Che una squadra boutade potesse arrivare a comandare il calcio argentino, onestamente, non se lo aspettava proprio nessuno. Il Deportivo Riestra, fino a poco tempo fa, era considerato anche questo: una bizzarria del calcio locale. Anche se i risultati ottenuti sul campo, ormai da diversi anni, hanno continuato a sottolineare esattamente il contrario.
Il Riestra è il club che qualche tempo fa (ricordate?) ha fatto giocare uno streamer in attacco. Ma anche un tiktoker tra i pali, se vogliamo. Eppure oggi è diventata una questione serissima per tutti, avversari compresi: per il Boca Juniors, per il River Plate, per il San Lorenzo, per il Velez, per il Racing. Per tutte coloro che negli anni si sono divise glorie e trofei del fútbol argentino, e ora devono fare i conti con la scomoda presenza di chi al ballo non era mai stato invitato prima.
Se è vero che in Argentina sono maggiormente abituati rispetto a noi alle sorprese - vedi il clamoroso campionato vinto qualche mese fa dal Platense, o il Central Cordoba campione della Copa Argentina - è altrettanto palese come quel che sta accadendo non sia la normalità: una squadra che in Primera Division non aveva mai messo piede fino al 2023 ora la sta addirittura comandando, la Primera. Con più punti di tutte le altre, contando entrambi i gironi in cui è suddiviso il torneo. E con un grande sogno chiamato Copa Libertadores.
È una stortura fresca, bella, di un calcio che in certi angoli del Sudamerica continua a essere meno omologato e meno prevedibile che nel resto del mondo. Con una squadra che una volta veniva guardata con sospetto e addirittura con fastidio, anche dal ct Scaloni, e non certo per i suoi risultati. Ma che oggi è presa maledettamente sul serio da tutti.

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