Nel frattempo il campionato è stato vinto dal traghettatore Emad El Nahhas.

    LA STELLA - Emam Ashour. 27 anni, tecnicamente sarebbe un centrocampista ma segna quanto un attaccante: nel 2024/2025 si è scatenato in maniera imprevedibile dal punto di vista realizzativo, andando a bersaglio 13 volte in campionato e altre cinque nella Champions League africana. Giocatore completo, è la principale speranza dell’Al-Ahly.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Wessam Abou Ali. A dividersi la responsabilità realizzativa con Ashour è Wessam Abou Ali, 26 anni, nato in Danimarca ma naturalizzato palestinese. A differenza del compagno, lui si è un attaccante vero e proprio: il centravanti della squadra. Il capocannoniere del girone finale valso poi il titolo è stato lui con 8 reti.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): El Shenawy; Hany, Ibrahim, Al Aash, Koka; El Soleya, Ashour, Attia; Mohamed, Abou Ali, Bencharki. All. Riveiro

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  • Lionel Messi Inter Miami 2025Getty

    INTER MIAMI

    La squadra più glamour della MLS alla prova del Mondiale per Club. L'Inter Miami di Lionel Messi e Luis Suarez, ma anche di Sergio Busquets e Jordi Alba, prova a lasciarsi alle spalle una prima parte di 2025 complicata nonostante la presenza delle ex stelle del Barcellona. La squadra di Javier Mascherano è in lotta per un posto nei playoff della MLS, ma a differenza del 2024, anno nel quale ha chiuso in vetta la Eastern Conference, oggi non sta lottando per il primato. L'avventura nella CONCACAF Champions League si è invece conclusa amaramente in semifinale per mano dei Whitecaps da Vancouver.

    L'ALLENATORE - Javier Mascherano. 41 anni a giugno, l'ex jolly del Barcellona ha iniziato la propria carriera nelle selezioni giovanili dell'Argentina guidando l'Under 23 alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Nel novembre dello scorso anno l'Inter Miami ha puntato su di lui per rimpiazzare un altro argentino come Gerardo Martino.

    LA STELLA - Lionel Messi. Non può che essere la Pulga, che ha scelto la MLS e gli Stati Uniti come buen retiro nelle battute finali di una carriera strepitosa, l'uomo chiave dell'Inter Miami. Da lui e dal suo piede sinistro sempre fatato passa ogni ambizione del club, sia in patria che fuori. Le medie realizzative non sono più quelle spaziali di un tempo, ma l'ex fuoriclasse del Barcellona è comunque andato a segno 21 volte in campionato nel 2024.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Benjamin Cremaschi. Semplicemente uno dei giovani interessanti del pianeta. A 20 anni ha già trovato uno spazio più che considerevole al fianco di personaggi come Messi, Suarez e Busquets. Centrocampista box-to-box che può giostrare come mezzala o qualche metro più avanti, ha la nazionalità statunitense e argentina: in questo momento è nel giro dell'Under 20 a stelle e strisce.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-4-2): Ustari; Fray, Lujan, Allen, Jordi Alba; Segovia, Bright, Busquets, Allende; Messi, Suarez. All. Mascherano

  • GRUPPO B

    All'interno del gruppo B spicca la presenze di due top club europei: il PSG, finalista della Champions League, e l'Atletico Madrid. A completare il raggruppamento ci sono anche i brasiliani del Botafogo e gli statunitensi dei Seattle Sounders.

    Sulla carta, le due squadre che sembrano maggiormente accreditate per staccare il pass con vista sugli ottavi di finale sono proprio il PSG e l'Atletico, indubbiamente favorite per superare la prima fase. Entrambe le formazioni europee, qualificate grazie al piazzamento nel Ranking UEFA, dovranno fare molta attenzione al Botafogo, ovvero il campione del Sudamerica in carica dopo la vittoria della Copa Libertadores ottenuta lo scorso 30 novembre. A chiudere, ecco i Seattle Sounders, capaci di raggiungere il tabellone principale del torneo grazie alla vittoria della Champions League del Nordamerica nel 2022.

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  • FBL-EUR-C1-PSG-INTER-FINAL-TROPHYAFP

    PSG

    Il PSG si affaccia sulla vetrina del primo Mondiale per Club a 32 squadre dopo aver suggellato una stagione indimenticabile con la vittoria della prima Champions League della loro storia annientando l'Inter in finale con un clamoroso 5-0. I francesi, prima del trionfo di Monaco di Baviera erano stati protagonisti di una stagione semplicemente perfetta, impreziosita da una vera e propria incetta di trofei tra i confini nazionali: in bacheca sono infatti finiti anche la Ligue 1, la Coppa di Francia e la Supercoppa francese.

    L'ALLENATORE - Luis Enrique. Il tecnico spagnolo, che ha appena compiuto 55 anni, è alla sua seconda stagione in quel di Parigi. Il suo arrivo in panchina ha tracciato nuove linee guida all'interno del progetto parigino: tanti saluti alle superstar e alle spese folli, e spazio ai giovani rampanti e dal talento purissimo che rendono quella francese una delle formazioni più belle e intriganti dell'intero panorama mondiale. Il PSG, infatti, gioca un calcio divertente e propositivo, al quale sa però abbinare una solida fase difensiva. Un progetto tecnico scintillante per una squadra con un'età media complessiva di 24 anni. Dato che impressiona e lascia presagire enormi margini di crescita. Dopo aver dominato per due anni di fila tra i confini nazionali, il tecnico spagnolo ha griffato il suo secondo Triplete - dopo quello col Barcellona nella stagione 2014/15 - trionfando anche in Champions League.

    LA STELLA - Ousmane Dembélé. Sotto la guida di Luis Enrique, l'attaccante francese è letteralmente esploso. Il classe 1997, infatti, ha inscenato sin qui la miglior stagione della sua carriera riscoprendosi macchina da goal: l'ex Barcellona è la principale bocca di fuoco parigina. Per lui parlano i 33 goal e 15 assist messi a referto annoverando nel conteggio tutte le competizioni.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE- Desiré Doué. Il gioiellino classe 2005 è arrivato alla corte di Luis Enrique la scorsta estate, con il PSG che l'ha prelevato dal Rennes. Dotato di una cifra tecnica evidentemente sopra la media, Doué è un profilo versatile da esterno offensivo sia sul versante mancino che su quello di destra, dove viene schierato a piede invertito. Talento cristallino, è già entrato nel giro della Nazionale maggiore guidata da Didier Deschamps. Doué è stato il grande protagonista della finalissima di Champions dominata contro l'Inter: nel 5-0 rifilato ai nerazzurri, il gioiello francese ha messo a referto 2 goal e un assist

    LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes; Joao Neves, Vitinha, Fabian Ruiz; Doué, Dembélé, Kvaratskhelia. All. Luis Enrique

  • Julian Alvarez Atletico Madrid 2025Getty Images

    ATLETICO MADRID

    Il Mondiale per Club rappresenta l'ultima opportunità per l'Atletico Madrid per provare a chiudere la stagione 2024/25 con almeno un trofeo. Dopo un avvio promettente, infatti, la stagione dei Colchoneros si è progressivamente eclissata: terzo posto nella Liga dietro al Real Madrid e a -12 dal Barcellona campione di Spagna, semifinale di Coppa del Re e ottavi di finale di Champions, dove l'Atleti si è arreso proprio al cospetto del Real.

    L'ALLENATORE - Diego Simeone. Il tecnico argentino, 55 anni lo scorso 28 aprile, è ormai una leggende vivente del club madridista: Simone, infatti, siede ormai da 14 anni sulla panchina biancorossa. Alla guida dell'Atletico, Simeone ha vinto complessivamente otto trofei, tra cui 2 campionati spagnoli e 2 Europa League. A completare il bottino ci sono anche 2 Supercoppe europee, una Coppa del Re e una Supercoppa di Spagna.

    LA STELLA - Julian Alvarez. L'altro uomo copertina dell'Atletico Madrid è ovviamente Julian Alvarez. L'attaccante argentino, arrivato in estate dal Manchester City, è infatti una delle bocche di fuoco principale dell'attacco dei Colchoneros. Nel corso di questa sua prima annata in quel di Madrid ha messo a referto 29 goal in 54 partite complessive tra tutte le competizioni. In altre parole un acquisto più che azzeccato.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Giuliano Simeone. L'attaccante classe 2002 è il figlio d'arte del 'Cholo' nonché il fratello di Giovanni, fresco campione d'Italia con il Napoli. Giuliano, che può essere schierato anche largo sulla corsia di destra, è diventato un elemento di riferimento all'interno della formazione dei 'Colchoneros': in questa stagione 2024/25, infatti, ha giocato ben 47 partite mettendo a referto 5 goal e 8 assist.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-4-2): Oblak; Llorente, Le Normand, Lenglet, Reinildo; Simeone, De Paul, Barrios, Lino; Griezmann, Alvarez. All. Simeone

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  • Savarino Botafogo Vitória Brasileirão 2024Vitor Silva/Botafogo

    BOTAFOGO

    Il girone C del Mondiale per Club viene ulteriormente impreziosito dalla presenza dei campioni del Sudamerica, vincitori dell'ultima edizione della Copa Libertadores. Il Fogão, infatti, ha compiuto un'impresa semplicemente incredibile nella finalissima giocata al 'Monumental' di Buenos Aires lo scorso 30 novembre contro l'Atletico Mineiro. Il Botafogo è rimasto in dieci dopo appena nemmeno due minuti, ma nonostante questo è riuscito ad imporsi per 3-1 riuscendo a mettere le mani sulla sua prima Libertadores. Il Botafogo ha coronato un 2024 strepitoso vincendo anche il campionato. Quello brasiliano è tra i club che maggiormente hanno operato in sede di mercato per rafforzare la squadra in vista del torneo, accogliendo tra gli altri anche due giocatori con un passato nella nostra Serie A come Arthur Cabral e Joaquin Correa: non resta che vedere se riusciranno a ritagliarsi fin da subito uno spazio nell’undici titolare.

    L'ALLENATORE - Renato Paiva. Il Botafogo ha vinto la Copa Libertadores con Artur Jorge al timone, ma dal 28 febbraio scorso l'allenatore del club è diventato Renato Paiva. Il tecnico portoghese ha avviato il proprio percorso da allenatore all'interno del settore giovanile del Benfica, prima di fare la spola tra centro e Sudamerica: in carriera ha guidato gli ecuadoregni dell'Independiente del Valle, i messicani del Leon e del Toluca, il Bahia, anch'esso in Brasile, e dal 2025, appunto, il Botafogo.

    LA STELLA - Jefferson Savarino. L'uomo copertina del Botafogo è ovviamente il suo numero 10. Il talento venezuelano, classe 1996, è infatti l'elemento di maggiore estro e fantasia: brevilineo e con dotato di una cifra tecnica decisamente sopra la media, Savarino è in grado di agire sia da trequartista che in qualità di esterno offensivo, agendo sia sulla fascia destra che sulla corsia mancina. Arrivato al Botafogo nel gennaio del 2024 ha collezionato sin qui 17 goal e 17 assist in 72 presenze complessive.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Igor Jesus. Tra i calciatori da monitorare con estrema attenzione c'è il centravanti classe 2001, arrivato al Botafogo in estate dopo aver speso i precedenti quattro anni negli Emirati Arabi dove ha vestito la maglia dello Shabab Al-Ahli. Del suo talento se n'è accorto anche Carlo Ancelotti che l'ha mantenuto tra i convocati al suo debutto sulla panchina della Nazionale verdeoro. Dopo il Mondiale andrà al Nottingham Forest, in Premier League.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): John; Vitinho, Jair, Barboza, Telles; Gregore, Marlon Freitas; Artur, Savarino, Cuiabano; Igor Jesus. All. Renato Paiva

  • Obed Vargas Seattle Sounders 2024IMGAN

    SEATTLE SOUNDERS

    Non c'è solamente l'Inter Miami a rappresentare gli Stati Uniti in occasione del Mondiale per Club che si gioca proprio in USA. Tra i padroni di casa, infatti, figurano anche i Seattle Sounders, franchigia che ha staccato il pass per il torneo iridato grazie alla vittoria della CONCACAF Champions League nel 2022 battendo i Pumas in finale. Grazie a questo successo i Seattle Sounders hanno spezzato un digiuno lunghissimo: era infatti dal 2000 che che una formazione statunitense non si aggiudicava il titolo continentale.

    L'ALLENATORE - Brian Schmetzer. il tecnico americano è un'autentica leggenda del club. Dopo aver giocato a Seattle in qualità di attaccante, il classe 1962 ha avviato il proprio percorso da allenatore sempre nella sua città Natale. Schmetzer guida i Sounders dal 2016 e nel corso del suo mandato ha vinto due titoli della MLS e una CONCACAF Champions League.

    LA STELLA - Albert Rusnak. Il trequartista slovacco: che ha collezionato 7 goal in 38 presenze con la Nazionale - è il leader tecnico della franchigia statunitense. Calciatore molto duttile, può agire anche da esterno offensivo di sinistra o da riferimento centrale in attacco. In questa prima parte del 2025 è infatti il miglior realizzatore dei Seattle con 8 goal complessivi tra MLS e CONCACAF Champions League.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Obed Vargas. Tra i profili più interessanti di Seattle, il nome da segnarsi sul taccuino è sicuramente quello di Obed Vargas, centrocampista classe 2005 nato negli Stati Uniti, ma in possesso di passaporto messicano, che ha esordito in MLS a soli 16 anni. Dopo aver scelto di rappresentare il Messico, ha debuttato in Nazionale maggiore lo scorso 15 ottobre proprio contro gli Stati Uniti.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Frei; Alex Roldan, Gomez, Kim, Tolo; Vargas, Cristian Roldan; de la Vega, Rusnak, Kent; Ferreira. All. Schmetzer

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  • GRUPPO C

    Tra le formazioni estratte all'interno del gruppo C i riflettori sono ovviamente puntati sul Bayern Monaco, con i bavaresi che nel raggruppamento rappresenteranno l'Europa insieme ai portoghesi del Benfica. Sia i tedeschi che i lusitani hanno staccato il pass Mondiale grazie ai rispettivi piazzamenti (1° e 5° posto) nel Ranking UEFA.

    Le altre due squadre inserite nel gruppo sono il Boca Juniors e l'Auckland City: gli Xeneizes si sono qualificati al Mondiale grazie al posizionamento favorevole nel Ranking CONMEBOL, mentre i neozelandesi sono stati i primi classificati nel ranking OFC tra i campioni dell'OFC Champions League. Siccome questo torneo è stato cancellato, lo slot è stato assegnato alla miglior squadra del ranking quadriennale dell'OFC tra quelle che hanno vinto l'OFC Champions League tra il 2022 e il 2024.

    Se il Bayern è il grande favorito all'interno del girone, l'Auckland City è invece chiamato ad una vera e propria mission impossibile per provare ad accedere agli ottavi. La corsa al secondo posto, sulla carta, sarà dunque scandita dal duello tra Benfica e Boca Juniors, con i portoghesi che sembrano partire in netto vantaggio

  • kaneGetty Images

    BAYERN MONACO

    Dopo un anno di digiuno, un'eternità da quelle parti, il Bayern Monaco è tornato a sedersi sul trono di Germania dominando il campionato di Bundesliga. I bavaresi, infatti, hanno azzerato la concorrenza chiudendo il campionato con addirittura 13 punti di vantaggio sul Bayer Leverkusen vincitore del titolo solamente un anno prima. Meno proficuo, invece, è stato il percorso in Champions con il Bayern che si è fermato ai quarti di finale eliminato dall'Inter. Al Mondiale per Club, tuttavia, arriva un Bayern con diversi elementi non al top: Neuer e Musiala sono da poco rientrati dai rispettivi infortuni e non saranno al 100%, mentre Upamecano e Davies hanno già visto calare il sipario sulla loro stagione.

    L'ALLENATORE - Vincent Kompany. Il tecnico belga, 39 anni, ha centrato il traguardo al primo anno sulla panchina bavarese. L'obiettivo numero uno, infatti, era quello di tornare a vincere in patria e, allo stesso tempo, di fare molta strada in Champions. Una missione pienamente compiuta per quanto riguarda il campionato, mentre il percorso europeo ha lasciato in eredità parecchi rimpianti, soprattutto per quanto riguarda l'incredibile ecatombe di infortuni che ha rallentato il Bayern nel momento clou della stagione.

    LA STELLA - Harry Kane. Se Musiala, come detto, non sarà al top della condizione, i riflettori saranno tutti per Harry Kane, finalmente reduce dal primo trofeo conquistato in carriera. Il centravanti inglese ha dominato la Bundesliga, segnando 26 volte e laureandosi capocannoniere. E' logico attendersi, dunque, un altro torneo da assoluto protagonista.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Adam Aznou. Il terzino sinistro, classe 2006, di nazionalità marocchina, seppur nato in Spagna, è uno dei giovani più interessanti e dal potenziale decisamente elevato del Bayern. Non è da escludere che possa giocarsi una maglia da titolare andando al ballottaggio con Guerreiro.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Neuer; Boey, Stanisic, Kim, Guerreiro; Kimmich, Pavlovic; Olise, Muller, Coman; Kane. All. Kompany

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  • FBL-POR-LIGA-BENFICA-PORTOAFP

    BENFICA

    Il Benfica cerca il pronto riscatto al Mondiale per Club dopo una stagione piuttosto complessa. Un'annata scandita, nel suo incipit, dall'esonero di Roger Schmidt e dall'arrivo in panchina di Bruno Lage. Con il portoghese al timone, tuttavia, le 'Aquile' si sono dovuto arrendere allo Sporting nella lotta per il trono del campionato portoghese. Il Benfica, inoltre, si è spinto fino agli ottavi di Champions League, dove si è arreso al Barcellona, mentre l'unica gioia è stata rappresentata dalla vittoria della Taça da Liga. Troppo poco per considerare positiva un'annata che vede nel Mondiale per Club come un'occasione buona per risalire la china: il Benfica vi si è qualificato grazie al posizionamento nel Ranking UEFA che, giusto per restare in tema di squadre portoghesi ha premiato anche il Porto.

    L'ALLENATORE - Bruno Lage. Il tecnico portoghese è salito al timone lo scorso 5 settembre dopo l'esonero di Schmidt. Per il tecnico lusitano si è trattato infatti di un ritorno: aveva già guidato il Benfica, da subentrato, nella stagione 2018/19 quando riuscì nell'impresa di vincere il campionato. Nell'annata seguente, invece, rassegnò le dimissioni dopo aver comunque messo le mani sulla Supercoppa nazionale.

    LA STELLA - Angel Di Maria. A partire dal prossimo luglio, ovvero al termine del Mondiale per Club, il Fideo tornerà in Argentina per vestire la maglia del Rosario, ovvero il club che l'ha lanciato ad inizio carriera. Ad anni 37, però, l'ex Real, PSG e Juventus rimane la stella nonché il leader tecnico incontrastato del club di Lisbona. Ed è pronto ad illuminare nel suo ultimo torneo con la maglia dei portoghesi.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Florentino Luis. il Benfica però ha in dote altrimenti elementi di assoluto valore e tra questi uno degli osservati speciali sarà Florentino Luis. Il portoghese, classe 1999, è uno degli elementi più interessanti proposti dal club lusitano in tempi recenti. Abile ad agire da schermo davanti alla difesa ha grandi doti in fase di impostazione e di costruzione dal basso. Non è un caso che Fiorentina e Napoli abbiano già preso informazioni su di lui. La sensazione è che non saranno le sole.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Trubin; Araujo, Antonio Silva, Otamendi, Carreras; Aursnes, Florentino Luis, Kokcu; Di Maria, Pavlidis, Akturkoglu. All. Bruno Lage

  • cavaniGetty Images

    BOCA JUNIORS

    Tra le 32 formazioni ai nastri di partenza del Mondiale per Club 2025 spicca anche la presenza di uno dei club storici e più blasonati del calcio sudamericano: il Boca Juniors. Gli Xeneizes, infatti, hanno staccato il pass per il Mondiale per Club grazie al piazzamento nel ranking CONMEBOL che, a braccetto con l'altra 'big' River Plate, gli ha schiuso le porte per la rassegna iridata. Il Boca aveva già partecipato al Mondiale per Club nel 2007 - quando era ancora in vigore il vecchio format a sette squadre - perdendo 4-2 in finale contro il Milan campione d'Europa in carica.

    L'ALLENATORE: Mariano Herron. Il tecnico ad interim è subentrato lo scorso 30 aprile a Fernando Gago, esonerato dopo la sconfitta nel Super Clasico contro gli acerrimi rivali del River Plate. Sotto la guida di Herron, il Boca ha giocato tre partite vincendone una (ai rigori) contro il Lanus, preceduta dal pareggio col Tigre e seguita dal ko casalingo contro l'Independiente.

    LA STELLA: Edinson Cavani. Nonostante la carta d'identità dica 38 anni e un fastidioso infortunio al polpaccio che l'ha rallentato nell'ultimo mese, il 'Matador' rimane l'elemento di maggiore caratura ed esperienza degli Xeneizes. Il capitano del Boca è approdato a Buenos Aires nell'estate del 2023 e da quel momento ha messo a referto 27 goal in 65 partite complessive. Sarà difficile, però, vederlo titolare nelle prime uscite del Mondiale.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE: Camilo Rey Domenech. Il centrocampista argentino, classe 2006, ha già esordito in prima squadra agli ordini di Gago collezionando 7 presenze complessive. Mediana dotato di grande qualità e visione di gioco è probabilmente il talento più fulgido in dotazione al Boca. Gli Xeneizes, consapevoli di aver tra le mani un vero gioiello, si sono cautelati inserendo una clausola da 20 milioni all'interno del contratto che scade a dicembre 2029.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-3-1-2): Marchesin; Blondel, Battaglia, Rojo, Blanco; Delgado, Herrera; Zeballos, Palacios, Zanon; Merentiel. All. Herron

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  • Dylan Manickum, Auckland CityGetty

    AUCKLAND CITY

    In rappresentanza dell'Oceania, l'unico club al via del Mondiale sarà l'Auckland City, qualificatosi grazie al 1° posto nel 1ª classificata nel ranking OFC tra i campioni dell'OFC Champions League. I neozelandesi, infatti, vincono ininterrottamente la Champions dell'Oceania da quattro anni consecutivi, confermandosi in qualità di sqaudra di riferimento dell'intero continente nella storia recente.

    L'ALLENATORE: Paul Posa. L'allenatore da interim, 63 anni, è salito al timone del club lo scorso 20 gennaio impattando in maniera positiva. Sotto la sua guida, infatti, Auckland City ha collezionato 7 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta.

    LA STELLA: Dylan Manickum. Il numero 10 di Auckland è uno dei calciatori più esperti e tecnicamente più dotati dell'intera rosa a disposizione del tecnico posa. Ad anni 32, e con 47 goal in 147 partite, toccherà a lui trascinare Auckland in questo complicatissimo girone C.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE: Myer Bevan. Un altro giocatore da monitorare con attenzione è l'attaccante neozelandese di 28 anni, già a segno sette volte in questa stagione, complessivamente ne ha realizzati 34 in 45 gare ufficiali da quando veste la maglia del club più titolato della Nuova Zelanda.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-4-2): Tracey; Ilich, Grey, Mitchell, Lobo; Lagos, Garriga, Manickum, Zhou; Kilkolly, Bevan.

  • GRUPPO D

    L’ultimo gruppo ad essere stato di fatto definito. Questo perché inizialmente prevedeva anche il Leon che poi è stato però escluso in osservanza delle norme riguardanti le multiproprietà: il club messicano è di proprietà del Grupo Pachuca, lo stesso che detiene il controllo anche del Pachuca. Il suo posto è stato dunque preso dal Los Angeles FC che ha battuto il Club America nello spareggio organizzato per decidere a chi assegnare l’ultimo pass per il torneo.

    Grande favorito del Gruppo D è il Chelsea che, fresco vincitore della Conference League, è per struttura e caratura la squadra più forte del girone. Enzo Maresca può contare su un gruppo forte che è stato protagonista di un ottima annata anche in Premier League, visto il quarto posto finale che è valso l’approdo alla prossima Champions League.

    Molto atteso anche il Flamengo, che si presenta all’appuntamento potendo contare su giocatori di ottima qualità, ma anche con la consapevolezza di avere le carte in regola per assicurarsi uno dei primi due posti.

    Outsider invece l’Esperance, che ha da poco vinto il suo secondo campionato consecutivo e si è guadagnato un posto nel Mondiale per Club grazie al suo primato nel Ranking CAF.

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  • Real Betis Balompie v Chelsea FC - UEFA Conference League Final 2025Getty Images Sport

    CHELSEA

    Dopo un paio di annate scandite da enormi investimenti e risultati non all’altezza delle aspettative, il Chelsea è tornato a vivere una stagione da protagonista. Fino ad inizio 2025 sembrava potesse avere le carte in regola per competere per il titolo in Premier League, ma poi il rendimento è calato e si è dovuto accontentare di un quarto posto che comunque vuol dire ritorno in Champions League. Si presenterà al Mondiale per Club galvanizzato dallo storico trionfo in Conference League: grazie al successo in finale contro il Betis Siviglia, quello dei Blues è diventato il primo club europeo a vincere tutte le competizioni UEFA. Il Chelsea è il favorito d’obbligo per il primo posto nel girone.

    L'ALLENATORE - Enzo Maresca. Approdato sulla panchina del Chelsea la scorsa estate, dopo aver condotto il Leicester al trionfo in Championship, ha forse avuto bisogno di un po’ di tempo per entrare nel cuore dei tifosi, ma poi ha conquistato tutti grazie ai risultati e ad un gioco fortemente orientato sul possesso palla. Nell’ultima stagione, la prima in Premier League da allenatore ‘in prima’, è stato senza dubbio tra i migliori tecnici del massimo campionato inglese.

    LA STELLA - Cole Palmer. A soli 23 anni è già considerato uno dei migliori giocatori europei. Il Chelsea nel 2023 ha investito 47 milioni di euro per prelevarlo dal Manchester City e l’investimento si è rivelato quanto mai centrato. Palmer è da subito diventato uno dei giocatori più importanti della squadra, imponendosi non solo come uno dei centrocampisti più forti e duttili della Premier League, ma anche come uno dei più prolifici in assoluto. Ha chiuso l’ultimo campionato con uno score che parla di qualcosa come 15 goal in 37 partite e fa già parte dal tempo del girono della Nazionale maggiore inglese.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Noni Madueke. Esterno offensivo mancino, predilige giocare sull’out di destra per poi accentrarsi e tentare la conclusione a rete. E’ arrivato al Chelsea nel gennaio del 2023 (i Blues hanno versato nelle casse del PSV 35 milioni di euro per il suo cartellino) e da allora si è imposto come uno dei punti di forza della squadra. Veloce, potente ed abile nel dribbling, ha chiuso la stagione con 11 goal in 41 partite complessive e anche lui è uno dei giovani gioielli attorno ai quali la Nazionale inglese sta cercando di costruire un nuovo e importante ciclo.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Sanchez; James, Adarabioyo, Colwill, Cucurella; Caicedo, E. Fernandez; Pedro Neto, Palmer, Madueke; Nkunku. All. Maresca

  • Flamengo v LDU Quito - Copa CONMEBOL Libertadores 2025Getty Images Sport

    FLAMENGO

    Il Flamengo si è meritato un posto nel Mondiale per Club grazie al trionfo nella Copa Libertadores nel 2022. E’ una delle squadre più famose al mondo e anche negli Stati Uniti potrà contare su un nutritissimo numero di sostenitori. Si presenta ai blocchi di partenza del torneo con la consapevolezza di avere le carte in tavola per superare la fase a gironi, oltre che con un vantaggio non da poco: in Brasile il campionato è in pieno svolgimento e questo vuol dire che si presenterà nelle migliori condizioni di forma possibili.

    L'ALLENATORE - Filipe Luis. Un tecnico giovanissimo, ma che in Brasile si è già meritato paragoni importanti. Felipe Luis ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2023 ed ha subito iniziato quella di allenatore partendo dal settore giovanile del Flamengo, ovvero il club con il quale aveva chiuso la sua eccellente carriera da calciatore. Nel settembre del 2023 il grande salto in prima squadra ed un’affermazione rapidissima: nei suoi primi 166 giorni sulla panchina del ‘Mengao’ ha vinto una Coppa del Brasile, una Supercoppa del Brasile, una Taça Guanabare ed il Campionato carioca. Tra le sue peculiarità, quella di cambiare spesso modulo a partita in corsa, passando da una difesa a quattro ad una a tre.

    LA STELLA - Gerson. In Italia ha vestito le maglie di Roma e Fiorentina senza lasciare il segno, ma tornando in Brasile non solo è rinato, ma è diventato uno dei punti fermi della Nazionale verdeoro. E’ il capitano del Flamengo, nonché il leader tecnico in campo. Può giocare sia in mediana da regista, che più alto da trequartista, seconda punta o esterno offensivo. E’ proprio in quest’ultima veste che potremmo vederlo più spesso al Mondiale per Club.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Pedro. Anche lui ha un passato in Italia, ma probabilmente in pochi lo ricorderanno: approdato alla Fiorentina nell’estate del 2019, ha totalizzato in viola appena quattro scampoli di partita prima di essere ceduto nel gennaio del 2020. Da giovanissimo si parlava di lui come di un talento straordinario finito addirittura nel mirino del Real Madrid, poi un grave infortunio al ginocchio ha rallentato la sua crescita quando militava ancora nel Fluminense. Oggi è uno degli attaccanti più forti del campionato brasiliano e potrebbe rivelarsi una delle più grandi sorprese del Mondiale per Club.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Rossi; Wesley, Leo Ortiz, Leo Pereira, Alex Sandro; Pulgar, De La Cruz; Gerson, De Arrascaeta, Everton; Pedro. All. Filipe Luis.

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  • LOS ANGELES FC

    E’ una delle franchigie più giovani della MLS, visto che vi ha fatto il suo ingresso solo nel 2018, ma nel corso degli ultimi anni ha ottenuto risultati importanti, vincendo anche il campionato nel 2022. Si tratta dell’ultima squadra che si è meritata la qualificazione al torneo e lo ha fatto approfittando dell’esclusione del Leon e poi battendo 2-1 ai supplementari il Club America nello spareggio che metteva in palio l’ultimo posto nel Gruppo D. Sulla carta, non è tra le favorite per il passaggio del turno, ma ha una rosa composta da uomini di grande esperienza e proverà a giocarsi le sue carte.

    L'ALLENATORE - Steve Cherundolo. E’ stato uno dei giocatori più statunitensi più forti di sempre ed ha maturato una lunghissima esperienza in Europa con l’Hannover, squadra della quale è stato bandiera per quattordici anni. Siede sulla panchina del Los Angeles FC e da allora ha conseguito risultati importanti vincendo il Supporters’ Shield ed il campionato MLS nel 2022 ed la Lamar Hunt U.S. Open Cup nel 2024.

    LA STELLA - Hugo Lloris. Per molti anni è stato considerato uno dei migliori portieri del pianeta. Colonna per dodici anni del Tottenham ed ex capitano della Nazionale francese con la quale ha vinto un Mondiale ed una Nations League, nonostante le 38 primavere è uno dei punti forza della squadra. A Los Angeles ha ritrovato il suo ex compagno di Nazionale Olivier Giroud, altro campione dalla grande esperienza e dalla bacheca importante.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Denis Bouanga. Un attaccante esterno molto prolifico che, dopo le tante annate vissute in Francia tra Ligue 1 e Ligue 2, ha trovato nella MLS il suo habitat naturale. Capocannoniere nel 2023 sia della MLS (20 reti) che della CONCACAF Champions League (7 reti), negli ultimi due anni si è guadagnato un posto nella Top XI del massimo campionato statunitense. Non è più giovanissimo, visto che ha già raggiunto la soglia dei trent’anni, ma potrebbe essere una delle rivelazioni del girone.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Lloris; Palencia, Segura, Long, Hollingshead; Delgado, Igor Jesus, Tillman; Ordaz, Ebobisse, Bouanga. All. Cherundulo

  • ESPERANCE

    L’Esperance è una delle quattro squadre che rappresenteranno il calcio africano al Mondiale per Club e si è meritato un posto nel torneo grazie al suo Ranking. Si tratta della squadra più titolata di Tunisia e si presenterà negli Stati Uniti da campione nazionale, visto il recente successo nella Ligue Professionnelle 1 (l’ottavo negli ultimi nove anni). Sulla carta non parte tra le favorite del girone, ma proverà a stupire tutti.

    L'ALLENATORE - Maher Kanzari. Un allenatore di grande esperienza, che ha lavorato anche in Qatar e in Arabia Saudita, che vanta un palmares importante è che è tornato all’Esperance lo scorso marzo, dopo aver già vinto tanto proprio sulla panchina della compagine di Tunisi in passato. Nel corso di questa stagione ha rivitalizzato la squadra con il suo lavoro, vincendo otto delle undici partite disputate in campionato. Un filotto decisivo per superare al fotofinish Monastir ed Etoile Sahel.

    LA STELLA - Sasse. Esterno offensivo brasiliano che può agire sia alto a destra, che a sinistra o da trequartista e prima punta, ha vissuto una stagione da ottimo protagonista, segnando 15 goal in 36 presenze in tutte le competizioni. Nel corso della sua carriera ha giocato in Brasile, in Turchia e in Australia, ma è in Tunisia che ha trovato la sua dimensione.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Abdramane Konaté. Ha solo 18 anni, ma è già un titolare inamovibile dell’Esperance. Entrato giovanissimo nel giro della Nazionale maggiore della Costa d’Avorio (vi ha esordito a 16 anni), è un centrocampista che fa della duttilità il suo punto di forza: può infatti agire sia davanti alla difesa, che da trequartista o esterno alto e all’occorrenza è stato utilizzato anche da terzino sinistro.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Memmiche; Bouchniba, Jelassi, Tougai, Ben Hamida; Tka, Ogbelu, Konaté; Mokwana, Sasse, Belaili; Rodrigues. All. Kanzari.

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  • GRUPPO E

    Nel Gruppo E troviamo un mix di tradizione europea e sudamericana con un tocco di calcio asiatico e nordamericano. In testa troviamo l’Inter, che arriva al torneo con una rosa solida e un gioco consolidato. I nerazzurri rappresentano una delle favorite non solo per la qualificazione agli ottavi di finale, ma anche per la corsa al titolo.

    Accanto all’Inter troviamo il River Plate, campione della Copa Libertadores 2024 e uno dei club più prestigiosi e amati del Sud America. La squadra argentina è rinomata per la sua intensità e la capacità di affrontare le grandi partite, rappresentando una seria minaccia per qualsiasi avversario.

    Il Monterrey aggiunge un tocco di calcio centroamericano al girone: i “Rayados” hanno una grande esperienza internazionale e una base di tifosi calorosa, che spera di vedere la squadra lottare fino alla fine per un posto negli ottavi.

    Chiude il girone l’Urawa Red Diamonds, vincitore dell’AFC Champions League 2022. Il club giapponese punta a sorprendere e a farsi valere con un gioco disciplinato e organizzato, tipico delle squadre asiatiche. Tuttavia, l’esperienza e la qualità dell’Inter e del River Plate sembrano dare loro un leggero vantaggio nella corsa alla qualificazione.

  • INTER

    L'Inter arriva al Mondiale per Club 2025 dopo una stagione intensa, culminata con la finale di Champions League contro il PSG. Un sconfitta pesante che i nerazzurri potranno vendicare - seppur in parte - nella trasferta statunitense. In panchina non ci sarà Simone Inzaghi, che ha salutato dopo la seconda finale persa in tre anni. I nerazzurri hanno mostrato fino all'ultimo atto dell'Allianz Arena solidità difensiva e un attacco prolifico in campo internazionale, con un percorso incredibile, prima del tracollo nell'ultimo atto. Una finale con cui si è conclusa una stagione deludente nei confini nazionali, con il secondo posto in campionato, l’eliminazione in Coppa Italia in semifinale e la finale di Supercoppa Italiana persa, entrambi per mano del Milan, nel derby. Un’occasione di riscatto per i nerazzurri, che hanno dimostrato in Champions di poter essere competitivi in competizioni internazionali.

    L'ALLENATORE – Cristian Chivu. L'Inter ha scelto lui per sostituire Simone Inzaghi, andatosene in Arabia Saudita per allenare l'Al-Hilal. Si tratta di un ritorno per il romeno, che ha già militato nell'Inter da calciatore conquistando il Triplete nel 2010 e ha pure allenato le giovanili nerazzurre, vincendo anche in questo caso (Scudetto Primavera nel 2022). Al Parma ha sostituito a stagione in corso Fabio Pecchia, ottenendo la salvezza all'ultima giornata alla sua prima esperienza in Serie A.

    LA STELLA – Lautaro Martinez. Leader tecnico e carismatico dell’Inter, l’attaccante argentino ha elevato il suo livello di prestazioni diventato tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Determinante, il Toroè chiamato a guidare la squadra nerazzurra nella competizione iridata a suon di goal, con l’obiettivo di bissare il trionfo con l’Argentina in Qatar e chiudere nel migliore dei modi una stagione tra alti e bassi.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE – Denzel Dumfries. La doppia sfida contro il Barcellona in semifinale di Champions League ha rappresentato l’apice per l’ala olandese, capace di realizzare una doppietta (e un assist) a Montjuic e ripetersi a ritorno con due assist a San Siro nell’epico 4-3. La stagione che volge al termine è stata quella della definitiva consacrazione per Dumfries, che si è rivelato un elemento determinante per l’Inter di Inzaghi. 11 goal, 6 assist e spina nel fianco delle difese avversarie, negli ultimi mesi ha dimostrato una grande crescita anche nella fase difensiva, completandosi.

    LA FORMAZIONE TIPO (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Chivu

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  • MastantuonoGetty Images

    RIVER PLATE

    Il River Plate si presenta al Mondiale per Club 2025 come una delle squadre più solide del Sud America. Sotto la guida di Marcelo Gallardo, tornato alla guida nel 2024, i Millonarios hanno mantenuto un'identità di gioco offensiva e organizzata, puntando su giovani talenti emergenti. Alla terza partecipazione della storia della competizione, il River Plate vuole riscattare la finale persa nel 2015 contro il Barcellona di Messi. 38 titoli d’Argentina e 4 Copa Libertadores in bacheca, i Millonarios sono ai vertici della classifica del Torneo d’Apertura e puntano a trionfare in patria, ma non solo.

    L'ALLENATORE – Marcelo Gallardo. Tornato alla guida del River Plate nell'agosto 2024 dopo l’esperienza alla guida dell'Al Ittihad in Arabia Saudita, Gallardo ha firmato un contratto fino a dicembre 2025. Con una media di quasi 2 punti a partita e una predilezione per il modulo 4-3-3 offensivo, ha riportato entusiasmo e risultati positivi al club, che ora punta a stupire nella competizione iridata.

    LA STELLA – Sebastian Driussi. Attaccante classe 1996, conosciuto per la sua versatilità offensiva, tecnica, dribbling e visione di gioco, Sebastian Driussi è cresciuto nel River Plate, con cui ha vinto con il club una Copa Libertadores e altri trofei prima di trasferirsi allo Zenit, dove ha conquistato tre campionati russi. Dal 2021 al 2024 ha giocato nell’Austin FC, diventandone il miglior marcatore della storia. A gennaio 2025 è tornato al River, riportando il suo grande bagaglio tecnico-tattico e la sua esperienza.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE – Franco Mastantuono. Centrocampista mancino di 17 anni, Mastantuono è considerato uno dei talenti più promettenti del calcio argentino. Con dribbling raffinato e visione di gioco, ha attirato l'interesse di club europei come Real Madrid, PSG, Juventus e Inter. Il classe 2007 ha già mostrato tutto il suo talento, balzando agli onori della cronaca con una pennellata su punizione da più di 30 metri nel SuperClasico contro il Boca Juniors.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Armani; Bustos, Martinez Quarta, Paulo Diaz, Acuna; Nacho Fernandez, Enzo Perez, Castano; Mastantuono, Driussi, Colidio. All. Gallardo

  • URAWA RED DIAMONDS

    Gli Urawa Red Diamonds, una delle squadre più titolate del Giappone, affrontano il Mondiale per Club 2025 con l'obiettivo di rappresentare al meglio l'Asia. La formazione nipponica è alla sua quarta partecipazione al Mondiale per Club. In passato, ed esattamente nel 2007, hanno incontrato il Milan di Ancelotti, che li eliminò in semifinale: il terzo posto in quella edizione rappresenta il miglior risultato nella competizione per gli Urawa Red Diamonds.

    L'ALLENATORE – Maciej Skorza. Maciej Skorża è un allenatore polacco nato nel 1972, attualmente alla guida degli Urawa Red Diamonds. Dopo una breve carriera da calciatore, ha iniziato ad allenare negli anni ’90, affermandosi con club di primo piano in Polonia come Wisła Krakow, Legia Varsavia e Lech Poznań, con cui ha vinto quattro campionati, tre Coppe di Polonia e una Supercoppa. Ha avuto anche esperienze internazionali, tra cui l’Ettifaq FC in Arabia Saudita e la nazionale U23 degli Emirati. Nel 2022 ha conquistato l’AFC Champions League con gli Urawa Reds, club con cui è tornato nel 2024. È noto per una filosofia di gioco pragmatica e organizzata, spesso impostata su un 4-2-3-1, con attenzione all’equilibrio tattico, al pressing ordinato e alla gestione delle transizioni.

    LA STELLA – Genki Haraguchi. Dopo un lungo viaggio in Europa, e in particolare in Germania, il classe 1991 è tornato a casa, in Giappone, agli Urawa Red Diamonds. Centrocampista offensivo, noto per la sua velocità, tecnica e intelligenza tattica, ha iniziato la sua carriera professionistica proprio con il club in cui è tornato nelle scorse settimane, dove si è messo in luce come uno dei giovani talenti più promettenti del Giappone. Successivamente, si è trasferito in Europa, giocando in Germania con club come Hertha Berlino, Fortuna Dusseldorf e Hannover 96. Haraguchi ha anche rappresentato la nazionale giapponese in diverse competizioni internazionali, tra cui i Mondiali e la Coppa d’Asia, contribuendo con goal e assist grazie alle sue grandi doti nel dribbling e nella visione di gioco.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE – Junpei Hayakawa. Nato nel 2005 a Saitama, Junpei Hayakawa è cresciuto nel vivaio del club e ha debuttato in prima squadra nel 2023, diventando il più giovane marcatore del club in competizioni ufficiali. Ala mancina rapida e tecnica di baricentro basso e grande capacità di dribbling, è considerato uno dei talenti emergenti del calcio giapponese. Non parte avanti nelle gerarchie, ma può essere la grande sorpresa.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Nishikawa; Ishihara, Danilo Boza, Hoibraten, Ogiwara; Yasui, Gustafson; Okubo, Haraguchi, Matheus Savio; Thiago. All. Skorza

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  • MONTERREY

    I Rayados si presentano al Mondiale per Club 2025 con una rosa esperta e ambiziosa. Dopo l'eliminazione ai quarti di finale del Clausura, hanno ingaggiato Domenec Torrent come nuovo allenatore e vogliono tentare l’impresa di migliorare il terzo posto, ottenuto nel 2012 e nel 2019, anno in cui vennero eliminati in semifinale dal Liverpool. La nuova squadra di Sergio Ramos si presenta alla competizione grazie alla vittoria della CONCACAF Champions League del 2021.

    L'ALLENATORE – Domenec Torrent. Nominato nel maggio 2025, per anni è stato il braccio destro di Pep Guardiola al Barcellona, Bayern Monaco e Manchester City, con cui ha vinto numerosi titoli tra cui 3 Champions League, 3 campionati spagnoli, 3 tedeschi e 1 inglese. Dal 2018 ha intrapreso la carriera da capo allenatore guidando New York City FC, Flamengo, Galatasaray e, dal 2025, il Monterrey. La sua filosofia di gioco, fortemente influenzata dal "Guardiolismo", si fonda su possesso palla, costruzione dal basso e pressing alto, adattando però il sistema ai giocatori a disposizione per mantenere sempre un'identità offensiva e propositiva.

    LA STELLA – Sergio Ramos. Uno che ha bisogno di ben poche presentazioni. Veterano della difesa, Sergio Ramos apporta leadership e solidità al reparto arretrato. La sua esperienza internazionale sarà un valore aggiunto per Monterrey. L’ex pilastro del Real Madrid ha scelto la maglia numero 93 e ha subito indossato la fascia da capitano, offrendo alla compagine messicana tutta la sua esperienza e il carisma.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE – Iker Fimbres. Noto per la sua visione di gioco, tecnica raffinata e capacità di inserirsi in zona goal, qualità che lo rendono ideale per il sistema di gioco propositivo del nuovo allenatore Domenec Torrent, il centrocampista offensivo classe 2005. Cresciuto nel vivaio del club, ha debuttato in prima squadra nel torneo Apertura 2024. Attualmente è considerato uno dei talenti più brillanti del calcio messicano.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Andrada; Salcedo, Sergio Ramos, Guzman, Arteaga; Rodriguez, Ambriz; Canales, Fimbres, Ocampos; Berterame. All. Torrent

  • GRUPPO F

    Il gruppo F presenta una chiara favorita: il Borussia Dortmund, squadra che nel 2024 è arrivata fino alla finale della Champions League e che quest'anno si è fermata ai quarti contro il Barcellona. I tedeschi sono presenti al Mondiale per Club grazie all'ottimo Ranking UEFA delle ultime quattro edizioni di Champions.

    In seconda fila ecco i brasiliani del Fluminense, vincitori della Copa Libertadores nel 2023 e a caccia di uno dei due posti qualificazione. Partono nettamente sfavorite le altre due formazioni del raggruppamento, ovvero l'Ulsan e il Mamelodi Sundowns: i sudcoreani si sono qualificati al Mondiale grazie al piazzamento nel Ranking AFC, i sudafricani invece grazie al piazzamento nel Ranking CAF.

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  • FBL-GER-BUNDESLIGA-HOFFENHEIM-DORTMUNDAFP

    BORUSSIA DORTMUND

    Il Borussia Dortmund arriva al Mondiale in gran forma. I gialloneri hanno riscattato un’annata complicatissima proprio in extremis, vincendo sette delle ultime otto partite di Bundesliga - l’ottava ha portato un pareggio in casa del Bayern - e qualificandosi per la Champions League proprio all’ultima giornata. Nel mezzo c’è stato un po’ di tutto: un cambio in panchina (da Sahin a Kovac), un’eliminazione dalla Champions League per mano del Barcellona, ma anche l’uscita dalla DBF Pokal già a ottobre. Un anno dopo la sconfitta in finale di Champions contro il Real Madrid, il BvB (che poco prima dell'inizio del torneo si è rafforzato con l'acquisto di Jobe Bellingham) vola negli Stati Uniti con discrete ambizioni. E intanto è la favorita del gruppo F.

    L’ALLENATORE - Niko Kovac. Reduce da un paio di esperienze altalenanti tra Monaco e Wolfsburg, dopo aver conquistato la Bundesliga alla guida del Bayern nel 2019, il maggiore dei fratelli Kovac è stato chiamato in soccorso del Dortmund a gennaio. E non ha fallito: ha preso la squadra all’undicesimo posto e l’ha portata al quarto, qualificandola contro ogni previsione alla Champions League. Con lui la squadra ha ritrovato serenità dopo il caos di inizio stagione.

    LA STELLA - Serhou Guirassy. Dietro a Harry Kane c’è lui. Capocannoniere della scorsa edizione della Bundesliga con la maglia dello Stoccarda, Guirassy si è quasi ripetuto quest’anno: ha chiuso a 21 reti, un bottino eccellente, inferiore solo a quello dell’inglese. Il punto di riferimento offensivo del Borussia Dortmund è inevitabilmente e chiaramente lui.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Jobe Bellingham. Ha appena seguito le orme di Jude, trasferendosi dall'Inghilterra al Borussia Dortmund, con la differenza che i tedeschi lo hanno prelevato dal Sunderland e non dal Birmingham City. 20 anni a settembre, centrocampista offensivo, è stato prelevato per 38 milioni potenziali e negli Stati Uniti avrà l'occasione di dimostrare al mondo di non essere solo "il fratello di".

    LA FORMAZIONE TIPO (3-4-2-1): Kobel; Sule, Anton, Bensebaini; Ryerson, Gross, Nmecha, Svensson; Brandt, Adeyemi; Guirassy. All. Kovac

  • FLUMINENSE

    Squadra della fascia medio-alta del campionato brasiliano, il Fluminense sta cercando riscatto dopo un 2024 da brividi, che lo ha visto salvarsi all'ultima giornata dopo un girone d'andata interamente trascorso all'ultimo posto della classifica. L'anno precedente il club carioca aveva conquistato la Copa Libertadores, la prima nella propria storia, guadagnandosi il diritto di disputare il Mondiale per Club. Squadra incostante, ha come obiettivo principale quello di qualificarsi nuovamente per la Libertadores e magari provare il colpo in una delle coppe in cui è attualmente impegnata, ovvero Copa Sudamericana e Copa do Brasil. Negli ultimi tempi ha perso per infortunio tra gli altri il centravanti German Cano, eletto miglior giocatore del Sudamerica nel 2023.

    L'ALLENATORE - Renato GauchO. È il Renato Portaluppi che alla fine degli anni 80 sbarcò a Roma accompagnato da attese altissime, salvo essere ricordato come uno dei flop più clamorosi del club giallorosso. In panchina è diventato invece uno degli allenatori più vincenti del panorama brasiliano e sudamericano. Ha rimpiazzato Mano Menezes all'inizio di aprile, tornando al Fluminense dopo 11 anni.

    LA STELLA - Thiago Silva. A 40 anni suonati, l'ex difensore centrale di Milan, PSG e Chelsea è ancora sulla cresta dell'onda. Tornato nella squadra dov'è cresciuto e di cui è sempre stato tifoso, nel 2024 ha contribuito in maniera fattiva a evitarne la retrocessione.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Jhon Arias. Il giocatore con più mercato è questo colombiano di 27 anni che il Flu ha pescato nel 2021 nel Santa Fe. Attaccante esterno che ama prevalentemente agire a destra, può essere schierato anche dalla parte opposta ma all'occorrenza può fare anche il 10. Gli assist sono il suo forte. È titolare indiscusso dei Cafeteros, al fianco di Luis Diaz e James Rodriguez.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Fabio; Samuel Xavier, Thiago Silva, Freytes, Fuentes; Martinelli, Hercules; Arias, Ganso, Serna; Everaldo. All. Renato Gaucho

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  • ULSAN HD

    Unica rappresentante coreana al Mondiale, l'Ulsan si è qualificato grazie all'ottimo piazzamento nel Ranking AFC. Sebbene non abbia conquistato la Champions League, impresa che gli era riuscita nel 2012 e poi nel 2020, il club asiatico ha raggiunto le semifinali della competizione sia nel 2021 che nel 2024. In patria ha dominato nelle ultime stagioni, vincendo il campionato per tre volte di fila, dal 2022 al 2024, più di quanto avesse mai fatto in tutta la propria storia (prima di allora ne aveva vinti appena due). Anche quest'anno è in lotta per le prime posizioni della K-League. Negli Stati Uniti proverà a sovvertire i pronostici che lo collocano in seconda fila assieme al Mamelodi Sundowns.

    L'ALLENATORE - Kim Pan-Gon. 56 anni, già all'Ulsan durante la propria carriera di calciatore, è tornato nel 2024 e ha conquistato il titolo nazionale. Era reduce da due avventure in panchina con altrettante nazionali del continente asiatico: prima Hong Kong, poi la Malesia.

    LA STELLA - Kim Young-Gwon. Difensore centrale della squadra, leader, a 35 anni avrà il compito di guidare l'Ulsan dalle retrovie. Nella propria carriera ha giocato solo in Giappone e Cina, collezionando però più di 100 presenze con la Corea del Sud e partecipando ai Mondiali del 2014, 2018 e 2022, nei quali ha peraltro segnato contro Germania e Portogallo.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Erick Farias. Attaccante brasiliano di 28 anni, a marzo ha accettato di tornare a giocare fuori dai confini nazionali dopo l'esperienza coi danesi del Velje di una decina d'anni fa. In Corea del Sud, dopo tanto peregrinare, pare aver trovato finalmente il proprio ambiente ideale: da quando è arrivato ha messo a segno 9 reti, diventando il punto di riferimento offensivo della squadra.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Jo Hyeon-Woo; Kang Sang-Woo, Seo Myung-Gwan, Park Min-Seo; Bojanic, Jung Woo-Young; Lee Chung-Yong, Ko Seung-Beom, Yoon Jae-Seok; Erick Farias. All. Kim Pan-Gon

  • MAMELODI SUNDOWNS

    Squadra di Pretoria (Sudafrica), il Mamelodi Sundowns gioca il Mondiale per Club per la seconda volta dopo l'unica apparizione del 2016, anno in cui hanno conquistato l'unica Champions League africana della propria storia. I Brazilians, chiamati così per la somiglianza della maglia con quella della nazionale brasiliana, sono stati ammessi al torneo statunitense grazie al piazzamento nel Ranking CAF delle ultime stagioni. In patria è una potenza: ha appena conquistato il suo diciottesimo campionato, l’ottavo di fila e il decimo dal 2013 a oggi. Al contrario, però, ha appena visto svanire la possibilità di alzare la seconda Champions perendo in finale contro gli egiziani dei Pyramids.

    L’ALLENATORE - Miguel Cardoso. Classe 1972, portoghese, Miguel Cardoso ha lavorato praticamente ovunque nel mondo: dalla Francia all’Ucraina, dalla Spagna alla Grecia, passando per la Tunisia. Il Mamelodi Sundowns lo ha chiamato in panchina nel dicembre 2024, due mesi dopo l’esonero dall’Esperance Tunisi, e con lui è arrivato l’ennesimo titolo nazionale.

    LA STELLA - Themba Zwane. 36 anni da compiere ad agosto, è unanimemente considerato uno dei migliori calciatori della storia non solo del Mamelodi Sundowns, dove gioca dal 2011, ma dell’intero Sudafrica. Trequartista di qualità, è tornato in campo ad aprile dopo diversi mesi ai box per un infortunio.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Lucas Ribeiro. 26 anni, esterno mancino che ama partire da destra, è arrivato al Mamelodi Sundowns nel 2023 dopo aver militato in Francia e Belgio e ha avuto un impatto formidabile: 12 reti nel 2023/2024, 16 nel 2024/2025. Nonostante non sia un centravanti, è il punto di riferimento realizzativo della squadra.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Williams; Mudau, Khoza, Lebusa, Modiba; Mokoena, Allende; Lucas Ribeiro, Arthur Sales, Matthews; Rayners. All. Cardoso

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  • GRUPPO G

    Il Gruppo G è uno dei più attesi del torneo. La Juventus diIgor Tudor si è qualificata grazie al ranking UEFA e rappresenta una delle squadre più prestigiose e vincenti d’Europa. Con un mix di esperienza e giovani talenti, la Juve punta a passare il turno e, chissà, a sorprendere nella fase a eliminazione diretta.

    Nel girone, l’antagonista principale dei bianconeri è il Manchester City, vincitore della Champions League 2023. Nonostante una stagione deludente, i Citizens di Guardiola è una macchina perfettamente oliata, con una rosa profonda e una filosofia di gioco dominante, e portono favoriti.

    Il Wydad Casablanca rappresenta il calcio africano: un club storico e abituato a sfide internazionali, vincitore della CAF Champions League 2022. Il Wydad ha già mostrato in passato di poter competere anche con le grandi squadre europee e cercherà di ottenere un risultato storico.

    Da non sottovalutare l’Al Ain, formazione emiratina, campione dell’AFC Champions League 2023/2024. Gli emiratini sono alla sua apparizione al Mondiale per Club dopo la finale contro il Real Madrid nel 2018 e puntano a sorprendere anche su questo palcoscenico globale.

  • haaland guardiola crystal palace manchester city fa cup 17 maggio 2025Getty Images

    MANCHESTER CITY

    Dopo una stagione 2024/25 senza trofei, la prima dal 2017, il Manchester City affronta il Mondiale per Club 2025 con l'obiettivo di riscattarsi. Nonostante le difficoltà, la squadra rimane una delle più temute, grazie alla qualità della rosa e all'esperienza internazionale. Dopo quattro titoli consecutivi in Premier League, i Citizens hanno chiuso a bocca asciutta e sono stati eliminati dal Real Madrid in Champions League.

    L'ALLENATORE – Pep Guardiola. Alla guida del City dal 2016, Guardiola ha recentemente esteso il suo contratto fino al 2027. Ha annunciato l'intenzione di prendersi una pausa al termine di questo periodo. Con 18 trofei conquistati con il club, è considerato il manager più vincente nella storia del City. È uno degli allenatori più vincenti e influenti del calcio moderno. Dopo una brillante carriera da centrocampista nel Barcellona di Cruyff, ha iniziato ad allenare i blaugrana nel 2008, vincendo 14 trofei in 4 anni, tra cui 2 Champions League. Ha poi guidato il Bayern Monaco (2013–2016), conquistando 3 Bundesliga, e dal 2016 è al Manchester City, con cui ha vinto 6 Premier League, 1 Champions League e realizzato il Treble nel 2023. La sua filosofia di gioco, basata su possesso palla, pressing alto e superiorità posizionale, ha rivoluzionato il calcio contemporaneo.

    LA STELLA – Erling Haaland. In una squadra ricca di stelle, l’attaccante norvegese ha continuato a essere il punto di riferimento offensivo della squadra, nonostante le difficoltà incontrate. Oltre 30 reti per la terza stagione di fila e un ritmo incredibile nell’andare in rete, sul quale non ha inciso la stagione negativa della squadra. È senza dubbio tra i candidati al titolo di capocannoniere del Mondiale per Club.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE – Oscar Bobb. Tra i campioni del City, negli ultimi mesi a prendersi la scena a sorpresa è stato Oscar Bobb, talentuoso esterno offensivo norvegese classe 2003. Mancino elegante e creativo, si distingue per dribbling, visione di gioco e intelligenza tattica. Può agire su entrambe le fasce o da trequartista, interpretando il ruolo secondo i principi del gioco posizionale di Guardiola. Tecnico, rapido e imprevedibile, è considerato uno dei giovani più promettenti d’Europa.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Ederson; Matheus Nunes, Ruben Dias, Gvardiol, Ait-Nouri; Rodri, Reijnders; Bernardo Silva, Cherki, Foden; Haaland. All. Guardiola

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  • Venezia v Juventus - Serie AGetty Images Sport

    JUVENTUS

    La Juventus affronta il Mondiale per Club 2025 dopo una stagione altalenante in Serie A. Con l'obiettivo di tornare ai vertici del calcio europeo, la squadra punta su un mix di giovani talenti e giocatori esperti. Il ribaltone in panchina, con Tudor al posto di Thiago Motta, ha portato i frutti sperati, con la squadra che è riuscita a centrare il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions League. Il Mondiale per Club rappresenta un'opportunità importante per i bianconeri, non solo per mettere in mostra il proprio valore a livello internazionale, ma anche per proseguire nella crescita e provare a migliorare il proprio palmares. La squadra bianconera si prepara ad affrontare un torneo che potrebbe dare ulteriore slancio al nuovo corso targato Giuntoli.

    L'ALLENATORE – Igor Tudor. Subentrato a Thiago Motta nel marzo 2025, Tudor ha migliorato le prestazioni della squadra, portandola al quarto posto in campionato che vale l’accesso alla prossima Champions League.  Noto per il suo approccio aggressivo e intenso al calcio, il croato fa del pressing alto e una difesa solida il suo mantra. Tudor predilige un calcio fisico, che spinge la squadra a recuperare palla rapidamente e a gestire il possesso in modo dinamico attraverso il 3-4-2-1, suo marchio di fabbrica.

    LA STELLA – Dusan Vlahovic. Con 15 goal e 5 assist in 40 presenze stagionali, è stato il miglior marcatore della squadra in tutte le competizioni, l’attaccante serbo è determinato a concludere la stagione con impegno. Il Mondiale per Club rappresenta un'opportunità per lasciare un segno indelebile nella storia bianconera, nonostante le voci di mercato che lo vedono lontano da Torino la prossima stagione. Sotto la guida di Tudor, subentrato a marzo 2025, Vlahović ha ritrovato fiducia e centralità nel progetto tecnico. Il tecnico croato ha sottolineato l'impegno e l'efficacia dell'attaccante, evidenziando il suo sacrificio per la squadra.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE – Kenan Yildiz. Il giovane trequartista turco è considerato uno dei talenti emergenti più promettenti del panorama europeo. Il classe 2005 sta brillando ha totalizzato 8 gol e 7 assist nella stagione 2024/25, mostrando prestazioni convincenti e una crescita costante. Le sue doti nel dribbling, la visione di gioco e la capacità di segnare gol decisivi lo rendono una risorsa fondamentale per il presente e il futuro della Juventus, che punta tanto su di lui anche in vista del Mondiale per Club.

    LA FORMAZIONE TIPO (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Veiga; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Yildiz, Nico Gonzalez; Vlahovic. All. Tudor

  • AL AIN

    Club più seguito e tifato negli Emirati Arabi Uniti, l’Al Ain è la squadra dell’omonima città, nell’Emirato di Abu Dhabi. La formazione emiratina ha conquistato il pass per il Mondiale per Club grazie al trionfo nella AFC Champions League con Hernan Crespo in panchina. L’ex attaccante è stato esonerato a novembre scorso, mentre ora in panchina c’è l’ex Watford Ivic. L’Al Ain non è una novità al Mondiale per Club: nel 2018 arrivò in finale, poi persa contro il Real Madrid. Gli emiratini si sono rinforzati prelevando Rui Patricio, in scadenza con l'Atalanta, Yahya Benkhaleq dal FUS Rabat, Jasic dagli austriaci del Wolfsberger e Marcel Ratnik dall'Olimpia Lubiana.

    L'ALLENATORE – Vladimir Ivic. Il tecnico serbo ha assunto la guida della squadra nel febbraio 2025, firmando un contratto di 18 mesi. Ex centrocampista offensivo, ha vinto da allenatore la Coppa di Grecia con il PAOK (2016/17) e due campionati israeliani consecutivi con il Maccabi Tel Aviv (2018/2020), oltre a una Supercoppa e una Coppa Toto. Ha avuto esperienze anche con Watford e Krasnodar. La sua filosofia di gioco è pragmatica e adattabile: predilige sistemi come il 4-3-3 o il 4-2-3-1, puntando su compattezza difensiva e transizioni rapide, con l'obiettivo primario di ottenere risultati concreti.

    LA STELLA – Soufiane Rahimi. L'attaccante marocchino è stato determinante nella conquista della AFC Champions League, segnando 13 goal in altrettante partite. Ala offensiva dal gioco veloce e tecnico, capace di agire su entrambe le fasce ma letale partendo da sinistra per rientrare sul destro. Cresciuto nel Raja Casablanca, con cui ha vinto la Coppa della Confederazione CAF (2018) e la Supercoppa CAF (2019), si è trasferito nel 2021 all'Al Ain negli Emirati, dove ha fatto il definitivo salto di qualità diventando la stella della formazione che si è seduta sul trono d’Asia. Con il Marocco ha vinto due Coppe d’Africa, venendo eletto miglior giocatore del torneo nel 2020. 

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE – Matias Segovia. Estroso esterno offensivo paraguaiano classe 2003, è un mancino naturale che si distingue per dribbling fulmineo, tecnica sopraffina e visione creativa del gioco. Può agire su entrambe le fasce o da trequartista, preferendo partire da sinistra per accentrarsi. Cresciuto nel Guaraní, ha poi militato nel Botafogo e nel Molenbeek. Arrivato negli Emirati Arabi Uniti la scorsa estate, con la nazionale giovanile del Paraguay ha conquistato l’oro ai Giochi Sudamericani 2022.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Rui Patricio; Jasic, Cardoso, Kouadio, Zabala; Park Yong-woo, Nader; Segovia, Kaku, Rahimi; Laba. All. Ivic

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  • WYDAD CASABLANCA

    Il Wydad Casablanca partecipa al Mondiale per Club 2025 grazie alla vittoria nella CAF Champions League 2021/22, la terza della sua storia. La squadra marocchina mira a superare il secondo turno del torneo per la prima volta. Società tra le più prestigiose del Marocco e dell’Africa, è il club più titolato del Paese grazie a 22 campionati marocchini, 9 Coppe del Trono e 3 CAF Champions League (1992, 2017, 2022).

    L'ALLENATORE – Mohamed Amine Benchachem. Dopo la recente separazione con Rhulani Mokwena, Benchachem è stato nominato nuovo allenatore della squadra. Ex centrocampista sinistro del Wydad AC, con cui ha vinto la Coppa del Trono (2001) e la Coppa delle Coppe CAF (2002), si è ritirato nel 2004 ed è diventato allenatore nel 2008, guidando club come Ittihad Tanger, Olympique Safi e FUS Rabat. Nel 2025 è stato nominato direttore sportivo del Wydad AC. Nel corso della carriera da allenatore si è sempre contraddistinto per la sua filosofia di gioco offensiva basata sul possesso palla, il modulo 4-2-3-1 e la valorizzazione dei giovani talenti.

    LA STELLA – Jamal Harkass. Leaderdifensivo e centrale roccioso, è cresciuto calcisticamente in Francia, dove si afferma tra Le Mans e Orleans per poi trasferirsi nel 2023 al Wydad Casablanca. Giocatore dalle spiccate doti tattiche, forte fisicamente e pulito negli interventi, si distingue per leadership silenziosa e capacità di lettura del gioco. Con il Wydad ha conquistato la Coppa del Trono e la CAF Champions League, confermandosi profilo affidabile e in ascesa nel panorama africano e non solo.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE – Mohamed Rayhi. Ala olandese dal grande impatto offensivo. Con 13 goal stagionali, è il capocannoniere del club e protagonista assoluto grazie alla sua velocità, tecnica e capacità di creare occasioni. Punto di riferimento nell’attacco biancorosso, è considerato una delle rivelazioni del calcio africano, pronto a brillare anche nel Mondiale per Club.

    LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): El Motie; Moufid, Harkass, Boutoil, Nassik; El Moubarik, Sakhi; Chadli, Zemraoui, Rayhi; Mailula. All. Benchachem

  • GRUPPO H

    Il Gruppo H sarà uno di quelli che desterà maggiore curiosità, visto che per la prima volta si vedrà all’opera il nuovo Real Madrid targato Xabi Alonso. I Blancos sono i grandi favoriti per la vittoria del girone e al Mondiale per Club proveranno a riscattare una stagione andata non secondo le aspettative.

    Grande attesa anche per l’Al-Hilal, ovvero una delle super big della Saudi Pro League. I campioni in rosa non mancano, non resta ora che vedere come si comporteranno al cospetto di alcune tra le migliori squadre del pianeta.

    Gli outsider del raggruppamento saranno il Pachuca, che si è qualificato alla competizione grazie al trionfo in CONCACAF Champions League del 2024 ed il Salisburgo che invece ha fatto il suo ingresso nel Mondiale per Club grazie al suo posizionamento nel Ranking UEFA e che è reduce da un’annata non propriamente positiva, visto che in campionato si è dovuto arrendere ancora allo Sturm Graz e che il suo cammino in Champions League è stato tanto breve quanto deludente.

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  • real madridGetty Images

    REAL MADRID

    Il Real Madrid cercherà nel Mondiale per Club di riscattarsi dopo una stagione di fatto deludente che ha segnato la fine dell'avventura con i Blancos di Ancelotti. Quella che si presenterà ai blocchi di partenza del torneo è una squadra ricchissima di stelle che è impossibile non inserire nel novero delle grandi favorite per la vittoria finale, ma anche all’inizio di un ciclo totalmente nuovo. Il Real Madrid avrà i riflettori puntati addosso e non può essere altrimenti, visto che si tratta del club più importante al mondo.

    L'ALLENATORE: Xabi Alonso. Dopo la fine dello straordinario ciclo Ancelotti (il secondo del tecnico italiano alla guida dei Blancos), il Real Madrid ha deciso di affidarsi ad un allenatore giovane, ma che è già da molti considerato tra i migliori del pianeta: Xabi Alonso. E’ reduce da un’esperienza di tre anni in Germania, nel corso della quale ha fatto cose straordinarie alla guida del Bayer Leverkusen. Ha guidato le aspirine alla conquista (da imbattuti) del loro primo titolo in Bundesliga, ponendo fine al lungo dominio del Bayern Monaco, di una Coppa di Germania e di una Supercoppa di Germania. Il tutto proponendo un calcio di altissimo livello.

    LA STELLA: Kylian Mbappé. Difficile scegliere una sola stella nel ‘firmamento’ del Real Madrid, ma ovviamente tra tutte quella di Mbappé è la più luminosa. Da molti considerato il miglior giocatore al mondo, l’attaccante francese, alla sua prima stagione con i Blancos, nonostante qualche alto e basso iniziale, dovuto anche ad alcuni equivoci tattici, ha segnato qualcosa come 42 goal in 55 partite complessive, 31 delle quali in 34 partite di Liga che gli sono valse il titolo di ‘Pichichi’. Nemmeno Cristiano Ronaldo aveva fatto così bene alla sua prima annata al Real.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Arda Guler. Non è reduce dalla stagione che in molti si aspettavano, ma resta uno dei più grandi talenti del panorama calcistico mondiale. Il nuovo modulo di Xabi Alonso, che prevede due giocatori a supporto della punta centrale. Non partirà con i galloni del titolare, ma potrebbe ritagliarsi uno spazio importante nel corso del torneo.

    LA FORMAZIONE TIPO (3-4-2-1): Courtois; Militao, Rudiger, Huijsen; Alexander-Arnold, Valverde, Tchoumeni, Mendy; Bellingham, Vinicius Jr.; Mbappé. All. Xabi Alonso

  • SALISBURGO

    L’unica compagine austriaca a prendere parte al Mondiale per Club. Il Salisburgo si è meritato un posto nella competizione grazie alla sua posizione nel Ranking UEFA. Nel corso degli anni si è guadagnato la fama di straordinaria fucina di talenti e soprattutto ha dominato in patria vincendo dieci campionati consecutivi tra il 2014 ed il 2023. In questa stagione si è dovuto accontentare del secondo posto in Bundesliga, arrendendosi per il secondo anno di fila allo Sturm Graz ed ha deluso le aspettative in Champions League, competizione nella quale ha ottenuto una sola vittoria ed otto sconfitte nella ‘Fase Campionato’.

    L'ALLENATORE - Thomas Letsch. Tecnico tedesco dalla lunga esperienza maturata tra Germania, Olanda e appunto Austria, siede sulla panchina del Salisburgo da dicembre, da quando cioè ha preso il posto dell’esonerato Pepijn Lijnders. Sin qui ha vinto solo 9 delle 19 partite da tecnico della compagine austriaca (accompagnate da 4 pareggi e sei sconfitte), ma il suo percorso è stato condizionato anche dai tanti infortuni che hanno colpito la squadra e che rischieranno di pesare anche nel Mondiale per Club.

    LA STELLA - Oscar Gloukh. Può agire da trequartista o da esterno offensivo, ha solo 21 anni e si è guadagnato un soprannome pesante: ‘il Messi d’Israele’. Tecnico, fortissimo nel dribbling e molto veloce, nelle ultime due stagioni ha preso parte direttamente a qualcosa come 45 dei goal siglati dalla sua squadra ed è stato, con 15 passaggi vincenti, il miglior assistman dell’ultima Bundesliga austriaca. Si tratta dell’ennesimo gioiello scovato e lanciato ad alti livelli dal Salisburgo

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Joane Gadou. Cresciuto nel PSG, è un difensore centrale possente (è alto 195 cm) già considerato tra i migliori prospetti del calcio europeo. Di lui si parla come di un talento destinato ad un futuro in uno dei top club europei ed ha deciso di lasciare la Francia la scorsa estate proprio per legarsi ad un club abilissimo nel crescere e lanciare grandi prospetti. Il suo calcio è fatto di grande fisicità, ma anche di una grande abilità nel leggere il gioco e farsi trovare sempre al posto giusto e al momento giusto.

    LA FORMAZIONE TIPO SALISBURGO (4-4-2): Schlager; Trummer, Baidoo, Gadou, Terzic; Nene, Capaldo, Bidstrup, Glouck; Vertessen, Onisiwo. All. Letsch

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  • Al Hilal v Al Shorta: Saudi Pro LeagueGetty Images Sport

    AL-HILAL

    Una delle squadre più attese del torneo, se non altro perché c’è curiosità nel vedere una delle regine della Saudi Pro League al cospetto di avversari di assoluto valore. Dopo aver vissuto un 2023-2024 da assoluto dominatore, infilando tra l’altro un filotto di 34 vittorie consecutive da record, non è riuscito a ripetersi in questa stagione. Ha chiuso il campionato al secondo posto alle spalle dell’Al-Ittihad e in Champions League asiatica si è fermato in semifinale, mentre ha perso la Coppa nazionale in finale ai rigori. L’unica soddisfazione se l’è tolta in Supercoppa, troppo poco per una squadra costruita per dominare.

    L'ALLENATORE - Simone Inzaghi. Non ha certo bisogno di presentazioni. Per lui il Mondiale per Club rappresenterà la prima esperienza alla guida dell’Al-Hilal. Il club saudita ha ufficializzato il suo arrivo il 4 giugno, affidandogli dunque un progetto tutto nuovo ed estremamente ambizioso. Per Simone Inzaghi si tratta della prima esperienza all’estero e si prepara a viverla dopo la chiusura di un ciclo di quattro anni all’Inter, scandito da uno Scudetto, tre Supercoppe Italiane e due Coppe Italia. Al Mondiale per Club proverà a togliersi quelle soddisfazioni che gli consentano di mettersi definitivamente alle spalle la storica sconfitta per 5-0 patita nella finale di Champions League contro il PSG.

    LA STELLA - Sergej Milinkovic-Savic. Nell’estate del 2023, quando era considerato uno dei migliori centrocampisti al mondo, ha sorpreso tutti accettando le lusinghe della Saudi Pro League. Una scelta che lo ha allontanato dai riflettori del grande calcio, ma le qualità restano. E’ reduce da una eccellente stagione a livello personale, scandita da ottime prestazioni e da 17 goal segnati in tutte le competizioni (record personale) ed ha già avuto la possibilità di lavorare con il suo nuovo allenatore Simone Inzaghi ai tempi della Lazio.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Marcos Leonardo. Nel settembre del 2024 l’Al-Hilal ha versato nelle casse del Benfica qualcosa come 40 milioni di euro pur di assicurarsi Marcos Leonardo, un giocatore che per diversi anni è stato considerato uno dei più grandi talenti del calcio brasiliano. Classe 2003, è un centravanti atipico (può agire anche da trequartista) non dotato di un grande fisico, ma molto veloce, bravo a lanciarsi negli spazi ed anche abile nel gioco aereo nonostante i ‘soli’ 174 cm di altezza. Nella sua prima stagione di Saudi Pro League ha segnato 17 goal in 24 partite, prima di essere stato fermato da un infortunio muscolare che lo ha costretto ai box da metà aprile. Se dovesse ritrovare la giusta condizione, potrebbe rivelarsi uno dei giocatori più interessanti del Mondiale per Club.

    LA FORMAZIONE TIPO (3-5-2): Bono; Al-Bulayhi, Tambakti, Koulibaly; Cancelo, Milinkovic-Savic, R. Neves, Kanno, R. Lodi; Marcos Leonardo, Mitrovic. All. Inzaghi

  • PACHUCA

    Una delle outsider del girone, ma anche una potenza del calcio messicano. Il Pachuca si è meritato un posto al Mondiale per Club trionfando nel 2024 nella CONCACAF Champions League. Un torneo che dal 2002 in poi ha vinto in sei occasioni, guadagnandosi così un posto di rilievo nel novero delle compagini nordamericane. Sulla carta sono altre le rivali favorite per la conquista dei primi due posti nel girone, ma le qualità e l’esperienza per sorprendere di certo non mancano.

    L'ALLENATORE: Jaime Lozano. Il Pachuca ha annunciato di avergli affidato la panchina un paio di settimane prima dell’inizio del Mondiale per Club. A lui il difficile compito di raccogliere l’eredità di Guillermo Almada, allenatore che ha lasciato il club al termine della stagione dopo tre annate scandite da successi e da un calcio molto offensivo. Lozano è un allenatore giovane, ma già con un’ottima esperienza alle spalle: è stato commissario tecnico del Messico tra il giugno del 2023 ed il luglio 2024 vincendo una CONCACAF Gold Cup e guidando ‘El Tri’ fino alla finale di Nations League, mentre con la rappresentativa Olimpica si è guadagnato uno storico bronzo a Tokyo 2020.

    LA STELLA - John Kennedy. Attaccante brasiliano di 23 anni, è approdato al Pachuca lo scorso gennaio, imponendosi come uno dei titolari inamovibili della squadra. Veloce, talentuoso e abile in area di rigore, può giocare in tutti i ruoli del fronte offensivo, agendo soprattutto da punta, seconda punta o trequartista. Accostato in passato anche a diversi club europei, col Fluminese ha vinto tanto, soprattutto una Coppa Libertadores nel 2023, segnando tra l’altro il goal decisivo in finale contro il Boca Juniors.

    IL GIOCATORE DA SEGUIRE - Elias Montiel. Classe 2005, è considerato uno dei più grandi talenti prodotti negli ultimi anni dal calcio messicano. Centrocampista centrale abile sia in fase di costruzione che di contenimento, nonostante la giovanissima età è già da tempo uno dei titolari inamovibili della squadra. Negli ultimi mesi si è parlato del forte interesse per lui da parte di diversi club europei e chissà che il Mondiale per Club non possa rappresentare la vetrina giusta per mettersi in mostra ed anticipare il grande salto nel Vecchio Continente.

    LA FORMAZIONE TIPO PACHUCA (4-2-3-1): Moreno; L. Rodriguez, Barreto, Berlanga, B. Gonzalez; Pedraza, Montiel; Sigala, Kennedy, Idrissi; Rondon. All. Lozano

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