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Deportivo Riestra gfxGOAL

Golazo - L'incredibile ascesa del Deportivo Riestra: in Argentina comanda la squadra dello streamer

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Che una squadra boutade potesse arrivare a comandare il calcio argentino, onestamente, non se lo aspettava proprio nessuno. Il Deportivo Riestra, fino a poco tempo fa, era considerato anche questo: una bizzarria del calcio locale. Anche se i risultati ottenuti sul campo, ormai da diversi anni, hanno continuato a sottolineare esattamente il contrario.

Il Riestra è il club che qualche tempo fa (ricordate?) ha fatto giocare uno streamer in attacco. Ma anche un tiktoker tra i pali, se vogliamo. Eppure oggi è diventata una questione serissima per tutti, avversari compresi: per il Boca Juniors, per il River Plate, per il San Lorenzo, per il Velez, per il Racing. Per tutte coloro che negli anni si sono divise glorie e trofei del fútbol argentino, e ora devono fare i conti con la scomoda presenza di chi al ballo non era mai stato invitato prima.

Se è vero che in Argentina sono maggiormente abituati rispetto a noi alle sorprese - vedi il clamoroso campionato vinto qualche mese fa dal Platense, o il Central Cordoba campione della Copa Argentina - è altrettanto palese come quel che sta accadendo non sia la normalità: una squadra che in Primera Division non aveva mai messo piede fino al 2023 ora la sta addirittura comandando, la Primera. Con più punti di tutte le altre, contando entrambi i gironi in cui è suddiviso il torneo. E con un grande sogno chiamato Copa Libertadores.

È una stortura fresca, bella, di un calcio che in certi angoli del Sudamerica continua a essere meno omologato e meno prevedibile che nel resto del mondo. Con una squadra che una volta veniva guardata con sospetto e addirittura con fastidio, anche dal ct Scaloni, e non certo per i suoi risultati. Ma che oggi è presa maledettamente sul serio da tutti.

  • DA ZERO A CENTO

    Giusto un paio di date, in modo da comprendere meglio di che razza di ascesa vertiginosa si sia reso protagonista il Deportivo Riestra. Nel 1990 la formazione di Nueva Pompeya, quartiere di Buenos Aires, perdeva l'affiliazione all'AFA dopo la retrocessione dalla Primera D, la quinta divisione del calcio argentino; nel 2013 militava sempre in Primera D. Lontanissimo da ogni ambizione di grande calcio.

    In un decennio esatto, il Riestra ha scalato quattro gradini della piramide locale. Nessun altro club in Argentina è riuscito a rendersi protagonista di una simile ascesa in così poco tempo. Un'impresa simile l'ha compiuta il Defensa y Justicia, passato dalla D alla A in pochi anni quando però non esisteva la Primera B Nacional, la seconda serie. In pratica, dal quinto al primo scalino non c'è mai arrivato nessuno.

    La serie di promozioni ha preso il via nel 2014, con il salto in Primera C (quarta serie). È proseguita 12 mesi più tardi col volo verso la Primera B Metropolitana (terza serie). Quindi la storica promozione nella Primera B Nacional (seconda serie) del 2017. Una stagione complicata, l'immediata retrocessione, l'altrettanto immediato ritorno nella divisione cadetta. E poi, il 2 dicembre 2023, ecco arrivare il momento fin qui più importante dell'intera storia del club.

    Arrivato settimo nella stagione regolare, quel giorno il Deportivo Riestra se la vede col Deportivo Maipú nella finale playoff della B Nacional. Chi vince va in Primera Division, al perdente restano solo le lacrime. Finisce 1-0, decide una rete di Gustavo "Tortuga" Fernandez al quarto d'ora del secondo tempo. La storia ha preso compiutamente forma e si è trasformata in leggenda.

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  • L'AVVOCATO DELLE CAUSE VINTE

    L'uomo della provvidenza, il cardine del miracolo, si chiama Victor Stinfale. Un tempo faceva il calciatore: da giovane è stato portiere del Nueva Chicago, arrivando pure a sedersi in panchina in Primera División. Ma oggi fa l'avvocato e dal 2013 è il deus ex machina del Deportivo Riestra. Tutto è iniziato da lui, tutto è iniziato con lui.

    Stinfale è uno dei personaggi più chiacchierati e polemici del calcio argentino. Nel corso della propria carriera di avvocato ha preso le difese praticamente di chiunque: dai leader delle barras bravas di Boca Juniors e River Plate ad altri personaggi poco raccomandabili. È famoso soprattutto per essere stato l'avvocato del "Gordo" Valor, capo di una banda di rapinatori a cavallo degli anni 80 e 90. Una volta ha detto in un'intervista televisiva: "Se Hitler mi desse un milione di dollari, difenderei anche lui".

    Amante della musica elettronica, tanto da costringere i giocatori ad ascoltarla nello spogliatoio, nel 2016 è stato incarcerato per 70 giorni per la tragedia del Time Warp: un festival - di musica elettronica, appunto - da lui stesso organizzato e nel quale sono morti cinque ragazzi.

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  • Victor StinfaleGetty Images

    LO STREAMER, IL TIKTOKER E... MARADONA

    E qui si torna alla storia dello streamer, in cui Stinfale c'entra eccome. Ricapitolando: nel novembre del 2024 il Deportivo Riestra ha fatto scalpore in una partita giocata contro il Velez Sarsfield, schierando in attacco tale Ivan Buhajeruk, in arte Spreen, personaggio social che in Sudamerica è celeberrimo e vanta circa 12 milioni di follower. E la trovata ha fatto naturalmente il giro del mondo, provocando reazioni tra il divertito e l'indignato (più indignate che divertite, in realtà).

    Non si trattava di un'amichevole: era una partita del massimo campionato argentino. E non si trattava nemmeno di un avversario qualunque: di fronte c'era la capolista del torneo e una delle squadre più gloriose del continente, campione della Libertadores una trentina d'anni prima e poi pure del mondo, contro il Milan di Fabio Capello. Eppure è accaduto davvero. Spreen ha giocato titolare, è rimasto in campo meno di due minuti senza toccar palla per poi essere sostituito. La ragione di tutto questo? Una trovata di marketing: lo streamer in questione è il volto di Speed, bevanda energetica sponsor del club e il cui proprietario è proprio Stinfale.

    "Immagino che tutti abbiano pensato la stessa cosa - ha detto in quell'occasione Lionel Scaloni, commissario tecnico della nazionale argentina - Io ricordo il mio debutto in Primera División come uno dei momenti più belli della mia vita. È difficile arrivarci. Credo che il Comitato Etico interverrà, spero che ci sarà una decisione esemplare e, per favore, che tutto questo non accada mai più, per il bene del calcio".

    E che dire del tiktoker in porta? Il personaggio in questione, che appunto fa di mestiere il portiere, è Jaime Barceló. Oggi ha 25 anni e gioca ancora nel Riestra. Ma nelle scorse stagioni si è messo in luce tra la quarta e la seconda divisione finlandese, dove si era andato a cacciare per mancanza di offerte dal calcio locale. In Finlandia è diventato famoso soprattutto per un motivo: postava su TikTok video della propria avventura esotica e inedita. Tanto da guadagnarsi centinaia di migliaia di follower e, di conseguenza, di rifarsi un nome anche in patria.

    Ma con Stinfale c'è da aspettarsi questo e altro. Come quando, col Deportivo Riestra nei bassifondi del calcio argentino, l'avvocato strinse una collaborazione nientemeno che con Diego Armando Maradona, divenuto una sorta di uomo immagine e motivatore tanto da... sostituirsi all'allenatore nei discorsi motivazionali prima delle partite, ma pure da spiegare ai giocatori come calciare le punizioni. In pratica, un Director Tecnico Emerito. A un certo punto sembrava pure che il club lo avrebbe messo sotto contratto come calciatore a 50 e passa anni, ma era una bufala. Dopo la promozione del 2023, il pensiero dei tifosi è andato anche a lui: "Olé olé olé olé, Diego Diego".

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  • TRA ADIDAS E IRAK

    Altra curiosità di un mondo a parte che delle curiosità ha deciso di fare incetta: le maglie della squadra sono targate Adidas, che però non è il vero e proprio sponsor tecnico come lo è del River Plate o del Boca Juniors. Semplicemente, si tratta di casacche generiche del marchio tedesco a cui... vengono applicati il simbolo e le varie sponsorizzazioni.

    Una di queste, almeno a prima vista, potrebbe essere la scritta IRAK che da anni campeggia sul retro delle maglie del Riestra. Ma in realtà non ci sono in ballo accordi con il paese asiatico: IRAK non è che il nome della... squadra di calcio amatoriale di Stinfale, quella in cui il padre padrone del club gioca con gli amici durante la settimana. Tutto vero.

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  • Deportivo Riestra v River Plate - Liga Profesional 2024Getty Images Sport

    IL MIGLIOR ANNO DELLA NOSTRA VITA

    Ecco: chi pensa che il Riestra sia solo questo, e cioè che abbia a che fare appena con le follie di Stinfale o gli streamer o con i tiktoker, si sbaglia di grosso. Qui si parla soprattutto di un club che sta continuando a scrivere la storia del calcio argentino, passo dopo passo, promozione dopo promozione, impresa dopo impresa.

    Perché si potrà parlare di una realtà piccola piccola del panorama locale, e del resto i 3000 posti del Guillermo Laza (ennesima curiosità: è a 5 minuti a piedi dal Nuevo Gasometro, stadio del San Lorenzo) ne sono un ulteriore indicatore, ma a Nueva Pompeya non hanno alcuna intenzione di fermarsi qui. La riprova è data dalla classifica del campionato argentino: in vetta al gruppo B, quello che comprende il River Plate, il Velez Sarsfield, il San Lorenzo e l'Independiente, c'è proprio la squadra di Gustavo Benitez, "el Tata", 39 anni, ex bandiera del club e protagonista da giocatore delle varie scalate nel corso delle passate stagioni.

    Benitez ha sostituito a febbraio Cristian Fabbiani, per tutti "El Ogro", altro personaggio di puro folclore del calcio argentino. All'inizio a interim, poi definitivamente. In campionato la sua squadra sta volando: nelle prime 9 giornate ha conquistato 6 vittorie, con un pareggio e appena un paio di sconfitte. Negli ultimi 7 turni ha tenuto la porta quasi sempre chiusa, incassando appena una rete. Per la cronaca, il portiere titolare non è il tiktoker Barceló: è il trentatreenne Ignacio Arce.

    L'ultima vittoria è arrivata il 19 settembre: 1-0 in casa contro il Gimnasia La Plata, che ironia della sorte è stata l'ultima squadra allenata da Maradona prima di morire. Si è trattato della venticinquesima partita interna consecutiva senza sconfitte per il Riestra, che ha fatto del Guillermo Laza una sorta di fortino praticamente inespugnabile per chiunque. Anche per il River Plate, fermato sullo 0-0 a marzo.

  • IL RIVER E IL SOGNO LIBERTADORES

    A proposito di River Plate: alle porte c'è un altro appuntamento potenzialmente storico per il Deportivo Riestra. Domenica 28 settembre, alle 23 italiane, la squadra di Benitez si recherà proprio al Mas Monumental per far visita alla squadra di Marcelo Gallardo, seconda assieme al Velez a -1 dalla capolista del gruppo B.

    L'obiettivo principale nel Clausura, considerato come la salvezza per quest'anno sia già al sicuro grazie a un ottimo promédio (la tradizionale media punti degli ultimi tre campionati utilizzata in Argentina), è quello di sorprendere ai playoff. E, chissà, di ripetere l'incredibile impresa del Platense campione dell'Apertura all'inizio di giugno. E poi c'è il grande sogno: approdare per la prima volta nella storia del club in Copa Libertadores.

    Dipenderà dalla posizione finale nella Tabla Anual, la classifica complessiva di Apertura e Clausura. Al momento il Riestra è quinto e non ci andrebbe, ma è in pienissima corsa. Mal che vada, il contentino potrebbe anche chiamarsi Copa Sudamericana. E per una squadra che fino a due anni fa nemmeno aveva mai messo piede in Primera, ed era conosciuta soprattutto per le bizzarrie dell'avvocato Stiflane, sarebbe tantissima roba.

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